18-02-2016 - Erano presenti i ministri di Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, della difesa Roberta Pinotti, degli Affari Esteri Paolo Gentiloni, della cultura Dario Franceschini ed insieme a loro il sindaci di Torino Piero Fassino, il comandante generale dell’Arma Tullio Del Sette e del direttore generale Unesco Irina Bokova
E il luogo d’incontro l’aula X delle Terme di Docleziano, a Roma, ambiente quanto mai poco favorevole alla gestione di operatori video e fotoreporter, ma suggestivo per la cerimonia che ha visto affidare all’Italia il compito di tutelare le risorse culturali del mondo, in caso di calamità culturali o guerre.
E’ stata firmata l’intesa, tra il Governo italiano e l’Unesco, per la costituzione della task force italiana, “caschi blu” della cultura, carabinieri, che nel giro di poche settimane saranno operativi.
La task force assisterà l’Unesco nell’attuazione della sua agenda, organizzerà corsi di formazione e attività di ricerca in difesa del patrimonio culturale.
La sede del centro operativo e di formazione sarà a Torino, “la città si assume l’impegno anche per la formazione nel settore della tutela dei beni culturali di altri Paesi”, ha sottolineato il sindaco Piero Fassino, dopo aver siglato con il ministro Gentiloni il protocollo che stabilisce la costituzione del centro nel capoluogo piemontese.
L’intesa tra Unesco ed Italia è stata firmata dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni e dal direttore generale Unesco Irina Bokova.
Il memorandum sottoscritto si inserisce nella cornice della campagna “United4Heritage” voluta dall'Unesco per proteggere i siti culturali.
La task force interverrà, quindi, tramite l’Unesco su richiesta di uno stato membro colpito da una catastrofe naturale o in stato di crisi, per valutare i danni sul patrimonio culturale, pianificare salvaguardare il patrimonio culturale e naturale colpito, fornire supervisione tecnica e formazione per assistere i restauratori locali nelle azioni di tutela, prestare assistenza al trasporto in sicurezza di beni culturali mobili, contrastare il saccheggio e il traffico illecito di beni culturali. 
Nell’augurare successo alla task force, la ministra Giannini ha sottolineato: “il MIUR avrà il ruolo di individuare le competenze scientifiche e di redigere liste di personale qualificato a dare un contributo concreto all’iniziativa».
La ministra Pinotti, nel ricordare come l’Italia sia impegnata in varie coalizioni in teatri operativi internazionali, ha sottolineato la grande capacità dei carabinieri nell’affrontare le diverse situazioni nel modo adeguato, stimati ed ammirati da ogni Paese: “Siamo intervenuti in tante aree di crisi e continueremo a farlo, sempre operando con rispetto per le autorità locali e per le sensibilità culturali dei luoghi in cui andremo, grazie anche alla grande esperienza dei reparti specializzati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale”.
Il ministro Franceschini ha ricordato che la proposta dei "Caschi blu della cultura", adottata all'unanimità lo scorso novembre, è stata una proposta italiana, presentata dall’Italia all’Unesco e quindi adottata all'unanimità dalla 38° conferenza generale dell'organismo dell'Onu il 18 novembre 2015.
La task force italiana rappresenta «un pezzo molto italiano della lotta al terrorismo», ha sottolineato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ricordando la «pulizia culturale» dell'Isis in Medio Oriente, attraverso persecuzioni di minoranze cristiane e yazide, ma anche prendendo «sempre più come bersaglio» il patrimonio artistico.
Soddisfazione nelle parole del comandante generale dell’Arma, generale Tullio del Sette, che nel proprio intervento ha ricordato come da sempre i carabinieri difendano i beni culturali e siano esperti nel recupero delle opere d’arte che troppo spesso sono sottratte al patrimonio del Paese.
Infine, il direttore generale dell'Unesco, Irina Bokova, ha voluto ringraziare l’Italia:
“Sono qui di fronte a voi emozionata; grazie Italia, grazie governo italiano, l’Italia è un campione della protezione del patrimonio culturale; stare insieme, vivere insieme, operare insieme è una grande testimonianza a livello mondiali, perché la protezione della cultura è parte della nostra risposta all'estremismo".