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''Presente'', auguri all’Esercito Italiano che compie 157 anni
Celebrata la cerimonia rievocando le battaglie combattute nella Prima Guerra Mondiale, nella ricorrenza del Centenario
fotografie di: Cybernaua

05-05-2018 - La celebrazione del 157° anniversario della Costituzione dell’Esercito Italiano, nato come Regio Esercito il 4 maggio 1861, è incominciata con la deposizione di una corona d'alloro al Sacrario dei Caduti nel cortile d'onore di Palazzo Esercito a Roma.
Quindi, cerimonia negli ampi spazi dell'Ippodromo militare Generale "Pietro Giannattasio" di Tor di Quinto, alla presenza della ministra della Difesa, Roberta Pinotti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina e di numerose autorità civili, religiose e militari oltre che numerose scolaresche.
L’inno nazionale, Canto degli italiani, eseguito dalla Banda dell’Esercito e cantato anche dai numerosi giovani delle scuole romane presenti, ha fatto da colonna sonora alla presenza delle bandiere di Guerra, schierate insieme ai vari plotoni ed ai labari delle associazioni combattentistiche.
Apertura della cerimonia da parte di Farina che, dopo i saluti alle autorità presenti, ha dichiarato: “...celebriamo oggi 157 anni dell’Esercito che si intrecciano profondamente con gli avvenimenti che hanno contraddistinto le più importanti pagine della storia patria. Quest’anno, ricorre il centenario del vittorioso epilogo del primo conflitto mondiale che portò al coronamento del sogno risorgimentale dell’integrità territoriale e contribuì a edificare l’identità dei cittadini dell’allora ancor giovane regno d’Italia. Voglio rendere merito a tutti gli Ufficiali, i Sottufficiali, i Graduati, i Militari di truppa e al personale civile, esprimendo il mio orgoglio di comandante, con la consapevolezza che tutti voi, che ogni giorno rinnovate sul campo il significato del giuramento prestato, affrontando la fatica, i pericoli e ingenti sacrifici personali, costituite il viatico migliore per superare con successo ogni crisi, minaccia e sfida che il nostro paese sia chiamato a fronteggiare nel presente e nel futuro. Grazie a tutti voi e alle vostre splendide famiglie che condividono con voi il peso del vostro orgoglioso e fiero dovere.”
Nel proprio intervento, il generale Graziano:
"Celebriamo oggi l’Esercito degli Italiani, che non è una mera Istituzione militare, ma è stato il vero protagonista, sin dalla sua istituzione nel 4 maggio 1861, di gloriose pagine di storia nella vita della Nazione, fornendo, in ogni momento decisivo, un contributo essenziale al processo di unificazione nazionale. Oggi, a distanza di un secolo dalla decisiva battaglia di Vittorio Veneto, possiamo dire che l’Esercito rappresenta non solo una Forza Armata, bensì un patrimonio insostituibile dell’Italia, una risorsa sempre pronta e irrinunciabile. Di fronte alle nuove e sempre più complesse sfide nell’attuale scenario internazionale, le donne e gli uomini dell’Esercito, con la loro capacità di proiettarsi oltre i confini nazionali e con il loro contributo prezioso prestato anche sul territorio nazionale, sono un elemento essenziale del nostro Sistema Paese."
Roberta Pinotti, dopo aver passato in rassegna i plotoni schierati, nel suo discorso ha sottolineato “L’Esercito Italiano è stato, in ogni epoca, un esercito di cittadini in uniforme. Ha incarnato i valori che hanno animato gli italiani, in ciascun momento della nostra storia unitaria. Oggi c’è la consapevolezza diffusa di quanto l’Esercito sia necessario insieme alle altre Forze Armate, per garantire la nostra difesa e con essa la sicurezza internazionale.”
Insieme i capi di stato maggiore, Pinotti ha poi conferito alcune onorificenze al personale dell’Esercito distintosi per particolari atti di valore nel corso di operazioni in Italia e all’estero. Decorate anche le bandiere del 3° reggimento trasmissioni e del 6° reggimento genio pionieri reparti che, con il proprio contributo, sono risultati determinanti in particolari situazioni nei contesti nazionali ed internazionali.
