27-10-2018 - Nella giornata di venerdì 26 ottobre, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha avuto un lungo e dettagliato incontro con il presidente del Consiglio Presidenziale del Governo di Accordo Nazionale della Libia, Fayez al Serraj, durante il quale sono stati affrontati vari temi, in vista della Conferenza sulla Libia in programma a Palermo.
Conte e al Serraj hanno ribadito la necessità di perseguire, con ogni sforzo possibile, il massimo coinvolgimento di tutti gli attori locali e internazionali che hanno a cuore l'evoluzione positiva della situazione in Libia, nell'interesse delle sue popolazioni e delle sue istituzioni.
Alla fine dell’incontro, un faccia a faccia durato due ore, Serraj ha confermato la sua presenza alla Conferenza sulla Libia il 12 e 13 novembre, ribadendo insieme Conte l’importanza di assicurare le condizioni di sicurezza e di sviluppo economico, nonché il rafforzamento del quadro politico-costituzionale quale base per un ordinato processo politico fondato sul Piano d'Azione delle Nazioni Unite.
Nel pomeriggio della stessa giornata, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha incontrato anche il Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salamè.
Il colloquio ha consentito di approfondire gli ultimi sviluppi in Libia e di fare il punto sui lavori preparatori della Conferenza di Palermo del 12-13 novembre.
Conte ha ribadito la centralità del ruolo delle Nazioni Unite nel processo di stabilizzazione della Libia, come definito nel Piano di Azione dell’ONU, e sottolineato il contributo fondamentale che l’Organizzazione può fornire al successo della Conferenza.
Salamè ha evidenziato come la Conferenza di Palermo possa dare un segnale essenziale di sostegno della comunità internazionale al processo politico, in una fase particolarmente importante dello stesso. Ha inoltre espresso apprezzamento per l’approccio inclusivo seguito dall’Italia a favore di un pieno coinvolgimento dei principali attori libici nell’organizzazione della Conferenza.
Conte ed il suo interlocutore hanno infine convenuto circa la particolare rilevanza del rafforzamento delle condizioni di sicurezza e di sviluppo economico come elementi propulsori di una soluzione politica alla crisi.
Il rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salamè, ha anche incontrato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi.
«È stata l’occasione per un reciproco aggiornamento nel quadro della preparazione della Conferenza di Palermo del 12-13 novembre 2018, che si inserisce nel percorso tracciato dal piano delle Nazioni Unite», ha dichiarato Moavero.
Alle riunioni era presente anche il rappresentante speciale per gli Affari Politici della missione UNSMIL, Stephanie Williams.
Il presidente del Governo di accordo nazionale libico, Fayez al Serraj, ha chiesto durante il suo incontro con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che i partecipanti alla Conferenza di Palermo per la Libia si impegnino a rispettare quanto verra' deciso nell'incontro ed ha invitato a “unificare le posizioni regionali e internazionali sulla Libia e che i partecipanti rispettino poi gli impegni che saranno presi per costruire uno Stato civile e democratico, con base costituzionale ed elezioni”, come si legge in una nota della Presidenza libica.
Fayez al Serraj, nella sua giornata capitolina, si è anche recato presso l’European Hospital a visitare i feriti della brigata Bunyan Marsous che ha combattuto per la liberazione di Sirte dall’ISIS.
Una dichiarazione rilasciata dal Governo di Accordo Nazionale su Facebook afferma che al Serraj ha discusso le diverse fasi del trattamento per i feriti ed è stato informato sull'attrezzatura disponibile per il trattamento dal personale medico dell'ospedale.
Se Fayez al Serraj ha confermato la sua presenza alla Conferenza sulla Libia, qualche problema pare essere costituito invece dal maresciallo Khalifa Haftar.
L’uomo forte della Cirenaica, infatti, continua a mettere qualche bastone tra le ruote alla buona riuscita della conferenza dichiarandosi “ancora indeciso” alla partecipazione, così come dichiarato dal suo portavoce, Ahmed al Mismari, che in una intervista ha riferito che “la posizione italiana contrasta quella francese sull'emergenza” di arrivare ad elezioni democratiche a dicembre.
Tuttavia, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, nella giornata di giovedì, rispondendo alle domande della stampa sulla conferenza di Palermo per la Libia, aveva dichiarato che “il generale Khalifa Haftar ha dato svariate conferme di volerci essere“. 
Sulla conferma delle presenze di Mosca e Washington, il ministro ha affermato che “ci sono possibilita' che si facciano passi avanti“ ed aggiunto che “il risultato della conferenza per la Libia e' avere gli attori libici che parlano tra loro e costruiscono, convengono insieme sul futuro del loro Paese. La presenza di altri importanti attori di altri Paesi del mondo, come Russia, Stati Uniti, Paesi europei e arabi interessati o Paesi africani confinanti e' importante, ma i veri protagonisti sono gli attori libici“.
Moavero ha inoltre dichiarato che “novembre potrebbe essere un momento ancora utile per confermare gli elementi concordati a Parigi o per individuare un percorso complementare che possa comunque servire alla stabilizzazione“ della Libia.
Il giorno precedente ai meeting capitolini, il comandante generale delle forze armate libiche, il maresciallo Khalifa Haftar, aveva ricevuto l'inviato dell'Onu Ghassan Salamé e il vice Stephanie Williams al comando generale nella zona di Rajmah a Bengasi.
L'ufficio informazioni del comando generale, attraverso la sua pagina Facebook ufficiale, ha affermato che l'incontro era "per discutere gli sviluppi sulla scena nazionale e internazionale“.
Il comandante delle forze armate libiche, il maresciallo Khalifa Haftar, visiterà Roma la settimana prossima per incontrare i funzionari italiani in vista della sua partecipazione alla conferenza internazionale sulla Libia.
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