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foto di: Archivio cybernaua

06-07-2024 - Adesso tocca a me raccontare di Bruno, il pastore del Caucaso in terra afghana salvato e poi condotto in Italia dai soldati italiani, insieme alla sorella Chiara.
Erano le mascotte del gruppo di militari italiani operativi nella Fob di Bala Murghab che, insieme all’avamposto Columbus, era spesso oggetto di attacchi da parte dei talebani.
Nella Fob, che racchiudeva le mura dell’ex cotonificio, operavano Americani, Spagnoli, Italiani. Ma solo agli Italiani Chiara e Bruno davano fiducia.
Durante una delle nostre numerose missioni giornalistiche in Afghanistan, nell’aprile del 2011 incontrammo i due ‘’cagnoni’’ che ci vennero incontro scodinzolando in modo amichevole.
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Belli, curati dai nostri soldati, accettarono le nostre coccole, dimostrando di essere abituati a ricevere carezze.

Il fotoreporter Daniel Papagni riprese Bruno in uno dei suoi momenti di relax, serenamente addormentato nel piazzale della Fob, mentre intorno comunque si udivano mezzi militari e aerei in piena attività …//www.cybernaua.it/video/video.php?idvideo=279

Secondo l’aneddoto che ci raccontò il generale Francesco Bruno, allora comandante della brigata Pinerolo quando lo incontrammo a Kabul nel 2018, furono proprio i suoi militari, impegnati nella Fob, a dare il nome ‘’Bruno’’ al pastore del Caucaso che si era presentato con forza ed energia, divenendo subito loro grande amico.
Nel 2012, grazie all’interessamento della ministra Michela Brambilla, al contingente italiano fu concesso caricare Bruno e Chiara sull’aereo per essere condotti dall'Afghanistan in Italia.
Chiara ebbe subito ospitalità in una grande masseria del Salento, a Casalabate, ove, accudita e coccolata da tutti, trascorse molti anni, rincorrendo i gatti del casale e morendo poi di vecchiaia lo scorso anno.
In questi giorni è toccato a Bruno raggiungere la “sorellina” superando il cosiddetto ‘’ponte’’ verso l‘infinito, provocando tristezza al suo grande amico Oreste Bocchi, la persona che lo teneva in cura come un figlio, a Piacenza.
Addio Bruno, da lassù, insieme a Chiara, trascorri tempi felici e ben lontani dalle malvagità che quaggiù continuano a succedere.

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