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World Refugee Day, 20 giugno 2016
UNHCR lancia il “Refugee’s Got Talent!” competizione in Sulaymaniyah, Iraq
fotografie di: Daniel Papagni

18-06-2016 - Nella regione del Kurdistan, la vita scorre apparentemente normale, ma la guerra c’è.
Il Daesh è a pochi chilometri dalle città in cui, nonostante tutta la tragedia in atto, la popolazione esprime la propria voglia di vivere.
E di contribuire alla vita di chi fugge dai luoghi occupati dal Califfato.
Su 5milioni di abitanti, nella regione trovano rifugio 2 milioni di vite umane che fuggono da rovine e bombardamenti.
Una delle città che ospitano rifugiati, per lo più Siriani, è il governatorato di Sulaymanyah, nel cui perimetro le ONG, in particolare la UNHCR, hanno organizzato i campi che ospitano coloro che fuggono: circa 32mila rifugiati, di cui circa 7.880 tra bambini e ragazzi.
Durante la nostra “missione giornalistica”, avevamo saputo che stavano organizzando un programma televisivo, dedicato agli studenti siriani rifugiati, con la collaborazione di Sky News Arabia, per celebrare la giornata “World Refugee Day”, dedicata ai Rifugiati del mondo, che cade il 20 giugno prossimo e che vedrà la finale della competizione
Proprio per evidenziare al mondo l’importanza dell’attenzione dovuta ai rifugiati, l’ufficio dell’UNHCR di Sulaymanyah ha deciso di lanciare una competizione per dare valore ai talenti degli studenti delle scuole superiori e dell’Università, rifugiati appunto nella città, mediante il format “Refugee’s got talent”.
E così, il 31 maggio scorso, sessantacinque giovani, aspiranti pittori, ballerini, musicisti, cantanti e breakdancers, live painting e quant’altro faccia spettacolo, si sono esibiti davanti ad una giuria, composta da celebrità e giornalisti dei media locali, in Chamchamal, Bazian, Rania and Arbat Refugee Camp, dove avverrà la finale in occasione del World Refugee Day.
La nostra curiosità ha vinto sulla fatica di affrontare il lungo viaggio.
Siamo giunti dopo tre ore di strada, provenendo da Erbil, capitale del governatorato di Erbil e della regione del Kurdistan iracheno e dopo aver superato numerosi chek points, controllati dai Peshmerga.
Accolti da Marco Rotunno, advisor del campo profughi siriani, siamo entrati nella sala minuscola delle audizioni, un modulo attrezzato con telecamere e microfoni per assistere alle prove dei giovani talenti.
Giovani volti felici, orgogliosi di poter mostrare le proprie capacità artistiche, grazie anche alle quali riescono ad affrontare il pesante periodo di lontananza dalle proprie case, dagli amici, dalla quotidianità “normale” che per loro per lungo tempo rimarrà un sogno.
Siamo stati contagiati dal loro entusiasmo, nell’assistere alle loro esibizioni.
Il gruppo di sedici ballerini di danza tradizionale curda hanno mostrato la propria abilità, pur nello spazio ristretto: suddiviso il gruppo in due parti, esibendosi a turno, in quei pochi metri quadri del modulo in cui è realizzata la “sala di registrazione”, i giovani si sono scatenati senza alcuna esitazione, ricchi di sogni e di speranza.
E la giovane Seivan, dopo l’esibizione, ci ha detto sorridendo:
“I am happy…I like dancing…”
La felicità in pochi metri quadri, incomprensibili per chi non sa cosa significhi “sopravvivere”.
UNHCR ha trovato sponsor per organizzare l’evento e per premiare i vincitori della gara artistica, che dai responsabili dell’ONG è considerata una grande opportunità ed un messaggio augurale per i giovani che potrebbero anche divenire personaggi famosi nel settore dello spettacolo, mostrando il proprio talento di artisti al pubblico, ricevendo apprezzamenti e applausi, proprio come avviene in ogni televisione del mondo, nei format dedicati alla scoperta di chi vuole intraprendere la carriera sul palcoscenico.
Un messaggio importante, che il 20 giugno prossimo, con la finale della competizione, sarà diffuso in ogni paese del mondo, nel corso della celebrazione del World Refugee Day.
LA GIURIA COMPOSTA DA
- Shwan Attoof (attore)
- Halwest Muhammad (cantante)
- Dyari Qaradaghi (cantante)
- Positive Band
- Rubar Lazyan Group (coreografa)
- Hoshiar Ahmed Mohammad (Deputy Director of Culture in Suli)
Maria Clara Mussa


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