Notizie dal Mondo
Allah in verità conosce ogni cosa…
In Afghanistan stanno eliminando le radici che hanno permesso all’umanità di germogliare e di evolversi
29-01-2025 - 004 – Surat An-Nisâ’ (Le Donne)
5. Non date in mano agli incapaci i beni che Allah vi ha concesso per la sopravvivenza; attingetevi per nutrirli e vestirli e rivolgete loro parole gentili.
32. Non invidiate l’eccellenza che Allah ha dato a qualcuno di voi: gli uomini avranno ciò che si saranno meritati e le donne avranno ciò che si saranno meritate. Chiedete ad Allah, alla grazia Sua. Allah in verità conosce ogni cosa.
La vera paura dei talebani: Le donne
Il 2025 inizia con una nuova “fatwa” (pronunciamento religioso) che colpisce ancora una volta la libertà espressiva delle donne afghane. Oltre a non poter più accedere ad un’istruzione, al divieto di parlare, di ascoltare musica, ecc, il nuovo divieto colpisce una delle più antiche pratiche tradizionali del Paese, ovvero, la tessitura, il ricamo e l’annodatura del tappeto.
La ricchezza, il patrimonio unico ed incommensurabile della tessitura afghana, ha da sempre scandito e definito uno specifico tratto distintivo delle varie etnie che abitano il Paese (Pashtun, Tajik, Hazara, Balouch, Nuristani, Uzbeki, etc), definendo questi popoli, grazie ai loro capolavori, come “un’impronta digitale”, una sorta di carta di identità, frutto dell’incontro e delle contaminazioni avute nel corso di diversi secoli.
La varietà stilistica, non solo dei tappeti e nel ricamo, rappresenta il vero patrimonio culturale ancora quasi intatto nel Paese.
Tale fusione di tecniche, di stili e decorazioni, ha permesso negli ultimi 150 anni di rendere la produzione di tappeti una delle attività più importanti e redditizie dell’Afghanistan.
In questo processo, tutte le sapienze sono state trasmesse per via orale, all’interno delle proprie abitazioni, dove ogni singolo componente della famiglia è stato coinvolto naturalmente nella realizzazione di un tappeto: dalla tosatura della lana, all’allevamento di bachi da seta, alla tintura dei filati, alla preparazione dei telai, fino all’annodatura e al prodotto finito.
Spesso, il tappeto faceva parte del corredo nuziale e portato dalla donna come proprio donativo nuziale. Purtroppo, le varie situazioni problematiche del Paese, dal 1979 ad oggi, hanno contribuito allo smarrimento della propria memoria storica, tanto da definire disegni afghani con il nome di città iraniane come Tabriz e non “Herat”.
Solo per citare un esempio: l’artista concettuale italiano Alighiero Boetti (1940-1994), fece dell’Afghanistan la sua rigogliosa “fucina” per la realizzazione di manufatti tessili (arazzi con mappe del mondo, tappeti e ricami), opere oggi vendute e prezzi record (ultima asta mappa del mondo 8,8 milioni) nelle più prestigiose case d’aste internazionali.
//www.sothebys.com/en/artists/alighiero-boetti.
Vale la pena chiederci se, a memoria storica, l’arte e l’artigianato afghano saranno dimenticati e persi definitivamente, se il piano di “talebanizzazione” perdurerà nei prossimi mesi o anni.
Potrebbe essere questo l’ultimo miglio? O dobbiamo aspettarci ulteriori assurdità?
Evidentemente, nella strategia dei talebani c’è solo l’intenzione di distruggere una tradizione millenaria per instituire la nascita di una “nuova tradizione”: quella talebana.
La lista “irragionevole” di tutte le limitazioni e divieti per le donne afghane, ormai ci fanno presupporre tutto e il contrario di tutto; qualcosa di ancora più occulto che potrebbe ribaltare il concetto che i talebani hanno nei confronti delle donne.
