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''Interagency Effort 2019''
Durata dal 2 al 13 settembre con l’obiettivo di schierare sul campo un Posto Comando del livello reggimento, secondo quanto previsto dai requirements dettati dalla NATO
fotografie di: F. D'Accolti

18-09-2019 - Si è conclusa nei giorni scorsi l’Esercitazione “Interagency Effort 2019” guidata dal 7° reggimento difesa CBRN CREMONA, unità specialistica dell’Esercito nel settore della difesa chimico, biologico, radiologico e nucleare. L’esercitazione si è svolta nell’area addestrativa del poligono di Santa Severa e altre aree addestrative limitrofe.
L’attività esercitativa, durata dal 2 al 13 settembre, ha avuto l’obiettivo di schierare sul campo un Posto Comando del livello reggimento, secondo quanto previsto dai requirements dettati dalla NATO per la componente specialistica ad elevata prontezza denominata “Combined Joint CBRND Task Force”, che ha coordinato gli atti tattici condotti, in scenari diversificati e complessi e secondo procedure già validate in ambito Alleanza Atlantica, dalle compagnie CBRN dipendenti. Contestualmente, secondo la peculiare logica del “dual use”, l’attività ha permesso di approfondire la risposta interagenzia del reggimento in supporto delle diverse componenti di Difesa Civile deputate a far fronte ad eventuali eventi CBRN sul territorio nazionale.
Le diversificate attivazioni simulate nel corso dell’esercitazione hanno visto porre in essere sul terreno attività congiunte con le unità NBCR dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Roma che hanno permesso di facilitare l’interazione, verificare l’interoperabilità di materiali ed equipaggiamenti ed affinare tecniche e procedure d’intervento congiunte, proseguendo la collaborazione avviata da tempo nell’ambito delle predisposizioni interministeriali volte a fronteggiare la specifica minaccia.
In concorso e alle dipendenze del Posto Comando del 7° rgt. di. CBRN sono stati, inoltre, schierati un plotone fucilieri ed una squadra di soccorso del 9° reggimento alpini che, congiuntamente con assetti del 7°, hanno condotto attività di ricognizione, decontaminazione ed evacuazione di un ferito, un equipaggio AB412 dall’AVES che ha consentito il trasporto in alto bio-contenimento di un contaminato poi stabilizzato da personale del Corpo Militare della Croce Rossa ed assetti satellitari dell’11° rgt. trasmissioni che hanno consentito i necessari collegamenti con le unità dislocate nelle diverse zone di esercitazione. Ciò al fine di rispondere efficacemente in ogni situazione di intervento e di incrementare l’interoperabilità tra le varie componenti.
In particolare, l’11 settembre nell’area addestrativa di Santa Severa (RM), alla presenza del Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, generale C.A. Giuseppenicola Tota, di rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Salute e del mondo accademico-universitario, di rappresentanti della stampa, è stata condotta una dimostrazione relativa ad un intervento in un deposito clandestino di sostanze chimiche che ha visto operare le componenti NBCR dei VVF in attività di soccorso e messa in sicurezza del personale coinvolto, in sinergia con gli assetti dell’Unità specialistica dell’Esercito che ha schierato squadre SIBCRA (Sampling Identification Biological Chemical Radiological Agents), veicoli blindati da ricognizione CBRN, laboratori CBRN mobili campali e una stazione di decontaminazione approfondita di grande capacità.
Il generale Tota così ha dichiarato:
L’importanza di queste esercitazioni è farle congiuntamente con altri apparati dello Stato, come i Vigili del Fuoco e le Crocerossine, che hanno simulato oggi le forze che noi troviamo sul campo quando interveniamo, ognuno di noi ha delle professionalità quindi dovremmo incentivare questo modo di interagire perché impariamo le procedure, conosciamo le persone e approfondiamo anche l’impiego dei mezzi. Questo tipo di esercitazione sono anche a favore della popolazione stessa.
Auspico, infatti, che in futuro esercitazioni come questa possano essere organizzate in quello che dovrebbe essere lo scenario reale, all’ interno di un contesto urbano, sarebbe un modo per farsi conoscere, per far vedere che ci addestriamo e lavoriamo per il bene di tutti e per rafforzare il consenso. In questo modo si potrebbe istruire il cittadino ad affrontare un’eventuale bisogno, limitando anche così il panico.
Bisogna dare alla popolazione la percezione delle nostre collaborazioni tra forze dello Stato, collaboriamo ogni giorno per essere in grado di affrontare qualsiasi problema
”.
Il 7° reggimento difesa CBRN “Cremona” è l’unità specializzata dell’Esercito, dotata di mezzi, equipaggiamenti e strumentazioni peculiari per la condotta di attività tecnico-specialistiche CBRN. Le capacità di cui dispone, validate anche in ambito NATO, sono costantemente impiegate in tutte le operazioni che vedono la partecipazione delle Forze Armate e possono trovare riscontro anche in ambito istituzionale in specifiche attività tecnico operative (rivelazione CBRN, identificazione e decontaminazione) svolte sul territorio nazionale in supporto agli Organismi/Enti della Difesa Civile deputati.
Una giornata importante per dare risalto a quanto i nostri operatori ogni giorno svolgono nei teatri d’operazione" – ha spiegato il comandante del Reggimento colonnello Fabrizio Benigni, comandante dell’esercitazione - "Assetti del Reggimento sono impiegati in tutti i teatri operativi all’estero e svolgono quotidianamente questo tipo di attività. Per fare questo, chiaramente, lo specializzato si deve addestrare in questo tipo di attività presupponendo anche degli scenari più complessi per essere poi pronto ad intervenire difronte ad ogni emergenza e all’imprevedibile. Il 7° Reggimento CBRN, con i suoi compiti prettamente operativi, ha un ruolo importante nel fornire sicurezza al soldato ma non solo, anche alle Istituzioni sul territorio Nazionale”.
Federica D'Accolti


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