Un momento di grande emozione, e non solo per gli “addetti ai lavori”, è stata la rievocazione delle battaglie avvenute nella Prima Guerra mondiale: il carosello dei Lancieri di Montebello e la partecipazione dei bersaglieri in bicicletta; uomini che, con bicicletta e cavallo, hanno portato l’Italia alla vittoria, versando il proprio sangue per conquistare la libertà del territorio italiano, favorendo la rinascita del Paese anche a livello industriale, creando le basi per il “sistema Paese Italia”, di cui ora si sta cercando di reimpostare ulteriori fondamenta.
Gli auguri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviati al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Salvatore Farina:
«Nel 157° anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano, rivolgo il mio deferente pensiero alla Bandiera di Guerra della Forza Armata, simbolo di onore e valore, e ai soldati, di ogni grado, arma e specialità che hanno donato il bene della propria vita per la difesa della Patria e per la costruzione di uno Stato libero e democratico.
Cent'anni or sono i ragazzi del '99 e i veterani di tre lunghi anni di guerra si stavano predisponendo ad affrontare la seconda battaglia del Piave.
Al Passo del Tonale, sul Monte Grappa e sul Piave, l'ultima grande offensiva dell'esercito austro-ungarico si sarebbe infranta contro l'eroismo e la determinazione dei soldati italiani, creando le condizioni per la decisiva battaglia di Vittorio Veneto e la favorevole e tanto attesa conclusione del conflitto.
Gli eredi di quelle battaglie e di quella per la riconquistata indipendenza, con l'azione del Corpo Italiano di Liberazione, agiscono oggi in Patria e all'estero, nel solco tracciato dalla nostra Carta Costituzionale, per garantire la pace e la cornice di sicurezza in cui vivono i nostri popoli. La presenza internazionale nella lotta al terrorismo, il contributo in Libano, in Afghanistan, in Iraq, in Kosovo e in altri luoghi lontani dall'Italia a favore dello sviluppo di regioni martoriate da crisi e conflitti e per la pacifica convivenza, registrano consenso e ammirazione verso le donne e gli uomini della Forza Armata.
Altrettanta stima raccoglie l'inestimabile opera che l'Esercito conduce nel contribuire a mantenere un elevato livello di sicurezza nelle nostre città, insieme alla prontezza e alla capacità dimostrate in occasione dei numerosi interventi in attività di soccorso.
Tutte queste testimonianze rappresentano il riconoscimento più prezioso del valore della tradizione di fedeltà espressa nei secoli dall'Esercito.
Ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile dell'Esercito Italiano, siate giustamente orgogliosi dei brillanti risultati conseguiti sul territorio nazionale e nelle tante missioni all’estero”.
Viva l'Esercito Italiano, viva le Forze Armate, viva la Repubblica! »
Nota
L'Esercito conta oggi più di 4.000 militari schierati in 14 diversi Paesi (Iraq, Libano, Afghanistan, Kosovo, Libia, Somalia, Niger e Mali), con compiti che vanno dalla cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di stabilizzazione e ricostruzione, sino all'addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (SFA).
Circa 7.000 sono invece i soldati impegnati in Italia nell'ambito dell'Operazione "Strade Sicure", in concorso alle Forze dell'Ordine per il presidio del territorio e la vigilanza.
Dal 1° gennaio 2018 a oggi, l'Esercito ha consentito l'identificazione di oltre 76.000 persone, 213 delle quali poste in stato di fermo, oltre 300 denunciate, 17.987 veicoli controllati, con 24 sequestri di armi e 232 di veicoli. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e oggetti contraffatti.
L’impegno a 360 gradi dell’Esercito, seguendo e indicazioni del Libro Bianco della Difesa evidenzia una spiccata valenza duale: lo Strumento Militare Terrestre dotato di avanzate capacità di combattimento delle unità sul terreno, ma anche in grado di intervenire tempestivamente, in Patria o all'estero, in situazioni di emergenza o di pubblica utilità: tra queste, solo nell'ultimo anno, circa 3000 bonifiche di ordigni esplosivi e residuati bellici e 153 sortite antincendio, per un totale di 356 ore di volo effettuate con velivoli dell'Aviazione dell'Esercito.
Maria Clara Mussa


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