Potenziato in Abruzzo il servizio meteomont dell’Esercito
Installata una nuova stazione automatica per il rilevamento e il monitoraggio delle condizioni meteonivologiche a Campo Imperatore (AQ)
fotografie di: Daniel Papagni
26-10-2017 - La prima neve caduta sul Gran Sasso e raffiche di vento di 150 chilometri orari ci hanno accolto, martedì 24 ottobre scorso, in località Le Fontari di Campo Imperatore, per ll’inaugurazione della nuova stazione meteonivologica in Abruzzo.
Grazie agli Alpini del 9° Reggimento di stanza a l’Aquila, noi siamo riusciti ad arrivare nella località stabilita, in cui l’impianto è stato installato, percorrendo la strada innevata, ma interrotta ad un certo punto da un camion per trasporto animali, di traverso sulla strada, che ha impedito invece ai veicoli delle autorità civili di raggiungere Le Fontari.
Quindi, la cerimonia di presentazione del sistema di monitoraggio è avvenuta nella sala convegni della Caserma "Pasquali Campomizzi" a L’Aquila, ove il comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Federico Bonato, ha dato il benvenuto al sottosegretario della Regione Abruzzo con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, all’assessore Cordova in rappresentanza del sindaco de L’Aquila Luigi Biondi, al presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero e a numerose altre Autorità militari e civili.
Coprotagonista della cerimonia il battaglione ‘’multifunzione’’ Vicenza, creato in seno al 9° Reggimento Alpini e dal curriculum di tutto rispetto per le azioni compiute durante la Grande Guerra ’15/’8.
Il “Vicenza” è specializzato per intervenire, in maniera rapida e in supporto alla Protezione Civile, in situazioni di emergenza e di pubbliche calamità, come peraltro fatto nell’ambito delle operazioni di contenimento e spegnimento degli incendi divampati nell’area del Monte Morrone, parco nazionale della Majella, nell’agosto di quest’anno.
A Le Fontari, per l’occasione, era stata anche disposta una mostra statica dei mezzi che il Battaglione Vicenza mette in campo quando interviene nelle calamità.
Il sindaco de L’Aquila, nella lettera indirizzata agli Alpini e letta dall’assessore Cordova, ha sottolineato come sia sempre determinante la presenza e l’azione degli Alpini nelle emergenze che colpiscono le popolazioni: ancora una volta, con la postazione della stazione meteonivologica, è suggellata l’amicizia tra l’Abruzzo fortte e gentile e gli Alpini.
La stazione, ubicata in una zona significativa per lo studio dei principali fenomeni meteonivologici, che fa seguito a una richiesta di collaborazione avanzata dalla Regione Abruzzo e finalizzata alla realizzazione di un profilo climatico regionale, consentirà di potenziare la locale rete di monitoraggio e con essa la capacità di prevenzione e previsione valanghe di tutta l’area.
Grazie all’apprezzabile contributo ingegneristico e tecnologico offerto dal Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano (CESI S.p.A.), leader mondiale nel campo dell’ingegneria civile e ambientale e della consulenza per il settore elettrico, la stazione è stata anche potenziata con una videocamera, un sensore per la radiazione solare netta e un nuovissimo sistema di acquisizione dati, strumenti che consentiranno una migliore e più completa gestione delle informazioni, che in tempo reale saranno rese disponibili alla collettività e alla comunità scientifica sul sito www.meteomont.org
Non è mancato da parte del generale Bonato un cenno all’attuale ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, con il ricordo della sconfitta di Caporetto, il 24 ottobre 1917, data significativa per la riconquista della libertà dell’Italia, che dopo la grande sconfitta riprese a combattere per una vittoria finale: “Il battaglione Vicenza è stato protagonista della prima guerra mondiale e dovrebbe esser portato ad esempio per rafforzare nei nostri giovani i simboli dei valori di Patria…; chi ci governa dovrebbe capire che è importante insegnare la nostra storia e rendere viva la memoria di Caporetto…”
Nota
Il progetto per la realizzazione delle stazioni automatiche di rilevamento e della rete radio per il collegamento delle stazioni stesse con i Centri Settore è stato realizzato da CESI – Ismes su incarico Comando del IV Corpo d'Armata di Bolzano.
Il sistema di monitoraggio attuale è stato progettato e messo in funzione nei primi anni 90 e ha subito in seguito estensioni e aggiornamenti tecnologici.
www.cesi.it
La rete Meteomont e' stata suddivisa in sottoinsiemi tra loro indipendenti che coincidono con i 6 Centri Settore che inviano le informazioni provenienti dalle stazioni remote attraverso una rete di trasmissione dati sviluppata con tecnologia 3G/ HSDPA al Centro Operativo Meteomont presso il Comando Truppe Alpine a Bolzano e al Centro di Teleassistenza CESI – Ismes.
Attualmente la rete è composta da:
6 Centri Operativi
48 stazioni automatiche di rilevamento
18 Ponti Radio
Come funziona
I dati acquisiti dalla postazione vengono inviati tramite rete radio progettata da CESI-Ismes al Centro Settore di competenza.
Le stazioni sono indipendenti per quanto riguarda l’alimentazione elettrica che è assicurata da un sistema composto da uno o più pannelli solari collegati ad un opportuno regolatore che gestisce la carica di una o più batterie.
La rete automatica di rilevamento dei dati meteonivologici del Servizio Meteomont è costituita da 47 stazioni di rilevamento costituite da:
- Datalogger completo di apparati radio
- Misura della direzione del vento
- Misura della velocità del vento
- Misura della temperatura dell’aria
- Misura dell’umidità relativa
- Misura della precipitazione atmosferica
- Misura dell’altezza del manto nevoso
- Misura della pressione atmosferica
- Misura dei profili termici del manto nevoso
- Misura di stati logici
Servizi forniti
Dal completamento del sistema di monitoraggio, CESI-Ismes fornisce e garantisce un servizio di teleassistenza, manutenzione e gestione che sinteticamente prevede:
• Recupero dei dati.
• Controllo dei dati recuperati tramite programmi automatici di validazione e supervisione.
• Interventi in teleassistenza sull’impianto remoto
• Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
• Periodico backup dei dati e delle configurazioni
Note tecniche
Il software utilizzato per il monitoraggio e il controllo è INDACO (INtegrated DAta COllection) ed è un applicativo sviluppato da CESI-Ismes per realizzare la gestione integrata automatica del monitoraggio e della analisi on line sia nel campo del controllo strutturale (monumenti storici, dighe, ponti e viadotti, condotte forzate, edifici), sia in quello del controllo geotecnico (aree interessate da fenomeni franosi, caratterizzazione di siti), idrometeorologico (bacini pluviali e bacini fluviali) sia nel campo del monitoraggio ambientale (inquinamento delle falde, controllo parametri inquinanti di aree adibite a discarica) o quanto altro necessiti di un controllo specialistico permanente e continuativo.
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