02:39 lunedì 25.11.2024
Spartan Alliance, Aeronautica 4.0
A Pratica di Mare, presentata l'esercitazione che coinvolge Paesi dell'Alleanza a testimoniare l'interoperabilità in scenari sintetici
fotografie di: Cybernaua

21-07-2018 - Si è quasi travolti dall’entusiasmo del generale Enzo Vecciarelli, capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare nell’aula magna del Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mare: “L’Aeronautica è 4.0; l’affermazione è per testimoniare e condividere il concreto passo avanti, i primi significativi e consolidati step compiuti; ci poniamo come abilitanti di tutto il Sistema Difesa e Sistema Sicurezza, fornendo i mezzi tramite realtà ampliata che garantisce la possibilità di prendere decisioni in tempi reali.
Questa esercitazione è una concreta dimostrazione di ciò che si può fare nelle operazioni complesse attraverso una completa integrazione delle capacità del potere aereo come fattore abilitante per tutte le Forze Armate sorelle e delle altre istituzioni dello Stato che si occupano di sicurezza e difesa. Dopo i processi di innovazione già avviati dalla Forza Armata a favore del personale, nel campo della logistica e dell’addestramento avanzato, si chiude così il quarto pilastro che sostiene l’era ‘Aeronautica 4.0’, quella dei sistemi cyber, della capacità di raccolta, elaborazione e distribuzione delle informazioni per affermare, in tutti gli ambienti operativi, la superiorità decisionale
Ad ascoltarlo, in prima fila il generale Claudio Graziano, capo di stato maggiore della Difesa, i rappresentanti di Leonardo e folta schiera di ufficiali delle forze Armate, delle unità coinvolte nell’esercitazione “Spartan Alliance”, l’esercitazione aeronautica virtuale realizzata con RIACE (Realistic Intelligent Agent Computer Environment), il sistema di training distribuito da Leonardo, che consente di creare scenari molto complessi e fedeli alle reali missioni operative e che offre l’opportunità di sottolineare quanto Industria e Difesa debbano lavorare congiuntamente in nome del “Sistema Paese”.
E non solo.
Grazie alla realizzazione dei teatri sintetici, che mettono in sinergia le attività delle varie unità operative che partecipano, le varie componenti di un’operazione sono in grado di comunicare contemporaneamente, permettendo di sviluppare superiorità decisionale, una necessità in tutti gli ambienti operativi: le basi aeree, il sistema di Comando e Controllo ed i velivoli che intervengono in scenari creati “oltre la realtà”.
Ancora Vecciarelli: “ In ambito del potere aereo, con questi sistemi si riuscirà a gestire il comando in modo più centralizzato, grazie alla completa e contemporanea affluenza dei dati necessari
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Quando nasce la Vision di Aeronautica 4.0?
Il 2017 è l’anno che ha scandito l’inizio di una nuova dimensione dell’Aeronautica militare: Aeronautica 4.0.
L’obiettivo da raggiungere era la realizzazione dei quattro pilastri 4.0: il personale, l’addestramento, la logistica e le operazioni.
La ‘’Palestra del pensiero aeronautico’’ (creata nel 2016 proprio da Vecciarelli, coinvolgendo tutto il personale in forza all’Aeronautica per la costituzione del Gruppo di Lavoro (GdL), con precisi compiti e obiettivi), il ‘’gruppo Guida dl cambiamento’’ e la ‘’Formazione della Leadership’’, nate insieme alla Vision, hanno dato la spinta necessaria al vero motore di ogni organizzazione complessa: il personale.
Con l’esercitazione Spartan Alliance, si sono evidenziati gli obiettivi da raggiungere con l’addestramento che è stato è stato elevato agli standard di quinta generazione, come ha spiegato il generale Settimo Caputo, sottocapo di Stato maggiore dell’Aeronautica illustrando le varie fasi dell’operazione compiuta.
Sottolineando quanto la NATO sia interessata al tipo di addestramento di cui l’Italia si vanta di essere apprezzata capolista, tanto da coinvolgere nel progetto altri Paesi dell’Alleanza, (Germania, Francia, Inghilterra e USA) a testimonianza del possibile incremento della interoperabilità e con l’obiettivo di coinvolgerne altri ancora, Caputo ha anche messo in luce quanto si risparmi in risorse umane e in fattori di inquinamento, lavorare in scenari virtuali che permetteranno, anche, di diminuire sempre più l’uso di poligoni.
