18:36 sabato 12.10.2024
Cambio di Comando a KFOR, Kosovo
Alla presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto il generale turco Ulutaš cede il comando al generale italiano Barduani
fotografie di: Cybernaua

12-10-2024 - A Pristina, Kosovo, presso Camp Film City, sede dell’headquarter di KFOR, l'11 ottobre scorso si è svolta la cerimonia di avvicendamento al vertice del comando della missione NATO-led KFOR tra il generale turco Özkan Ulutas e il generale italiano Enrico Barduani.
Alla presenza del comandante della Allied Joint Force Command Naples, ammiraglio Stuart B. Munsch e delle autorità istituzionali kosovare.
Per l’Italia, erano presenti il ministro della Difesa Guido Crosetto, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano; inoltre era presente anche l’ammiraglio di squadra Dario Giacomin, Rappresentante Militare (MILREP) italiano presso la NATO e l’U.E

Dopo il passaggio delle consegne tra Olutas e Barduani, il comandante uscente ha espresso nel suo intervento parole di gratitudine per supporto ricevuto dal suo staff e dai colleghi durante l’anno di comando.

A sua volta, Barduani, assumendo l’incarico che lo terrà impegnato per un anno, ha voluto prima di tutto dedicare un pensiero a coloro che hanno perso la vita nell’adoprarsi per la pace, la sicurezza e la stabilità del Paese.
“KFOR continuerà ad operare con trasparenza e responsabilità’’ ha detto inoltre il nuovo comandante, ‘’in stretta cooperazione con EULEX, UNMIK, con OSCE, con le organizzazioni di sicurezza del Kosovo, col comandante della forze armate serbe e con tutta la comunità internazionale’’.
Ricordiamo che all'operazione “Joint Enterprise" KFOR in Kosovo partecipano attualmente 28 Paesi, di cui 20 appartenenti alla NATO e 8 partner, con un impegno complessivo di forze che oggi ammonta a circa 3800 unità.
//www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/kfor/default/27717.html

Al termine della cerimonia di avvicendamento, il ministro Crosetto ha incontrato il personale italiano che opera in Kosovo.
Coinvolgente il suo intervento.
Dopo avere espresso parole di ammirazione e gratitudine nei confronti dei soldati italiani in Kosovo, ha voluto chiarire l’attuale posizione dell’Italia nei confronti di Israele, a seguito degli ‘’incidenti’’ accaduti nel sud del Libano ove l'Italia è impegnata da anni, insieme ad altri Paesi, alla Missione Unifil, finalizzata alla pace e alla stabilità del Libano come espresso dalla Risoluzione 1701 dell’ONU.

Ribadendo come sia preoccupato e anche ‘’arrabbiato’’, Crosetto ha ricordato di aver parlato con il ministro della Difesa israeliano del discutibile sistema di Israele per le sue attività, attaccando le postazioni ONU nel Sud del Libano: “Ribadita la mia preoccupazione e il forte disappunto per quanto sta accadendo nel sud del Libano che coinvolge i militari di UNIFI, non soltanto italiani. Nel colloquio telefonico, il mio omologo ha assicurato che sarà fatto di tutto per evitare il coinvolgimento dei caschi blu ed evitare il verificarsi di analoghi incidenti”.
Crosetto ha ribadito le proprie preoccupazioni già espresse precedentemente e diffuse ai Media tramite comunicato stampa: //www.cybernaua.it/news/newsdett.php?idnews=12169

A Pristina, Crosetto ha avuto un “costruttivo scambio di vedute con l’omologo turco Yaşar Güler. Alla luce dell'attuale scenario geopolitico, vi è comune volontà di promuovere dialogo e pace in Medio Oriente e approfondire opportunità collaborazione settore Difesa”, ha detto il ministro Crosetto, continuando, “Focus su addestramento della polizia palestinese nonché supporto alle forze armate libanesi. La Turchia è attore fondamentale sul fianco sud NATO in collaborazione con l’Italia per la stabilità del Mediterraneo allargato. Attenzione anche su Mar Rosso per iniziative a contrasto attacchi Houthi”.
Maria Calara Mussa


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