02:20 venerdì 04.10.2024
Sfida tra sport e innovazione e i 90 anni della Scuola Militare Alpina
Il Trofeo SMALP, per migliorare le capacità operative delle truppe alpine in ambienti estremi, si è svolto alla presenza della sottosegretaria alla Difesa Rauti
fotografie di: Esercito

03-10-2024 - Dopo tre intense giornate di sfide, la competizione interforze “Trofeo SMALP”, organizzata dal Centro Addestramento Alpino dell’Esercito Italiano nel 90° anniversario della fondazione della Scuola Militare Alpina si è conclusa il 3 ottobre scorso.

La manifestazione ha visto la partecipazione di 47 atleti provenienti da diverse Forze Armate e Agenzie, oltre a tre rappresentanti dell’Ecole militaire de haute montagne di Modane (Francia), e si è svolta alla presenza della sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, del comandante delle Truppe Alpine, generale di divisione Michele Risi, e del comandante del Centro Addestramento Alpino, generale di brigata Alessio Cavicchioli.
La gara, che si è tenuta dal 1° al 3 ottobre, è stata caratterizzata da un'atmosfera di forte competizione, ma anche di collaborazione e scambio tra i partecipanti, che si sono sfidati in prove di arrampicata sportiva.
L’obiettivo principale del Trofeo è stato quello di mettere in evidenza l’importanza della sinergia tra preparazione sportiva e competenze operative, essenziali per le unità militari chiamate a operare in ambienti estremi, come quelli montani e di alta quota. In tale contesto, l’evento ha contribuito a rafforzare le capacità operative e di adattamento delle truppe, favorendo allo stesso tempo innovazione e ricerca.
Rauti ha seguito alcune fasi addestrative in cui sono stati impiegati, per due settimane, i 147 Volontari in Ferma Iniziale (VFI) che, presso la Scuola Militare Alpina, hanno partecipato al “Modulo Integrativo Truppe Alpine”, preparazione militare di base che contraddistingue i soldati di montagna.

“Siate consapevoli e fieri di frequentare una delle Scuole Militari di montagna più antiche al mondo, in cui si intrecciano storia e modernità, tradizioni e innovazione, passato e avanguardia. Piedi ben saldi, passo sicuro, marcia in salita e sguardo rivolto alle sfide future, a scenari sempre più complessi, segnati da minacce ibride e dalla instabilità pervasiva che richiedono risposte tecnologicamente avanzate e sofisticate e soldati addestrati e formati”, ha sottolineato la sottosegretaria rivolgendosi ai VFI, protagonisti di un programma innovativo per la Difesa italiana volto ad agevolare la preparazione fisica e tecnica dei militari. Per gli Alpini è necessario un addestramento tattico, in alta quota e in ambiente artico, per acquisire le tecniche di sopravvivenza indispensabili per muovere, combattere e soccorrere in montagna.

Oltre alla competizione, infatti, l’evento ha ospitato un “Laboratorio tecnico” moderato Enrico Martinet, con la partecipazione di esperti dell’Università di Bologna. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra mondo militare e accademico, con l’obiettivo di esplorare nuove soluzioni tecnologiche e scientifiche in grado di supportare le attività operative in ambienti difficili. La collaborazione tra Esercito, università e istituzioni scientifiche emerge come uno dei punti chiave per garantire la sicurezza e l’efficienza delle operazioni militari in condizioni ambientali e climatiche difficili ed estreme.

In linea con il “Laboratorio Alta Quota”, anche questo tavolo tecnico ha permesso di sviluppare ulteriormente il legame tra addestramento militare e ricerca scientifica, ponendo le basi per una sinergia sempre più stretta tra innovazione tecnologica e preparazione operativa. Il generale Cavicchioli, a margine dell’evento, ha ribadito l’importanza della combinazione tra sport e tecnologia per il futuro delle unità operative dell’Esercito, sottolineando come lo sviluppo di nuove tecnologie e materiali, unito alla preparazione fisica e mentale, sia fondamentale per affrontare le sfide che attendono le truppe.
Il Trofeo SMALP, dunque, non è stato solo una competizione sportiva, ma anche un’importante occasione di crescita e riflessione sul futuro dell’addestramento alpino e sull’innovazione nel campo della difesa, confermando il Centro Addestramento Alpino di Aosta come un'eccellenza nel panorama militare italiano.
Redazione


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