07-11-2016 - “Settemila militari italiani impegnati in operazioni all'estero (28 missioni in 19 Paesi, per decreto legge 16 maggio 2016, n.67), altrettanti sul territorio nazionale (con l'Operazione 'Strade sicure') e oltre 1200 unità utilizzate solo nelle zone colpite dal terremoto con l'Operazione Sabina. Bastano questi numeri per affermare il grandissimo impegno e il lavoro egregio svolto dalle Forze Armate italiane all'estero e in Patria”.
Queste le affermazioni della ministra della Difesa Roberta Pinotti, al termine della videoconferenza dal Coi (Comando Operativo di vertice Interforze) di Roma, per festeggiare il 4 novembre insieme agli uomini ed alle donne, che attualmente operano nelle missioni nazionali e in quelle internazionali sotto l’egida dell’ONU, dell’Unione Europea e della NATO, tra le quali quelle in Afghanistan, Libano, Kosovo, Iraq, Mediterraneo Centrale, Somalia, Libia e Mali.
Il contatto con il personale impegnato nei teatri operativi è stato seguito anche dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, dai vertici delle Forze armate, della Guardia di Finanza e dagli studenti dell’Istituto aeronautico Umberto Nobile di Roma.
Da Kabul, il generale Rosario Castellano, nel dare informazioni sulla situazione afghana, ha segnalato: “ le Forze di Difesa afghane hanno ultimamente subito forti perdite nell’impegno per debellare il cancro rappresentato dagli insorgenti; due metastasi del Daesh, provenienti dall’etnie uzbeca e pakistana; mentre il mercato della droga, altra piaga, alimenta le tasche dei Talebani…”
I rifugiati afghani sono 3milioni in Iran e 2milioni in Pakistan.
Il 10% del territorio è ancora controllato dai Talebani, prevalentemente nella zona di Kunduz dove, ricordiamo, il 3 novembre scorso un bombardamento contro gli insurgents ha ucciso numerosi civili.
Ma di positivo c’è che il 40% della popolazione è scolarizzata, l’11% usa internet, il 65% usa il cellulare, la mortalità infantile è scesa del 13% e le donne ora sono rappresentate nel mondo della politica in modo maggiore, sia nei seggi parlamentari sia nel governo, con quattro ministre.
Dalla Libia, il generale Antonio Maggi, comandante del’Operazione Ippocrate
www.difesa.it/OperazioniMilitari/op_intern_corso/op_ippocrate/Pagine/default.aspx
avviata 51 giorni fa a Misurata per fornire assistenza sanitaria alle forze libiche impegnate nel contrasto alla presenza di Daesh, ha reso noto l’apprezzamento del ministro della sanità libico, durante una visita ai militari impegnati nell’operazione.
Grande la professionalità dei medici italiani specializzati e richiesti del governo libico, che hanno già effettuato 830 consulenze e 130 operazioni chirurgiche, che stanno avviando corsi di addestramento ad infermieri libici e che sono in eccellenti rapporti con le autorità locali.
Per quanto riguarda le attività in mare, guardando all’area mediterranea, l’Italia partecipa alla missione Eunavfor Med insieme ad altre 25 nazioni europee. Missione europea nell’ambito della quale è stato recentemente avviato l’addestramento della guardia costiera libica, come ha dichiarato l’ammiraglio Donato Marzano, da nave Mimbelli, presentando il prossimo comandante, ammiraglio Pacioni, affinché sia autonomamente in grado di contrastare il fenomeno delle migrazioni dalla Libia e per il contrastare il traffico illegale di armi. Di rilievo anche l’attività di sicurezza marittima portata avanti con l’Operazione Mare Sicuro.
Altra attività di grande attualità, la difesa della diga di Mosul, ove la società Trevi ha già ristrutturatola prima saracinesca.
Sul territorio iracheno, come ha spiegato il generale Angelo Michele Ristuccia, comandante della Task Force Land, dalla base di Erbil, sono impegnati 976 militari, uomini e donne, (la missione più numerosa attualmente) in attività di addestramento delle forze regolari curde e forze di polizia irachene (già addestrati circa 14mila militari) ed in impegno di Personnel Recovery.
//www.cybernaua.it/photoreportage/reportage.php?idnews=5409
Contemporaneamente, da Baghdad, il comandante della Task Force Carabinieri colonnello Nicola Mangialavori ed il tenente colonnello Stefano Sciapi, hanno parlato di come stiano supportando le manovre e facilitando l’accesso al territorio alla coalizione impegnata con le forze irachene e curde, nelle attività in corso per la riconquista di Mosul, ancora occupata dal Daesh.
La forza aerea italiana impegnata negli Emirati Arabi, presso l’aeroporto di Minhad, base fondamentale strategica e snodo nevralgico per tutti i trasporti dei contingenti italiani nelle zone in cui sono impegnati, ha descritto come si stiano ultimando i lavori (dovuti al trasferimento della task Force dalla precedente base di Al Bateen) e che attualmente sono avviate gare per la costruzione degli alloggi destinati al personale.
A tutti la ministra Pinotti ha espresso note di stima ed apprezzamento, augurando una felice giornata di festa delle Forze Armate.