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07-10-2024 - Tre fonti diplomatiche di alto livello in Europa hanno confermato ad AmuTv che il consolato afghano a Monaco sta raccogliendo le informazioni personali dei richiedenti di passaporto tramite un centro di informazione e statistica di recente istituzione gestito dai talebani.
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Fonte autorevole ha suggerito che il processo di registrazione si sta svolgendo senza l'approvazione del Ministero degli Affari Esteri tedesco o della sua Autorità per l'aviazione civile.

Le fonti hanno anche espresso preoccupazioni sul fatto che questa mossa consenta ai talebani di accedere ai dati personali sensibili dei cittadini afghani in Europa, molti dei quali sono fuggiti a causa di problemi di sicurezza posti dai talebani.
Inoltre, una fonte ha rivelato che il Ministero degli Esteri afghano controllato dai talebani sta tentando di riscuotere i proventi del rilascio dei passaporti tramite una banca con sede negli Emirati Arabi Uniti.

Nonostante i ripetuti tentativi di AmuTV di contattarlo, il console generale afghano a Monaco, Safatullah Rahimi, non ha risposto prima che il rapporto fosse pubblicato. Tuttavia, il sito web del consolato ha recentemente annunciato che il rilascio di nuovi passaporti è stato sospeso fino a nuovo avviso.

Un altro avviso indicava che i cittadini afghani residenti negli stati tedeschi di Baviera e Baden-Württemberg possono ancora richiedere nuovi passaporti.
Secondo fonti diplomatiche di alto livello, dal 2016 il consolato afghano di Bonn è l'unica struttura in Europa autorizzata a stampare e rilasciare passaporti afghani, operando tramite un database indipendente inaccessibile a Kabul, capitale dell'Afghanistan.
Anche la Turchia ha rilasciato passaporti afghani tramite un sistema simile.

Ad agosto, il Ministero degli Esteri talebano ha dichiarato i servizi consolari del consolato afghano di Bonn "non validi" a causa della mancanza di cooperazione. Nel frattempo, fonti diplomatiche in Europa hanno confermato che il consolato afghano di Monaco ha iniziato a registrare le domande di passaporto tramite un nuovo database controllato dai talebani.

"Si teme che l'accesso dei talebani alle informazioni personali possa mettere in pericolo la vita delle persone in Europa e delle loro famiglie in Afghanistan", ha affermato Akmal Baqa, professore universitario in Germania.

Una delle fonti diplomatiche ha sottolineato che questo nuovo processo viene eseguito senza il permesso del Ministero degli Esteri tedesco o dell'Autorità per l'aviazione civile. Un'altra fonte ha confermato che i talebani stanno cercando di riscuotere i proventi dei passaporti tramite una banca con sede negli Emirati Arabi Uniti.
Ad agosto 2024, il Ministero degli Esteri talebano ha riconosciuto il Consolato afghano a Monaco come una delle cinque missioni diplomatiche in Europa i cui servizi consolari sono ufficialmente riconosciuti. In una dichiarazione, i talebani hanno identificato queste missioni come esenti dalle precedenti restrizioni e hanno affermato che i loro servizi consolari sarebbero stati trattati come quelli di altre missioni diplomatiche.
Le cinque missioni riconosciute includono il Consolato afghano a Monaco, le ambasciate nei Paesi Bassi, in Spagna, in Bulgaria e nella Repubblica Ceca.
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Il Consolato afghano a Monaco ha recentemente emesso un avviso affermando che, a causa di problemi tecnici, i richiedenti passaporto devono attendere fino a nuovo avviso. Ha anche chiarito che i titolari di passaporti elettronici scaduti possono richiedere estensioni.
Nel frattempo, il consolato ha indicato che: "I cittadini afghani residenti negli stati tedeschi di Baviera e Baden-Württemberg, che desiderano ottenere un passaporto afghano, possono richiedere un nuovo passaporto elettronico presso il Consolato della Repubblica islamica dell'Afghanistan a Monaco", spiegava l'avviso.
Una fonte indipendente a Monaco ha confermato di aver richiesto un nuovo passaporto presso il Consolato afghano a Monaco circa un mese fa e che la loro richiesta era stata registrata.

Cosa può accadere agli Afghani rifugiati in Europa?
La probabile chiusura delle 14 missioni diplomatiche e consolari afghane negli Stati membri dell’UE, e di Australia e Canada, nonché la richiesta ai nostri migranti afghani di recarsi in quelle 5 missioni afghane in Europa che hanno dato la loro alleanza ai talebani avrà conseguenze disastrose per le loro famiglie immediate ed estese di questi afghani.
Vogliamo sottolineare che la condivisione delle loro informazioni con lo stato persecutore, viola il diritto internazionale e le leggi sull'immigrazione.

Questo potrebbe anche provocare reazioni legali dei migranti afghani, che potrebbero intentare cause contro le loro nazioni ospitanti per aver condiviso informazioni protette con il governo persecutore dei talebani.

Informazioni protette condivise contro lo spirito delle leggi sopra menzionate e della Convenzione diplomatica di Vienna del 1951, infrante da quelle cinque nazioni ospitanti che hanno indirettamente riconosciuto diplomaticamente i talebani, avendo accettato le direttive del governo talebano.

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