26-12-2013 - Piazza Italia, in Camp Arena ad Herat, ha raccolto i soldati del contingente italiano intorno al ministro della difesa, Mario Mauro che, come primo atto di fronte ai militari, ha voluto nominare uno per uno tutti i soldati che hanno perso la vita in terra afghana e che, attraverso l’estremo sacrificio della vita, “hanno reso sacro il nome dell’Italia”.
La visita del ministro, in occasione delle festività natalizie, è avvenuta tra il 23 e il 25 dicembre, con un programma intenso svolto tra Herat e Shindand, in cui Mauro ha seguito i militari accompagnato dal capo di stato maggiore della difesa, Luigi Binelli Mantelli e dall'ambasciatore italiano Luciano Pezzotti e dal consigliere diplomatico Stefano Pontecorvo, dal generale Giorgio Battisti, dall'ammiraglio Donato marzano e dal consigliere strategico Andrea Margelletti.
Binelli Mantelli, parlando ai soldati nell’ultima task force operativa, che verrà chiusa nei prossimi mesi, ha sottolineato l’importanza dell’affidabilità delle Forze Armate Italiane come elemento di riferimento della Nazione: “Siamo fieri del vostro lavoro che svolgete quotidianamente con onestà, disciplina e assoluto spirito di servizio e senso del dovere".
Nel suo discorso al personale militare, il ministro ha evidenziato la delicatezza del momento che il nostro Paese sta vivendo. “L’Italia di questi ultimi mesi è un’Italia che cerca coraggio e fiducia, un’Italia che vive mille difficoltà. L’Italia che voi testimoniate qui in Afghanistan è un’Italia che ha coraggio e che mostra fiducia”, ha detto, salutando personalmente la maggior parte dei soldati schierati.
Ha sottolinato come una nazione sia il volto di un popolo che deve trovarsi di fronte ad una ragione profonda che descrive il cuore del popolo.
"Ed il cuore rappresenta la capacità di misurare il nostro desiderio di verità di bellezza e di giustizia, paragonandolo con tutto ciò che siamo chiamati a fare dalle vicende della strada. Se non avessimo un cuore non vi sarebbe ragione di essere qui in Afghanistan"
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Accompagnato dai rispettivi comandanti ha visitato la task force Genio ed i carabinieri del Tuscania. Un momento di relax e divertimento voluto dal ministro è stata la proiezione del film "Sole a catinelle" preceduta da videoconferenza con il protagonista, Checco Zalone, che ha raccolto applausi per le sue battute ironiche indirizzate al ministro…."beh, in visita ufficiale, almeno 'na giacca e 'na cravatta"……La messa di mezzanotte, celebrata dall'ordinario militare monsignor Santo Marcianò, ha visto raccolti in preghiera i soldati, cui il ministro ha fatto dono di un'immagine di papa Francesco, con medaglietta della vergine Maria ed un rosario.