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24-01-2025 - Dichiarazione del procuratore ICC Karim A.A. Khan:

’Oggi posso annunciare che il mio ufficio ha presentato due richieste di mandato di arresto davanti alla Camera pre-processo II della Corte penale internazionale riguardo alla situazione in Afghanistan.
Alla formulazione dei documenti ha contribuito la nostra squadra unificata dedicata dell'Afghanistan sotto la supervisione del vice procuratore Nazhat Shameem Khan e di più esperti, tra cui la professoressa Lisa Davis, consigliere speciale gender e altri crimini discriminatori.
Dalla decisione del 31 ottobre 2022 della Camera pre-processuale di autorizzare la ripresa delle indagini da parte del mio ufficio, dopo un periodo di differimento, il mio ufficio in modo indipendente ha esaminato in modo imparziale presunti crimini commessi contro i civili afgani.
Dopo un'indagine approfondita e sulla base delle prove raccolte, il mio ufficio sostiene che ci siano motivi ragionevoli per credere che il leader supremo dei talebani, Haibatullah Akhundzada e il giudice principale dell’"Emirato islamico dell'Afghanistan", Abdul Hakim Haqqani, siamo responsabili del crimine contro l'umanità, della persecuzione per motivi di genere, ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 1, paragrafo h) dello statuto di Roma.

Il mio ufficio ha concluso che questi due cittadini afghani sono criminalmente responsabili della persecuzione di ragazze e donne afghane, nonché di persone che i talebani percepivano come non conformi alle loro aspettative ideologiche di identità o di espressione di genere e persone che i talebani percepivano come alleati delle ragazze e delle donne. Questa persecuzione è stata commessa dal 15 agosto 2021 fino ai giorni nostri, nell’intero territorio dell'Afghanistan.
Questa persecuzione in corso comporta numerose gravi privazioni dei diritti fondamentali delle vittime, contrariamente al diritto internazionale, incluso il diritto all'integrità fisica e all'autonomia, alla libera circolazione e alla libera espressione, all'istruzione, alla vita privata e familiare e all'assemblea libera.
Queste gravi privazioni dei diritti fondamentali sono state anche commesse in relazione ad altri crimini secondo lo Statuto di Roma. La resistenza o l'opposizione percepita ai talebani era ed è brutalmente repressa attraverso la commissione di crimini tra cui omicidio, prigionia, tortura, stupro e altre forme di violenza sessuale, scomparsa forzata e altri atti disumani.
Queste sono le prime applicazioni per i mandati di arresto in Afghanistan. Il mio ufficio presenterà presto ulteriori domande per altri membri senior dei talebani.

Queste richieste di mandato di arresto si basano su diverse prove, tra cui testimonianze di esperti e testimoni, decreti ufficiali, rapporti forensi, dichiarazioni degli stessi sospettati e altri rappresentanti talebani e materiale audiovisivo. Il nostro team investigativo multidisciplinare ha esaminato e intervistato potenziali testimoni e ha identificato lead investigativi, esperti e partner di cooperazione. Per garantire che la dimensione di genere dei presunti crimini sia adeguatamente affrontata, l'ufficio ha integrato esperti di genere nel suo team investigativo, insieme a esperti del Paese ed esperti psico-sociali.
Nell’applicare queste mandati il mio ufficio cerca di dimostrare che il nostro impegno a perseguire la responsabilità per i crimini di genere, compresa la persecuzione di genere, rimane una priorità assoluta.

Queste applicazioni riconoscono che le donne e le ragazze afghane e la comunità LGBTQI+ stanno affrontando una persecuzione senza precedenti, inconcepibili e in corso da parte dei talebani. La nostra azione segnala che lo status quo per donne e ragazze in Afghanistan non è accettabile. I sopravvissuti afghani, in particolare donne e ragazze, meritano l’attenzione davanti a una corte di diritto.
Il mio ufficio sostiene inoltre che l'interpretazione dei talebani della Sharia non dovrebbe e non può essere utilizzata per giustificare la privazione dei diritti umani fondamentali o della relativa commissione dei crimini di statuto di Roma.
Nel fare queste richieste di mandato d’arresto, desidero riconoscere il notevole coraggio e resilienza delle vittime afghane e dei testimoni che hanno collaborato alle indagini del mio ufficio. Sono grato per il prezioso sostegno a questa indagine da parte della società civile afghana e dei partner dell'ufficio di varie autorità nazionali e organizzazioni internazionali.
I giudici del tribunale penale internazionale determineranno ora se queste domande di mandato di arresto stabiliscono motivi ragionevoli per credere che le persone nominate abbiano commesso i presunti crimini. Se i giudici emettono i mandati d’arresto, il mio ufficio lavorerà a stretto contatto con il cancelliere compiendo ogni sforzo per arrestare quelle persone. Come in tutte le situazioni, chiedo alle parti degli Stati di cooperare pienamente con il tribunale e aiutarlo a far rispettare qualsiasi ordine giudiziario.

Le indagini del mio ufficio sulla situazione in Afghanistan continuano. Proseguiamo le nostre indagini su presunti crimini da parte dei singoli membri dei talebani e dello Stato islamico - Provincia di Khorasan. Come ho sottolineato da quando sono entrato in carica, le vittime afghane e i sopravvissuti hanno subito ingiustizia per troppo tempo. Rimaniamo incrollabili nel nostro impegno nel garantire che non siano dimenticati e per dimostrare attraverso il nostro lavoro, attraverso l'efficace e imparziale applicazione del diritto internazionale, che tutte le vite hanno lo stesso valore’’.

Per approfondimento
//www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-aa-khan-kc-applications-arrest-warrants-situation-afghanistan

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