La brigata Folgore termina il suo impegno in Libano, arriva la brigata alpina Julia
Avvenuto il cambio di comando in Shama, dopo sei mesi di attività dei paracadutisti nella missione UNIFIL
fotografie di: SMD
16-04-2018 - Il generale di Brigata Rodolfo Sganga, comandante della Brigata Paracadutisti Folgore, dopo sei mesi di attività ha ceduto al generale di Brigata Paolo Fabbri, comandante della Brigata Alpina Julia, il comando del Settore Ovest della Missione UNIFIL costituito da circa 4.000 peacekeepers provenienti da 12 differenti Nazioni.
Nei sei mesi di mandato, i paracadutisti Italiani, seguendo la linea operativa dei predecessori, nell’ottica dell’obiettivo e dello sforzo comune delle Forze Armate Italiane impiegate nelle Missioni Fuori Area, hanno operato nel rispetto delle risoluzioni 1701 e 2373 delle Nazioni Unite, tese a garantire la cessazione delle ostilità nel sud del Libano, la libertà di movimento, il supporto alle Forze Armate Libanesi e ovviamente la sicurezza della popolazione locale.
In questo periodo sono state incrementate notevolmente le attività operative, passate nell’ultimo anno da una media di 200 ad oltre 240 al giorno e sono stati più di 450 gli uomini delle Forze di Sicurezza Libanesi che hanno svolto attività addestrative con i militari Italiani.
Inoltre, sono state 1650 le attività di Cooperazione Civile Militare (CIMIC) condotte a supporto della popolazione locale e circa 260 sono state le attività svolte dai medici italiani, sia a domicilio presso le 108 municipalità del settore che presso le basi del nostro contingente visitando oltre 2.200 persone.
Nel discorso di commiato, Sganga, ha ringraziato le tantissime autorità locali civili e religiose presenti e incontrate quotidianamente nel corso di questi mesi. Autorità pubbliche straordinarie, così vicine alle esigenze del proprio popolo, e senza il supporto delle quali il lavoro come UNIFIL, non sarebbe potuto essere così eccezionalmente aderente alle esigenze della popolazione.
Ed ha concluso, ringraziando gli uomini e le donne in uniforme delle Forze di sicurezza Libanese “veri protagonisti della sicurezza del popolo Libanese” e tutti i caschi blu internazionali che hanno operato fianco a fianco con i soldati italiani, dimostrandosi ogni giorno, anche nelle differenze culturali e operative “un elemento di forza straordinaria ”.
La Brigata Folgore ha operato con successo durante il suo mandato semestrale in un contesto estremamente fragile che è stato caratterizzato da diversi episodi destabilizzanti di notevole rilievo a livello regionale con riflessi politici, sociali ed economici nel delicato scacchiere medio-orientale.
La Brigata Alpina “Julia”/ Multinational Land Force (MLF), alla prima partecipazione alla missione UNIFIL in Libano, si schiererà per la prima volta in assoluto in conformazione DECI (Defence Cooperation Initiative) che prevede l’impiego insieme ai militari italiani nelle cellule del Comando e nelle unità di manovra di “Leonte XXIV” non solo di personale di Slovenia e Ungheria, ma anche di Austria e Croazia a testimonianza della volontà di costruire ancora di più solide capacità per stringere le relazioni nell’area sud adriatica dell’Europa e renderle un esempio da seguire.
Redazione
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