14-03-2018 - Dal 5 al 10 marzo scorso, circa 1500 militari di undici nazioni hanno partecipato ad una competizione di resistenza e capacità che li ha visti disputare decine di gare in oltre 2000 metri di dislivello sulle montagne copiosamente innevate del Sestriere, in Piemonte, sempre attentamente seguiti dal comandante delle truppe alpine, generale Claudio Berto.
Per tutto il periodo in cui gli alpini esprimevano le proprie capacità addestrative in mezzo alla neve che continuava a cadere, nel luogo adibito alla mostra statica le autorità militari hanno potuto visitare gli stand espositivi, con le attrezzature prodotte per le forze armate, in continua evoluzione per tecnologia e qualità di materiali usati, tra i quali ricordiamo Petz, conosciuta per i Simunition System, accessori tattici per operatori; Extrema Ratio, nota per i coltelli multiruolo e baionette usate da molte specialità militari e Mec Lab, che presentava il nuovo sistema di esoscheletri, usati per migliorare i movimenti dei soldati.
Quaranta chilometri di movimento scialpinistico, per lo più sotto nevicate imponenti, hanno rappresentato per i Campionati sciistici delle Truppe Alpine un forte impegno, per evidenziare quanto sia alto il grado di addestramento, che li rende pronti ad ogni intervento in Patria o in missioni internazionali, per portare aiuto a popolazioni in difficoltà.
Le gare hanno coinvolto i plotoni nelle nevi del Parco dell’Orsiera, nel territorio di Fenestrelle, per l’operazione “Volpe Bianca”, cui hanno partecipato anche due Tornado dell’Aeronautica militare, elicotteri che hanno trasportato motoslitte; Raven lanciati per ricognizione, sistemi di rilevamento meteorologici di Meteomont, con la partecipazione di diverse componenti impiegate e addestrate appositamente per operare in condizioni di emergenza.
L’operazione, svolta a Pian dell’Alpe, ha messo in evidenza le capacità specifiche delle Truppe Alpine di saper sopravvivere, muovere ed operare nel difficile ambiente montano invernale, realizzando un atto tattico che ha visto anche l’impiego integrato di numerosi altri assetti della Forza Armata e per la prima volta il trasporto delle motoslitte con elicotteri.
Una dimostrazione di capacità operative si è svolta nella esercitazione sugli interventi in occasione di emergenze sanitarie, recupero di feriti ed assistenza, che ha messo alla prova la prontezza di decisione e risoluzione dei problemi, la cui rapidità determina la salvezza del ferito.
Sotto l’occhio attento del generale medico Luigi D’Anna e del colonnello medico Federico Lunardi, i militari coinvolti nell’esercitazione hanno mostrato di essere in grado di recuperare i feriti nei tempi dovuti, rispettando le rigorose tabelle di intervento e confrontandosi con esaminatori puntuali e severi.
Non sono mancate gare di sci in notturna, concluse con una emozionante fiaccolata, cui hanno preso parte, insieme agli alpini, anche i maestri della Scuola di sci di Sestriere, terminata con i ringraziamenti del generale Salvatore Farina, capo di stato maggiore dell’Esercito, rivolti agli uomini e alle donne che hanno dato prova di grande professionalità.
Ricordiamo l’emozionante esibizione, nel Cinema di Sestriere, della Fanfara dalla Brigata Taurinense, con brani dal classico al rock, diretta maresciallo Sergio Bonessio
La chiusura dei Campionati è avvenuta alla presenza della ministra della Difesa, da poco rieletta senatrice, Roberta Pinotti, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina e del comandante delle Truppe Alpine generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, il quale per tutta la durata delle prove è stato al fianco dei suoi soldati, del generale Marcello Bellacicco e del generale Federico Bonato.
Sia dalla ministra Pinotti, sia dal generale Farina, è stata menzionata l’importanza del soccorso in ambiente montano, che è stato il cardine della 70^ edizione della manifestazione.
La mattina dell’ultimo giorno di gara, sotto una nevicata imponente, la ministra Pinotti ha avuto l’opportunità di assistere all’esercitazione “Chaberton 2018”, che ha visto le Squadre Soccorso Alpino Militare delle Truppe Alpine operare in una simulazione di evento catastrofico ad alta quota. Hanno operato in sinergia diversi corpi dello Stato: squadre soccorso militare dell’Esercito, squadre soccorso del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico, Guardia di Finanza e unità cinofile e personale dei Carabinieri.
Corpi dello Stato che, ha ricordato Pinotti, l’anno scorso hanno dato prova di grande impegno nell’opera di soccorso, insieme alla Protezione civile, a Rigopiano di Farindola.
“Professionalità diverse e integrabili per assicurare capacità d’intervento tempestivo in caso di emergenza. Un vero esempio di “sistema Paese”, dove la Difesa contribuisce in maniera importante con le proprie eccellenze (donne e uomini) formate da costante addestramento” così ha commentato Pinotti, assistendo all’esercitazione.
Inoltre, ha sottolineato come nelle prove sia stata dimostrata la capacità “Dual” dei militari, esattamente come espressa nel “Libro Bianco”, capacità che permette ai soldati di essere impiegati in differenti situazioni di emergenza, in situazioni di calamità naturali o di difesa da azioni terroristiche, come è dimostrato dalle attività in atto attualmente: contingenti militari impiegati in aree di crisi internazionali o in Patria con operazione “Strade sicure”.
Farina, nel salutare i militari presenti, italiani e stranieri, ha ricordato che: “…Quelle che si concludono oggi non sono state solamente giornate di sport ma, soprattutto, un’occasione addestrativa che ha concorso a promuovere lo scambio, la cooperazione e l’interoperabilità tra unità d’elite di eserciti alleati e amici, creando, al contempo, solidi legami tra gli uomini e le donne che ne fanno parte”.
“Sono state giornate intense ed entusiasmanti con i ritmi serrati ed impegnativi della montagna”, ha salutato così i 1500 militari dei Ca.S.T.A il comandante delle Truppe Alpine generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, “giornate che hanno sicuramente contribuito ad accrescere il vostro addestramento e la vostra capacità alpina”.
I Ca.S.T.A. rappresentano un appuntamento addestrativo sin dal 1931, anno della loro creazione, per valutare la preparazione dei reparti alpini.
Oggi, giunto alla 70a edizione, è ormai considerato una sorta di olimpiade per reparti militari.
Negli anni si è anche superata la specificità alpina: i Campionati sono stati aperti alla partecipazione di militari di altri Corpi dell’Esercito e, dal 1979, di delegazioni straniere accomunate dal comune addestramento montano.
//www.ana.it/page/ca-sta-2018-diretta-della-gara-finale-dei-plotoni-9-marzo-ore-18-30--
Molte le competizioni che hanno visto cimentarsi atleti di diverse categorie, con una gara su tutte, che testa la capacità di un plotone militare ad operare in montagna, Slalom con equipaggiamento militare, prove topografiche e massacranti, trasferimenti a tempo con anche un pernottamento in alta quota.
Prove tutte che hanno dato evidenza delle capacità operative del 4° Battalpar e hanno fatto selezione in questa gara vinta, per dovere di cronaca, dal plotone del 7° reggimento Alpini.
Per ulteriori approfondimenti:
/www.ana.it/page/assegnati-a-pragelato-i-titoli-di-campione-italiano-dell-esercito-di-biathlon-militare-