04:34 martedì 26.11.2024
Poligoni d'addestramento in Sardegna: pro e contro
Ne abbiamo parlato con il comandante della base aerea di Decimomannu, colonnello Fabio Sardone e con il sindaco di Arbus, dottor Francesco Atzori
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12-10-2014 - Seguiamo con attenzione le contestazioni di alcune parti della popolazione sarda, riguardanti le sedi usate dalle Forze Armate per addestramento operativo delle varie specialità.
Vi è stata una protesta, da parte di alcuni sindaci, contro il Poligono di tiro sul lago Omodeo, gestito dal Centro addestramento interforze Polizia di Abbasanta; il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, aveva chiesto prima dell'estate una "immediata interruzione di tutte le esercitazioni militari per l'intera stagione turistica"; attivisti hanno protestato davanti al poligono di Capo Frasca, sventolando, non si capisce il perché, bandiere palestinesi.
E l'Unione Sarda, principale quotidiano isolano di proprietà del noto immobiliarista Sergio Zuncheddu, ha sposato la causa impegnandosi in una massiccia campagna mediatica contro le servitù militari
Su tale argomento, abbiamo interpellato sia il comandante della base aerea Decimomannu, colonnello Fabio Sardone, sia il sindaco di Arbus, dottor Francesco Atzori.
Colonnello Sardone, è attuale il dibattito acceso tra le attività di addestramento delle Forze Armate in Sardegna ed alcune forze politiche locali contrarie all'uso della regione come base operativa.
Come si svolge l'attività e qual è lo scopo dell'impegno militare sul territorio?

''Non posso parlare per i Militari in generale perché non conosco tutte le realtà ma solo quella Aeronautica. Per quanto attiene alle attività dell’Aeronautica e del Reparto da me comandato, ci sono due principali modalità addestrative:
l’addestramento aria/aria che prevede di simulare il combattimento tra due o più velivoli e si svolge quasi esclusivamente in spazi aerei internazionali a ovest ed est della Sardegna;
- l’addestramento aria suolo che prevede l’impiego di dispositivi inerti da esercitazione sia da lancio e caduta verso bersagli al suolo e avviene pressoché esclusivamente sul poligono di Capo Frasca;
Lo scopo è quello di stabilire, mantenere e migliorare il livello addestrativo delle Forze Aeree partecipanti per essere pronte ad assolvere i compiti assegnati dal Governo e dal Parlamento.''
Nel territorio impegnato tra Decimomannu e Capo Frasca, si trova Arbus, comune il cui sindaco è Francesco Atzori.
Dottor Atzori, quanta parte della popolazione sarda è realmente contraria all'uso di alcuni luoghi non abitati per le esercitazioni militari e quanto territorio è stato ceduto allo Stato a tale scopo?

''E' opinione sufficientemente diffusa che il gravame complessivo delle servitù sulla Sardegna sia eccessivo. Di fatto così è e non v'è dubbio che ci sia l'urgenza di un riequilibrio.Questo però non inficia la consapevolezza del popolo sardo, nella sua maggioranza assoluta, che ci sono esigenze di difesa contemplate nella Costituzione e che pertanto anche la Sardegna è chiamata a fare la sua parte.
Nella giurisdizione territoriale del comune di Arbus, la presenza dei militari nella penisola di Capo Frasca interessa circa millecinquecento ettari di territorio e molte migliaia di chilometri quadrati di mare interdetti per le esercitazioni.''

Certo, la sicurezza vuole che durante le esercitazioni non si frequentino le zone interessate. La base aera è quotidianamente impegnata in attività addestrative:
Comandante, quali tipologie di addestramento si svolgono e, secondo lei, perché risultano negative per una parte delle amministrazioni sarde?
''Le tipologie sono addestramento Aria/Aria e Aria suolo. Mentre l’addestramento Aria/Aria prevede un decollo, una salita in area operativa, l’addestramento in quota e il rientro e l’atterraggio, l’addestramento Aria/Suolo prevede sempre le fasi di decollo e atterraggio che avvengono da Decimomannu ma l’attività di volo avviene sul poligono di Capo Frasca, in prossimità del suolo, con rilascio di dispositivi da esercitazioni inerte. L’utilizzo del suolo e la presenza dei velivoli viene vista negativamente, specie in relazione al poligono, che non è una servitù bensì demanio militare aeronautico. L’Aeronautica cioè acquistò negli anni 50 i terreni pagandoli ai legittimi proprietari e sono ora proprietà dello Stato.''

Allora, chiediamo al sindaco Atzori:
Perché una parte delle amministrazioni sarde si oppone alle esercitazioni delle forze armate, fermo restando che in caso di emergenze usufruiscono dell'immediato intervento militare?

