07-11-2018 - Arrivato all'aeroporto di Herat, Afghanistan, il 7 novembre, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, proveniente da Kabul, ha incontrato i rappresentanti della coalizione che opera nella missione RS, Resolute support, schierati nell'hangar della Task Force Fenice.
Nella dichiarazione rilasciata, si percepisce chiaramente la decisione della NATO di perseverare nella missione di sostegno al governo afghano nel contrastare i Taliban, per ottenere la pace.
La parola chiave di lettura della volontà della NATO è: Restiamo in Afghanistan.
Noi giornalisti italiani presenti abbiamo posto alcune domande dirette a Stoltenberg.
Considerando il programma del governo italiano di pensare a ridurre le spese dedicate alla Difesa, qual è il parere della NATO?
“Prima di tutto voglio ringraziare l'Italia, che è una pietra migliare, un esempio da seguire, una nazione leader nella missione afghana, di grande valore su tutta l'operazione.
Non possiamo considerare che l'Afghanistan torni ad essere in balia del terrorismo nazionale; speriamo che l'Italia prosegua con lo sforzo maggiore possibile; comunque siamo molto grati all'Italia, per l'alta professionalità e senso di responsabilità; ho incontrato il contingente italiano molte volte in Afghanistan e apprezzato il modo con cui aiutano gli Afghani a proteggere se stessi e a combattere il terrorismo”.
I Taliban, che parteciperanno alla Conferenza di Mosca, dichiarano che non vogliono gli Americani in Afghanistan. Quale posizione assume la NATO?
“Resteremo in Afghanistan sino a quando sarà necessario per contrastare i Taliban ed evitare che possano far diventare l'Afghanistan un luogo di terrorisno internazionale, non solo contro questo Paese ma anche contro Europa ed America. Non dimentichiamo che l'atto terroristico dell'11 settembre contro l'America fu organizzato in Afghanistan, in cui sono concentrate cellule dell'ISIS. Vorremmo rimanere qui il più possibile per prevenire il terrorismo nazionale.
Contemporaneamente, la NATO manda un messaggio chiaro ai Taliban: possono combattere sin che vogliono, ma non vinceranno sul campo di battaglia; però potrebbero ottenere maggiori risultati sedendosi a negoziare con il governo afghano, per offrire una pace senza condizioni; e la presenza della NATO serve a creare le condizione necessarie ad ottenere tale risultato.
La relazione tra Iran e USA non è amichevole, mentre Turchia e Iran sono legate strategicamente. Qual è la posizione della NATO?
"La Turchia si è rivelata protagonista in molti settori, anche per la sua posizione geografica di confine tra Iraq e Siria e per i risultati ottenuti nella lotta al Daesh.
Le infrastrutture fornite dalla Turchia sono fondamentali non solo per la lotta al Daesh ma anche nella gestione del fenomeno migratorio.
Nota
E' stato possibile realizzare questa intervista, grazie alla disponibilità dello Stato Maggiore Difesa, in occasione della visita del segretario generale NATO Stoltenberg in Afghanistan.