Parliamo di salute
Il potere della Subacquea
La dottoressa Branchi ha rilasciato un'intervista sull'attività importante anche per i portatori di handicap
29-10-2012 - “Il potere della Subacquea” è un ampio servizio giornalistico pubblicato sul mensile “IL SUBACQUEO” n. 461, sulla tematica dell’attività subacquea nei portatori di handicap.
Per approfondire l’argomento l’istruttore e giornalista Alessandro Aragozzini ha intervistato la dott.ssa Mara Branchi, medico dello Sport, socia della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) e medico federale del Comitato Italiano Paralimpico, sui requisiti medici di idoneità per la subacquea nei disabili.
“I requisiti indispensabili per l’idoneità allo Sport subacqueo partono dalla identificazione del tipo di disabilità fisica, se trattasi di paraplegici completi o incompleti ed il livello della lesione midollare, esiti di polio, amputati o altro.
Il protocollo è lo stesso per gli atleti normodotati, con maggiore attenzione per esami quali l’esame delle urine e del sedimento urinario, azotemia, creatinina. In caso di immobilità degli arti inferiori, per l’Ecg da sforzo si eseguiranno test ergometrici specifici a manovella per gli arti superiori.
E’ chiaro che il soggetto deve essere esente da ferite o malattie in atto acute o croniche.
A prescindere dalla certificazione di idoneità, andranno tenuti presenti alcuni aspetti conseguenti la disabilità stessa come, ad esempio, la diminuzione della massa muscolare miocardica dovuta alla sedentarietà oppure, se la lesione midollare è completa, interruzione del controllo del sistema nervoso simpatico con conseguente bradicardia, la diminuzione della frequenza e della pressione arteriosa dovute alla diminuzione della gittata cardiaca. Anche la ventilazione polmonare può essere alterata e pertanto andrà verificata accuratamente. Dipendente sempre dal livello della lesione, vi è anche un’alterazione della termoregolazione per interruzione delle vie termico-dolorifiche, ecc.
La visita medica prevede comunque anche una misurazione della pressione, l’esame delle urine, spirometria, Ecg a riposo e dopo sforzo, visita Orl con esame audiometrico e vestibolare.”
Questo il medico, ma dal punto di vista umano?
“Dal punto di vista umano, collaborare con questi subacquei è estremamente interessante e ricco di forti emozioni. Sono esperienze che danno moltissimo, sia a livello emozionale che professionale.
Personalmente, sembra ieri che vivevo i primi timori nelle trasferte di questi atleti nei vari campionati eppure sono trascorsi tanti anni!
Posso dire che assistere alla loro preparazione è meraviglioso, così come lo è assistere alla professionalità con la quale si preparano all’evento, quale esso sia”.
Redazione
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