04-05-2014 - Venerdì 25 aprile scorso, mentre a Vicenza gli artificieri delll'Esercito avviavano le operazioni di disinnesco della bomba da 4000 libbre di tritolo (1800 kg) di fabbricazione inglese, sganciato su Vicenza nel novembre del ‘44, ancora attivo e funzionante, a Civitavecchia gli artificieri del 6° reggimento Genio Pionieri di Roma hanno disinnescato un ordigno bellico americano, di 500 libbre, risalente alla seconda guerra mondiale rinvenuti presso la fortezza Bramante.
Prima dell'operazione, l'incontro sul luogo del ritrovamento con il commissario straordinario di Civitavecchia, Santoriello che, insieme al colonnello Giuseppe Di Mauro, comandante del 6° Genio Pionieri, ha ricevuto il sottosegretario alla difesa Domenico Rossi, già generale dell'Esercito Italiano, ccompagnato dal comandante del Genio, generale Li Gobbi.
La Forza Armata, grazie alla capacità "dual use" dei propri reparti Genio, oltre all'impiego operativo nelle missioni internazionali, interviene nei casi di pubbliche calamità e necessità, su tutto il territorio italiano.
Le varie fasi delle operazioni necessarie per il disinnesco della bomba sono state illustrate n modo chiaro ed esplicativo dai responsabili, i capitani Tuzi e Bianchi, il maggiore Di Bella ed il maresciallo D'Alterio.
Rossi, nel ringraziare gli operatori per la loro efficienza e professionalità, compresa la ditta privata altamente specializzata che svolge le attività di bonifica del territorio, ha risposto ad alcune domande poste dai giornalisti.
Cybernaua ha chiesto un parere sulla possibile necessità di intervento nella questione attuale ucraina
La risposta del sottosegretario è stata chiara: "E' un problema la cui soluzione è politica, nel rispetto sia dei confini che delle richieste delle minoranze".
E per quanto riguarda, invece, la situazione italiana relativa alle decisioni da adottare riguardanti le Forze Armate:
"Le forze armate hanno esigenze per espletare le proprie attività che vengono considerate in modo paritetico: forza Nec, gli F35, l'incremento delle navi, sono sullo stesso piano. Si attende il "libro bianco" per conoscere quali siano gli obiettivi strategici e le decisioni sugli impegni internazionali, relativamente alle ambizioni del Paese"
Il libro bianco pare dunque essere attualmente la meta da raggiungere, per conoscere cosa fare e cosa decidere delle sorti del Paese