17-09-2016 - Sabato 10 settembre è stata la giornata di prove generali, a cui abbiamo potuto partecipare da “molto” vicino, seguendo il lancio dei parà insieme a loro, sul C27J (Spartan) della 46a Brigata Aerea di Pisa.
Un volo operativo, che ha permesso di riprendere tutta l’attività sin dalla prima uscita dal portellone dell’aereo.
Volare sul C27J (Spartan), seguendo il C130J della 46a che portava gli operatori della Troupe azzurra e alcuni spotter appostati sul piano di carico e pronti a riprendere le evoluzioni della Pattuglia Tricolore, condividere l’entusiasmo in un mix di “gente dell’aria” appassionata, sottoposta a sobbalzi e contraccolpi dovuti alla vicinanza dei due velivoli, uno sulla scia dell’altro; riprendere dalla cabina di pilotaggio i colleghi che fotografavano le Frecce Tricolori è stato come partecipare ad una gara di sopravvivenza, a chi potesse stare in equilibrio il maggior tempo possibile, una avventura che difficilmente si potrà dimenticare.
Poi, la domenica 11 settembre, sulla spiaggia di Tirrenia.
Tra il pubblico il comandante della 46a, generale Achille Cazzaniga, seduto nel palco delle autorità accanto al sindaco di Pisa Marco Filippeschi e al vicesindaco Paolo Ghezzi.
Le autorità civili al microfono hanno espresso l’orgoglio per ospitare l’Air Show, che permette alla popolazione di ammirare le qualità e la professionalità della “gente dell’aria”.
Le evoluzioni sono incominciate con il passaggio di tre addestratori P 92 e tre motoalianti "Pipistrel”, aerei della scuola di volo dell’Aeroclub di Pisa Valdarno, presentati dal presidente del Club Salvatore Iacono, paracadutista e pilota, già comandante del Centro Sportivo Esercito.
Quindi, il passaggio del C130J e dello Spartan, con a bordo gli otto Parà della Brigata Folgore, che dopo poco tempo si sarebbero lanciati sulla spiaggia.
Una caduta libera dei parà del Centro Sportivo dell’Esercito, tra i quali il colonnello Filippini ed il tenente Filippini: padre e figlio, che nel lancio di prova del giorno precedente abbiamo ripreso uscire insieme dallo Spartan.
Caduta libera e apertura delle vele colorate e della bandiera tricolore di dimensioni eccezionali, circa 150 metri di lunghezza e atterraggio sulla spiaggia con una precisione spettacolare.
Attenzione particolare ha ricevuto il Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza, che con mezzi aerei (un elicottero Nh500) e navali hanno simulato un’azione di contrasto a un motoscafo di contrabbandieri.
una bella evoluzione acrobatica del Cap 231 Ex pilotato dal pluricampione italiano di acrobazie Rodolfo Natale.
In attesa del lancio dei paracadutisti, l’elicottero HH139 del 15° Stormo SAR, i cui equipaggi, specializzati in delicate missioni di soccorso, hanno dato prova delle proprie abilità, simulando il recupero di un naufrago in mare, mentre le note dell’Inno del Piave accrescevano l’emozione tra il pubblico.
Quindi, “tre, due, uno”…la voce della speaker della PAN, tenente Liberata Daniela, ha attratto l’attenzione del pubblico al cielo, da cui stavano per arrivare i dieci MB339, con i fumi tricolore che il giorno prima avevano percorso il cielo di Pisa, su Piazza dei Miracoli, dopo circa dodici anni di assenza.
Grande entusiasmo tra il pubblico per le diciotto figure del programma, coordinate da terra dal comandante, il tenente colonnello Jan Slengen, che il giorno prima avevamo avuto l’occasione di incontrare.
Comandante, da grandi ammiratori osserviamo le vostre abilità confrontandole con quelle delle pattuglie internazionali con cui partecipate agli Air Show; ci può dire quanto è il rapporto tra capacità del velivolo e abilità del pilota?
“E’ una combinazione di entrambi, dove non possiamo dire che prevalga l’uno o l’altra; indubbiamente il mezzo è tale da rendere possibile determinate condizioni, ma senza il pilota nulla potrebbe esserci ci vuole un’abilità resa possibile dall’esperienza, e solamente dalle capacità del pilota.
Dal punto di vista tecnologico e di capacità, siamo paragonabili ad altre pattuglie, quello che può fare la differenza è eventualmente la scenografia”.
La scenografia nel cielo di Tirrenia è stata travolgente, verdi bianche e rosse le scie sopra le teste alzate ad ammirare le acrobazie che fanno della nostra Pattuglia la più apprezzata al mondo, terminando con le note “Vincerò” di Puccini per la voce dell’indimenticabile Luciano Pavarotti.