''Nella prospettiva non può essere preclusa alle Comunità locali la cessazione delle "servitù", ma le Amministrazioni comunali hanno assunto e mantengono posizioni equilibrate anche se variegate.
L'equilibrio è necessario in nome del rispetto delle diverse sensibilità presenti; poi le situazioni dei vari Comuni sono sostanzialmente diverse: ci son Comuni che dalla presenza militare traggono centinaia di buste paga; il comune di Arbus, invece, le buste paga le conta sulle dita di una, due mani.
Ed è questo che non accettiamo. Se la base deve avere un futuro nel nostro Comune, cosa che non decidiamo certamente noi e, crediamo, neppure la Regione Sardegna, la presenza va ricontrattata e vanno garantite ricadute occupazionali e di indotto ben diverse rispetto all'attualità.''

Ci rivolgiamo ancora al comandante della base di Decimomannu: colonnello Sardone ci può dire da quanto tempo alcune zone "senza popolazione" sono utilizzate come luoghi addestrativi e quali sono?
''Per quanto riguarda Il Reparto si tratta di Capo Frasca (gli altri due luoghi sono La sezione deposito di Serrenti e l’Aeroporto militare di Decimomannu). Tutte aree istituite negli anni 50.''

Dagli Anni Cinquanta ad oggi, il turismo in Sardegna è stato visto, anche se non da tutti, come settore fondamentale per la crescita della regione.
Sindaco Atzori, il turismo subisce veramente danni dalle attività operative, ed in quali settori?
''E' inevitabile che il turismo subisca danni, soprattutto nel settore ricettivo, vista la localizzazione del Poligono nella costa, ma si può ovviare: la sospensione delle esercitazioni da giugno a settembre diventa risolutiva in tal senso''.

Quando si parla di turismo in Sardegna la mente va subito alle spiagge bianche di Stintino, alle cale di Galagonone, alle acque blu della costa di s. Teresa di Gallura…..
Colonnello Sardone, con quali criteri vengono scelti i luoghi in cui operano le forze armate x addestrare i propri corpi militari? E quali altri territori in Italia sono adeguati all'addestramento?
''I criteri con cui vengono scelti i luoghi per fare addestramento sono minimizzare l’impatto sulla popolazione e disponibilità di spazi adeguati a istituire le necessarie campane di sicurezza, ove necessarie. La Sardegna con la sua superficie 24000 Kmq e la sua popolazione inferiore ai due milioni ha una densità di 69 abitanti per kmq (seguita solo da Valle D’Aosta e Basilicata, entrambe inidonee per orografia e assenza di adeguati spazi aerei). In aggiunta a ciò la popolazione è concentrata nei maggiori centri urbani lasciando ampi spazi di territorio disabitato, lontano da centri urbani e con ampia disponibilità di spazio aereo ove le attività non arrecano disturbo al traffico aereo civile. Non conosco altri territori con una simile favorevole situazione nel resto del Paese. Lo sguardo dell’Aeronautica, come apparso sugli organi di stampa, si è infatti rivolto fuori dai confini nazionali alla ricerca di soluzioni alternative.''
E perché Decimomannu e Frasca sono intimamente legate tra loro?
''I Reparti dell’Aeronautica da sempre si rischieranno su Decimo perché tale rischiaramento costituisce di per se capacità addestrativa, ma ormai l’attività Aria/Aria può essere svolta in qualsiasi spazio aereo perché i moderni velivoli hanno a bordo l’elettronica per ricostruire fedelmente i profili di volo e ottenere il necessario ritorno addestrativi. E’ la vicinanza con Capo Frasca che fa di Decimo una base unica, dove con ampi spazi aerei internazionali per l’addestramento Aria/Aria siamo a pochi minuti da un poligono dove, avvicinandosi sempre dal mare e quindi non sorvolando il territorio, si possono svolgere tutte le forma di addestramento necessario. Perdere Capo Frasca significa perdere più del 50% dell’utilità di Decimomannu. C’è il serio rischio di perdere la partnership dell’Aeronautica Tedesca e la capacità della Forza Armata, in tempi di difficoltà finanziaria, di tenere aperta la base.''

Lasciamo l'ultima risposta al sindaco Atzori a cui chiediamo:
Come interferiscono in codeste "lotte socio-politiche" gli antagonismi dei partiti?
''Possiamo dire tranquillamente che i partiti di Governo, di destra e di sinistra, non avevano dedicato grande attenzione al problema "servitù".
All'attualità c'è un acutizzarsi del 'NO servitù', ma c'è sotto un NO più generalizzato per le scelte politiche fatte in barba all'autonomia dell'isola.
Si sta consolidando una coscienza nuova.
Le posizioni più spinte sono quelle degli antimilitaristi e dei separatisti, che trovano casa in alcune frange della sinistra che non è di Governo''.

www.cybernaua.it/news/notizia.php?idnews=2124&cerca=decimomannu
Maria Clara Mussa


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