Spartan Alliance ha coinvolto alcune basi aeree italiane, presso le quali sono dislocati i simulatori di volo dell’Aeronautica militare.
I simulatori di Tornado a Ghedi, di T-346 a Lecce, di Eurofighter a Gioia del Colle e dei droni Predator di Amendola.
Coinvolti nell’operazione anche i sistemi C2 del Reparto Mobile di Comando e Controllo (Rmcc) di Bari, il sistema C2 antimissilistico Sirius e unità Joint Terminal Attack Controller (Jtac) che hanno operato da un simulatore presso il centro dell’Usafe, a Ramstein in Germania.
Il Centro Stella della “federazione dei simulatori nazionali” è stato situato presso l’Integration Test Bed (Itb) del Reparto sperimentale volo, nell’Aeroporto di Pratica di Mare, da cui i vertici militari hanno seguito lo svolgimento delle attività.
Nell’esercitazione sono stati dunque impegnati 23 equipaggi e circa 60 specialisti dell’Aeronautica italiana. Simulatori di Patriot dell’Aeronautica tedesca, un simulatore Awacs della Nato, sistema aviotrasportato per comando e controllo.
Il sottocapo ha illustrato l’impiego degli assetti che hanno interagito “in una battaglia virtuale” sui cieli di Grosseto, in cui sono state riprodotte operazioni di penetrazione aerea, combattimento in volo e neutralizzazione delle difese antiaeree.
Caputo, come prima Vecciarelli, non ha mancato di ringraziare l’industria, senza la quale l’esercitazione non sarebbe stata possibile, in questo caso la MBDA e Leonardo.
Il rappresentante di Leonardo, Marco De Fazio, ricordando il lancio della International Flight Training School avvenuto in occasione della partecipazione al Farnborough Airshow 2018, ha illustrato il sistema Riace, generatore dell’ambiente sintetico che ha permesso a tutti i sistemi coinvolti di essere dentro lo stesso “scenario” e di interagire tra loro.
MBDA Italia (di cui Leonardo possiede il 25%) si è invece occupata dell’adeguamento e del consolidamento dei software di simulazione del sistema Sirius, impiegato per la prima volta in una simulazione internazionale.
Entro il 2032, si dovrà raggiungere “l’interoperabilità del training di quarta e quinta generazione, con l’obiettivo finale di una piena capacità Live, virtual and constructive”.
Per chiudere, le parole di Vecciarelli, “l’unico limite in questo settore è la fantasia, un elemento che forse in passato come Aeronautica abbiamo sottovalutato
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Approfondimento
RIACE è stato sviluppato con l’obiettivo di garantire l’utilizzo delle componenti di simulazione dell’Aeronautica Militare, massimizzandone e ampliandone funzionalità e prestazioni addestrative. Il sistema ha dimostrato la
capacità di offrire addestramento collettivo in ambiente sintetico permettendo ai piloti dei diversi velivoli presenti nelle basi dell’Aeronautica di “vivere” all’interno dello stesso scenario ed interagire all’interno dell’ambiente simulato, con il “Man-in-the-Loop”, vale dire il coinvolgimento effettivo di persone nell’ambiente sintetico.
Il sistema permette quindi ai piloti di addestrarsi a reagire in modo appropriato agli scenari più diversi e complessi, di interagire con la catena di comando e controllo e di esercitarsi in modo congiunto e a livello di coalizione. La soluzione può essere utilizzata anche per testare nuovi sistemi e di sperimentare nuove tattiche di missione.
Con l’utilizzo di RIACE, infine, tutti gli utenti coinvolti (personale navigante, comando e controllo, comando operazioni, sistemi ISR, controllo del traffico aereo, supporto terrestre alle operazioni) possono prendere parte alla preparazione delle missioni e addestrarsi all’interazione reciproca senza abbandonare le rispettive basi.
Anche grazie al contributo dell’infrastruttura di simulazione sviluppata da Leonardo, l’Aeronautica Militare ha confermato di rivestire un ruolo di primo piano tra le cinque Power Nations (Italia, US, UK, Germania, Francia) che aderiscono a Spartan Alliance.
Maria Clara Mussa


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