15-04-2014 - Un libro per raccontare “l’importante e difficile intervento della Marina da guerra italiana che, insieme ad alcune unità navali francesi ed inglesi, dal 12 dicembre 1915 al 29 febbraio 1916, riuscì ad imbarcare e trasportare in salvo decine di migliaia di uomini appartenenti all’Esercito Serbo, in una missione di aiuto e solidarietà che si può a pieno titolo configurare come la prima grande missione umanitaria italiana”.
Con questa Parole Roberta Pinotti, ministro della Difesa, ha introdotto la presentazione del volume pubblicato da SMD, "Una storia dimenticata", nell’anno dell’avvio delle celebrazioni del Centenario della prima guerra mondiale.
La presentazione, moderata dal presidente della RCS libri, Paolo Mieli, è avvenuta presso il Sacrario delle Bandiere nel complesso del Vittoriano, alla presenza del ministro della Difesa serbo, Nebojša Rodic, del Capo di Stato Maggiore della Difesa italiano, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, dell'ambasciatrice della Repubblica Serba in Italia, S.E. signora Ana Hrustanovic.
Il libro, realizzato con la collaborazione della giornalista Mila Mihajlovic, è stato apprezzato dal ministro della difesa serbo, il quale ha espresso un sentito ringraziamento alla difesa italiana, in memoria di quanto avvenne …"99 anni fa, la nave Brindisi imbarcò migliaia di soldati serbi ed anche i loro cavalli, dimostrando il coraggio e la grande umanità dell'Italia. L'esercito serbo fu salvato dalle navi della Regia Marina"
Nel suo intervento, Luigi Binelli Mantelli ha sottolineato come: "In molte occasioni noi italiani dimostriamo di soffrire di un certo “masochismo storico”.
Diamo sempre uno straordinario risalto ai nostri vizi e difetti, agli eventi negativi, alle polemiche, mentre siamo molto meno bravi nel valorizzare i nostri aspetti positivi, soprattutto quando si tratta di ricostruire la nostra storia onestamente e senza retorica  né autolesionismo.
Quando si pensa agli Italiani nella Grande Guerra la prima cosa che viene in mente è Caporetto, un evento bellico peraltro non molto dissimile da quelli subiti da altri eserciti alleati, in Francia come in Russia.
Si trascurano invece gli eventi che hanno preceduto e seguito quel tragico frangente come le 11 vittoriose battaglie dell’Isonzo, l’eroica resistenza sul Piave, sul  Monte Grappa e sul Pasubio, la controffensiva culminata con la battaglia di Vittorio Veneto, fino alla straordinaria impresa di Luigi Rizzo al largo di Premuda col suo MAS, che si può ammirare proprio qui al Vittoriano, divenuta il motivo della festa della MMI"…
Il libro riporta immagini e avvenimenti dell'impresa, che, finora poco conosciuta, può essere paragonata a quanto attuato nella Seconda Guerra Mondiale dagli Alleati per assicurare il ritiro delle proprie truppe a Dunkerque, nella Francia settentrionale, e per sottrarre gli oltre 300.000 soldati inglesi e francesi dall’accerchiamento tedesco