I talebani conoscono l’intelligenza delle donne, sanno quanto siano forti, amorevoli, pazienti, capaci, abili, sagge e meritevoli e, probabilmente, per questo motivo ne hanno paura.
Se non si tratta di paura, l’altra ipotesi è quella di un’”educazione” all’odio per le donne.
Oppure, i talebani hanno assunto solo ed esclusivamente il concetto che le donne esistano solo per generare figli, liberandole dal peso e dalle fatiche della vita moderna?
I talebani, movimento di soli uomini, “setta oscura” sotto lo scudo dell’Islam (islam: essere sottomessi alla pace) potrebbero addirittura, nell’ assurdità più totale, prediligere l’amore omossessuale preferendolo a quello di una donna.
In generale, la schiavizzazione della donna sembrerebbe essere il loro intento specifico, ovvero, “abusare ed annientare” le donne, usate solo come mero “oggetto” necessario per la continuità della specie.
//www.cybernaua.it/photoreportage/reportage.php?idnews=12010
Eliminare le radici che hanno permesso all’umanità di germogliare e di evolversi, sta riconducendo l’Afghanistan all’epoca pre adamitica, quando ancora non esisteva quindi il genere umano.
L’ambizione e l’obiettivo finale di questo gruppo terroristico è quindi quello di effettuare una sorta di “reset” sulla memoria storico culturale dell’Afghanistan, un nuovo anno “zero” afghano.
Stupiscono negativamente ogni giorno le notizie che ci arrivano dall’Afghanistan, ma ancor più grave è la mancanza di azioni da parte della comunità internazionale che permette ad un’organizzazione terroristica ampiamente coinvolta nel traffico di oppio ed eroina, irrispettosa di qualsiasi Diritto Internazionale, di rimanere ancora al potere. L’indifferenza a tale genocidio psicologico attuato sulle donne e sulle nuove generazioni afghane è semplicemente vergognosa.
Sconcerta, in tal senso, anche come la comunità internazionale islamica possa accettare un comportamento così retrogrado da parte di tale organizzazione attualmente illegittimamente al potere dall’agosto 2021.
Tutte le donne, in tutto mondo, di ieri e di oggi, hanno subìto e continuano a subire, purtroppo, vessazioni e violenze di genere nei modi più svariati e subdoli da parte degli uomini.
Spesso le leggi non tutelano le donne a sufficienza, dalla formazione professionale, al lavoro, al trattamento salariale.
In questo specifico caso afghano, l’evoluzione della specie “umana” sembra aver fatto una miriade di passi indietro nel tempo. I talebani, nascondendosi dietro la sacralità della religione, stanno commettendo gli atti più malvagi ed ignobili da quando si conosce il termine “civiltà” (ca I secolo a.d.)
Edoardo Marino
Notizie dal Mondo
30-01-2025 - Nel corso della conferenza stampa tenutasi sabato 25 gennaio 2025 a bordo dell’Air Force One, il Presidente statunitense Donald Trump ha affermato...
30-01-2025 - Prosegue l’addestramento congiunto tra velivoli italiani e iracheni, con il Task Group Typhoon della Task Force Air Kuwait che ha testato tattiche...
24-01-2025 - Dichiarazione del procuratore ICC Karim A.A. Khan:
’Oggi posso annunciare che il mio ufficio ha presentato due richieste di mandato di arresto...
24-01-2025 - La cerimonia d’insediamento di Donald Trump in occasione del suo 2° mandato – intervallato da Sleeping Joe Biden – ha lasciato strascichi...
23-01-2025 - Questa volta Israele sbaglia, non ci sono scusanti per l’operazione Muro di Ferro, l’ennesima aggressione violenta nei confronti dei palestinesi...
21-01-2025 - Una delle poche cose ragionevolmente certe è che la tregua appena stipulata tra Israele ed Hamas sia cosa fragile, precaria; e proprio per questo un...