31-05-2017 - Le scintille della fiamma ossidrica svolazzano nel capannone dell’aera di produzione della Arkos Ltd dove gli operai kosovari, dietro le apposite protezioni, lavorano alacremente per soddisfare la richiesta di un nuovo cliente.
Siamo a Pristina, nell’area industriale di Drenas, dove nel 2012 Salvatore Tafuro, fondatore e presidente della compagnia italiana R.I.Spa (Ricopre) di Lecce, insieme ai suoi quattro figli Lorenzo, Emanuele, Cosimo ed Antonio decise di metter su un’azienda tutta kosovara, per costruire impianti modulari e moduli abitativi in una terra che usciva dalla terribile esperienza della guerra.
La compagnia, specializzata in assemblaggi adibiti sia ad uso militare che civile, offre soluzioni chiavi in mano: un esempio tra i tanti sono i moduli abitativi del Villaggio Italia che ha sede a Pec, ancoraggio della protezione militare data dalla comunità internazionale al Kosovo all’indomani del genocidio, e quartier generale del Multinational Battle Group West (MNBG-W) della Missione KFor.
Accompagnati dal consigliere d'amministrazione Vehebi Imeri e da Belkise Lipa, responsabile amministrativa, visitiamo lo stabilimento in tutti i suoi settori.
«Abbiamo un’area di produzione che si estende per circa 1500 metri quadrati - ci spiega Mr. Ben, responsabile dell’intera produzione della Arkos - e con 4mila metri quadrati  di area adibita ai servizi e 200 metri quadrati di spazio occupato dagli uffici; la nostra è una realtà’ consolidata qui in Kosovo».
Sia qui in Kosovo così come in Afghanistan e in Somalia, Mr. Ben è stato una sorta di battistrada della R.I. Spa: inviato nei Paesi più difficili a fare da apripista durante la costruzione di cittadelle modulari di cui la Ricopre vanta una grande esperienza sul campo, sin dal suo nascere e fino ai giorni nostri, con il prestigioso riconoscimento del marzo di quest’anno alla Convention World of Modular 2017 in Arizona, dove, con il Modus NG, ha vinto il primo premio per la categoria Green Building.
«ARKOS Ltd è in grado di soddisfare le richieste dei clienti sia nel settore pubblico che in quello privato - prosegue Mr. Ben, mentre ci racconta dell’inaugurazione avvenuta due anni fa - e con le nostre certificazioni di sicurezza così come con gli standard internazionali di accreditamento, siamo in grado di eseguire contratti pubblici sia in ambito civile che in quello militare».
Lo scopo della Arkos è di offrire ai clienti tecnologie innovative per la costruzione, nel rispetto dell'ambiente, per pianificare e costruire al meglio le strutture modulari più ecologiche, utilizzando materiali naturali e innovativi con un team di esperti e ricercatori che ha sviluppato una ricca esperienza nel settore delle costruzioni modulari. 
«Lo scorso anno in Aprile abbiamo avuto l’onore della visita ufficiale del Primo Ministro del Kosovo, Isa Mustafa, del ministro del Commercio e dell’Industria, Hykmete Bajrami e del ministro delle Finanze del Kosovo, Avdullah Hoti, presso il nuovo stabilimento della Arkos» - racconta con fierezza Mr. Ben, indicando l’avvenimento come un riconoscimento della crescita dell’azienda e il suo radicamento nel territorio.
Una “mission” che Arkos ha centrato appieno anche attraverso le certificazioni ISO 9001/2008 e ISO 14000 e con il SOA per le categorie OG1-OG9-OG11-OS18, diventando uno dei fornitori di fiducia di privati e governi e ponendo ancora una volta l’Italia come punto di riferimento internazionale di un “Sistema Paese” rinomato e vantato in tutto il mondo.