19-02-2014 - L'European Union Traing Mission Somalia, sino al 14 febbraio scorso comandata dal generale di brigata Gerald Aherne (Irlanda), è ora sotto la responsabilità italiana, ben rappresentata dal generale Massimo Mingiardi, già comandante della brigata paracadutisti Folgore.
La cerimonia di passaggio di consegne è avvenuta a Mogadiscio, nella base dove da molti mesi è attivo il centro d’addestramento non lontano dal compound dell’aeroporto al cui interno è stata istituita la base di EUTM Somalia.
E' stata accompagnata dall'inno europeo e dall'inno somalo, con l'alza bandiera europea e somala, alla presenza attenta e sentita delle autorità locali: Mohamed Sheikh Hassan Hamud, ministro della Difesa; generale Dahir Adan Elmi, comandante delle Forze Armate; generale Abdirizak Khalif Elmi, vice comandante delle Forze Armate; Musse Abdulle Mohamud, segretario permanente del ministero della Difesa.
Per l'Italia erano presenti il generale Marco Bertolini, comandante del comando Operativo di Vertice Interforze (COI) e l’ambasciatore italiano per la Somalia Andrea Mazzella.
A rappresentare l'Unione Europea, il contrammiraglio Bruce Williams (vice direttore generale e Capo di Stato Maggiore dello staff militare dell’Unione Europea), l’ambasciatore Michele Cervone D’Urso (inviato speciale dell’Unione Europea in Somalia e la political advisor Emy Rose Mc Govern.
La cerimonia ha dato modo di capire lo spirito con il quale la missione è incominciata e continuerà: collaborazione e solidarietà tra i partecipanti con l'obiettivo di offrire al Paese la possibilità di crescere e darsi una struttura solida per la propria sicurezza e la sicurezza dei paesi intorno.
La missione EUTM Somalia, lanciata nel 2010 in Uganda e poi trasferita completamente a Mogadiscio dal dicembre scorso, ha addestrato sino ad ora 3600 soldati somali contribuendo in maniera significativa al miglioramento del comparto di difesa della Nazione.
E lo ha ricordato nel suo intervento Aherne, comandante uscente, sottolineando come "cominciata grazie alla disponibilità dell'Uganda, la missione ora potrà continuare con successo per il benessere di tutta l'Africa. Ed ora, grazie alla professionalità del collega Massimo Mingiardi, a cui auguro i migliori successi personali e professionali. FOLGORE!".
Anche Mingiardi ha espresso parole di simpatia e stima nei confronti del collega uscente, ringraziandolo per il lavoro svolto.
Ora l'obiettivo da raggiungere è la realizzazione del progetto che partirà a giorni.
Entro la fine di febbraio prenderanno il via i corsi del programma “Train the trainers”, che vede impiegati 8 istruttori italiani, attraverso il quale verranno formati 1850 istruttori dell’esercito somalo destinati ad addestrare i loro stessi colleghi.
L’Italia, con il personale dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, fornisce circa il 50% del personale (proveniente da 9 diverse Nazioni dell’Unione Europea e dalla Serbia) tra cui il comandante della missione (gen. Mingiardi), il vice comandante (col. Lorenzo Cucciniello, a Mogadiscio dal settembre scorso), il personale del Security Support Element (paracadutisti del 186 reggimento della Brigata “Folgore”, responsabili della sicurezza, tra i quali il primo maresciallo paracadutista Giampiero Monti decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare meritata proprio in Somalia durante la missione Ibis nel 2 luglio 1993 durante i combattimenti del Check Point Pasta) e numerosi Trainers, Mentors e Advisors tra cui il consigliere strategico del ministro della Difesa.
Durante un breve colloquio abbiamo chiesto al generale Gerald Aherne quale programma avesse per le ore successive…"ora vado a casa, una doccia e una bella dormita…come dite voi, sonnellino?"…..
Comprensibile!
Mentre Mingiardi, terminata la cerimonia, dopo un rapido cambio di abbigliamento ha preso il volo di rientro in Italia con il generale Bertolini, per trascorrere alcuni giorni immerso in seminari e convegni dedicati allo scopo del suo incarico.
Per Mingiardi, considerato dall'Unione Europea esperto della situazione somala ed in particolare di Mogadiscio, si tratta di un ritorno in un luogo dove prestò servizio nel 1993 come comandante di compagnia presso il 186° reggimento Folgore, durante l’operazione Ibis.
La Somalia, per la fine del 2014, aspira ad avere una forza armata professionale, operativa, ed un corpo ufficiali in grado di operare autonomamente nel fare rispettare leggi e regolamenti.
Il Paese si prepara ad affrontare le Elezioni del 2016, che dovrebbero raggiungere un obiettivo importante: la scelta di un nuovo assetto democratico, in sostituzione di quello che dal 1960 ancora governa.