19:54 lunedì 25.11.2024
Continua l’impegno dei Peshmerga nella lotta al Daesh
Anche dalle pagine di Facebook, giungono messaggi di ringraziamento all’Italia per l’aiuto che ricevono
fotografie di: Daniel Papagni

02-10-2016 - Il supporto dell’Italia al Kurdistan è riconosciuto e ribadito dalle forze curde, che usano anche i social network per far conoscere la loro gratitudine nei confronti del nostro Paese, che dal 2015 ha organizzato ad Erbil un centro di addestramento.
Forti e determinati, i soldati curdi rafforzano, grazie ai trainer italiani, le proprie capacità per affrontare gli attacchi da parte del Daesh.
Nella nostra ultima missione in Kurdistan, nel corso della visita all’Head Quarter, non molto lontano da Erbil, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il comandante dei Black Tiger, il generale Seiwan Barzani, che ci ha confermato l’apprezzamento per la partecipazione dei militari italiani all'addestramento dei Peshmerga.
“Ottimo rapporto tra i soldati italiani ed i Peshmerga, ottima la collaborazione ed il sistema di addestramento, ha detto Barzani, ma ancora non è sufficiente”.
www.cybernaua.it/video/video.php?idvideo=106
"Mancano armi, contro le offensive dei Katiuscia del Daesh; il Milan (missile anticarro) è ottimo, ma non è sufficiente. Come, anche se ottimo, l’addestramento non è sufficiente per sconfiggere il Daesh".
Il giorno in cui abbiamo visitato il campo Black Tiger, il Daesh aveva lanciato trecento colpi di mortaio, contro la diga di Mosul. Alcuni giorni prima erano caduti alcuni soldati curdi.
Attualmente sono stati riconquistati ulteriori quaranta chilometri di territorio, respingendo Isis, che riceverà un più forte attacco entro i prossimi venti giorni nella zona di Mosul, in Iraq, nota per la posizione strategica dovuta alla presenza della diga.
Attualmente, la diga è in procinto di essere rinforzata dalla ditta italiana Trevi, che per ora sta terminando i lavori di logistica, con i containers, le tende e quanto serva per la gestione dell’operazione di ristrutturazione.
A difesa della zona è presente un contingente di 400 militari italiani, bersaglieri, che approntano una vasta area di sicurezza, tenendo sotto controllo anche le alture che circondano il sito della diga.
Anche i Francesi sono al fianco dei soldati curdi: ogni giorno il Daesh è sotto attacco di bombardamenti della forza aerea francese, 24h su 24h, come ci racconta un nostro amico curdo.
L’attesa dell’attacco, che avverrà tra circa venti giorni e che dovrebbe garantire una riconquista del territorio per la regione curda nella sua lotta al Daesh, non fa dimenticare l’apprensione per quanto potrà accadere a coloro che cercheranno di mettersi in salvo, rifugiandosi nella regione del Kurdistan.
Un problema particolarmente pesante per la regione, perché è previsto l’arrivo di un milione di rifugiati, che si andranno ad aggiungere ai 2milioni già sistemati nel territorio.
NOTA
Alla fine dello scorso Luglio, il centro addestrativo di BNASLAWA, ha concluso il 2° MBC (Modern Brigade Course) a favore di 2 battaglioni della 1° e 2 ° Brigata PESHMERGA , di cui 250 unità affidate ai trainers italiani impiegati nell’Operazione “Prima Parthica”, operante nel Kurdistan iracheno da inizio 2015.
Gli addestratori italiani, in collaborazione con i trainers della coalizione, coordinati dal KTCC (Kurdistan Training Coordination Center), hanno concluso un intenso iter addestrativo di 8 settimane a favore di 1100 soldati Peshmerga.
Essi hanno incrementato e perfezionato le conoscenze acquisite in diversi settori, tra cui il Counter-IED (riconoscimento e disinnesco ordigni esplosivi improvvisati), l’anti cecchinaggio tramite tiratori di precisione, l’uso dell’artiglieria in supporto alla manovra della fanteria.
Nei giorni precedenti alla cerimonia di chiusura corso, nella zona addestrativa di Tiger Valley a sud di Erbil, si era tenuta l’esercitazione di fine corso da parte dei battaglioni curdi, coinvolgendo tutte le componenti addestrate. Le compagnie di fanteria e le sezioni di artiglieria Peshmerga, formati da assetti specialistici italiani, hanno dato dimostrazione delle nuove tecniche e tattiche apprese pianificando e portando a termine la simulazione di un’operazione offensiva contro un obiettivo nemico, con l’utilizzo del fuoco di artiglieria.
L’esercitazione ha dato dimostrazione tangibile del livello di coordinamento raggiunto tra la componente di artiglieria, quella di fanteria ed i team di tiratori esperti.
Il KTCC, attualmente a guida italiana, coordina le attività dei trainers delle 7 nazioni che ne fanno parte e con questo corso ha raggiunto oltre i 9000 soldati della KSF addestrati, di cui circa 5300 solo da parte dei trainer italiani inquadrati nell’Operazione “Prima Parthica”.
www.cybernaua.it/photoreportage/reportage.php?idnews=5341
Maria Clara Mussa


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