24-07-2017 - Al NDC (Nato Defense College) a Roma, ogni anno si svolgono attività accademiche mediante Corsi frequentati da ufficiali delle varie forze armate e da diplomatici, provenienti dai Paesi dell’Alleanza.
Il 130° Senior Course, cui negli ultimi sei mesi del 2017 hanno partecipato 54 tra ufficiali e diplomatici, provenienti da 19 Paesi, si è concluso il 21 luglio scorso con la caratteristica cerimonia, ove non solo si sono attribuiti i vari attestati di frequenza, ma anche proiettati, con un video ‘’Home made’’, i momenti importanti o goliardici da ricordare, suscitando sorrisi ed applausi dal pubblico rappresentato da famiglie ed amici.
Alla “Graduation Ceremony’’ erano presenti numerosi ambasciatori di Paesi alleati e partner, addetti militari e autorità militari italiane, tra le quali il generale Vincenzo Coppola, vice comandante generale dell’Arma dei carabinieri.
Importante presenza, l’ammiraglio Michelle Howard, comandante dell’Allied Joint Force Command di Napoli, comandante delle Forze Navali USA in Europa e delle Forze Navali Usa in Africa.
La comandante del Nato Defense College, generale Chris Whitecross, canadese, dando il benvenuto ai presenti, ha sottolineato come sia stata dispiaciuta di non poter essere stata presente all’inaugurazione del Corso, ma che “… nei mesi seguenti ho avuto l’onore di osservare la crescita del vostro team e di vedere come avete imparato l’arte di negoziare e di cooperare gli uni con gli altri, sia nei momenti di studio, sia nelle pratiche sportive o nei momenti goliardici…”
Nei ‘’Senior Course’’, si studiano le situazioni attuali che si verificano nei vari Paesi e le relazioni tra questi ultimi.
Il vasto programma di studio e di attività del Corso ha fatto sì che i frequentatori, motivati e molto impegnati, potessero mostrare le proprie capacità di superare ogni ostacolo con elasticità, ottenendo risultati eccellenti, che li rendono pronti ad affrontare i principali dibattiti sulle responsabilità della NATO nel mondo.
Responsabilità che investono il ruolo della NATO in ogni campo, soprattutto nel settore della sicurezza internazionale.
Lo ha sottolineato nel suo intervento l’ammiraglio Michelle Howard, puntualizzando sull’importanza del bacino del Mediterraneo, soprattuto in questi momenti storici, in cui la migrazione è protagonista e possibile causa di destabilizzazione di Paesi che non sappiano essere preparati ed organizzati.
Così come la lotta al terrorismo, alla pirateria.
Ha menzionato i vari teatri in cui la Nato sta svolgendo attività operative e di controllo quali l’Afganistan con la missione Risolute Support, ma non ha dimenticato di accennare alle varie situazioni tenute sotto osservazione, Balcani, Libia, Siria. Iraq…
Howard ha infine menzionato l’Allied Joint Force Command di Napoli, alle sue dipendenze, che soprattutto nell’ultimo periodo sta assumendo una crescente importanza nel gestire lo scenario strategico del Mediterraneo, trasformandosi sotto la guida della NATO nel nuovo Hub meridionale dell’Alleanza, pronto a fronteggiare le sfide che riguardano la sicurezza globale.
La cerimonia è poi proseguita con la consegna di riconoscimenti ed attestati da parte delle comandanti Howard e Whitecross, a fianco delle bandiere che si alternavano a seconda della nazionalità del destinatario dell’attestato.