23-07-2014 - "Accedere in un sommergibile non è da tutti; soprattutto se non sei "addetto ai lavori", come è capitato a me, in un mondo in cui la luce è di tanti colori, tranne che del sole.
Tre giorni e due notti, nel ventre del sommergibile Scirè, a cercare di capire come esseri umani possano riuscire a vivere, lavorando in attività inconsuete, operando con radar, sonar, sistemi elettronici, a cui prestare attenzione, con particolare sensibilità anche ai minimi diversi rumori…senza perdere "la bussola" in tutti i sensi.
Ho scoperto che sotto i mari c'é vita pulsante circondata da un mondo a noi sconosciuto.
La mia esperienza, incominciata a Civitavecchia a 250 metri sotto il livello del mare e con una navigazione negli abissi del mar Tirreno, si è conclusa a Reggio Calabria, con un'emersione che mi ha lasciato sbigottito: dopo tre giorni di luci fosforescenti, rosse e "psichedeliche", di assenza di contatti telefonici, di internet ed anche di privacy, "uscimmo fuori a rivedere il sole" e, nello sfondo illuminato, la sagoma inconfondibile del vulcano Stromboli e il vento e l'odor del mare…..
Sono sensazioni che ho provato:
Desidero raccontare per immagini, per illustrare la vita che trascorrono a bordo…..quella vita che i marinai degli abissi, le sentinelle silenziose, con diuturno sacrificio vivono quotidianamente…."
Queste le parole, nel corso della cerimonia di inaugurazione, avvenuta il 7 luglio scorso, che Daniel Papagni, autore delle immagini esposte al Museo del Mare, ha espresso per spiegare le sue emozioni, provate da ospite per tre giorni in navigazione nello Sciré.
Inaugurata con il tradizionale taglio del nastro da parte del direttore responsabile del nostro giornale, madrina della cerimonia, alla presenza dell’ammiraglio di Squadra Andrea Toscano comandante Marittimo Nord e del dottor Maurizio Daccà, vice presidente Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione onlus, la mostra “Sentinelle Silenziose” resterà aperta ai visitatori sino alla fine del mese di agosto.
Nata dalla collaborazione tra Marina Militare, Galata – Mu.MA, la testata giornalistica Cybernaua.it Informaction Magazine e il contributo di alcuni sponsor, (Soliani Emc Srl, R.I. SpA, Canon Camera Service Roma, Costa) la Mostra è collegata a un progetto di beneficenza a favore della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus, denominato “ninna ho” contro l’abbandono neonatale.
Quaranta scatti per raccontare la vita a bordo dei sommergibilisti, per rappresentare la loro fatica, la loro preparazione professionale e capacità di adattamento ad un'attività che non è certo per chiunque.
Con occhi lucidi, alcuni sommergibilisti reduci di esperienze lontane hanno ammirato le immagini raccontando i propri ricordi con immutata passione, la stessa che li aveva impegnati nell'espletare il proprio dovere sotto i mari.

NOTA
La mostra rientra nel più ampio programma del decennale del Galata iniziato con "Conrad" e proseguito con la mostra fotografica "Passi di piombo" sull'affascinante mondo degli ultimi palombari d'Italia.
L'autore degli scatti, Daniel Papagni, è reporter freelance che ha partecipato ai maggiori appuntamenti del panorama fotografico internazionale, dal G8 all'Afghanistan, dal Libano alla ex Jugoslavia specializzandosi prevalentemente nel settore della Difesa.
La mostra è a favore della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus per il progetto di beneficienza “ninna ho” contro l’abbandono neonatale, per cui sarà possibile effettuare una donazione direttamente in mostra.