09-12-2013 - ''Con valore verso le stelle'' è il motto dell'Aeronautica Militare cui ha fatto riferimento il generale Pasquale Preziosa, capo di stato maggiore dell'Aeronautica, invitato d'onore alla conferenza stampa dell'astronauta italiano, Luca Parmitano, primo della nuova generazione di astronauti ESA (Agenzia Spaziale Europea) a volare sulla ISS ed atterrato quattro settimane fa, dopo aver trascorso 166 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Insieme a Preziosa erano Enrico Saggese, presidente Agenzia Spaziale Italiana e Volker Liebig, direttore dei Programmi dell'Osservazione della Terra e Capo dell'Esrin, Agenzia Spaziale Europea.
Il Capo dell'Aeronautica era visibilmente felice ed orgoglioso di avere tra i suoi piloti militari l'astronauta che ha rappresentato l'Italia nello spazio.
"Con valore verso le stelle", ha detto Preziosa, ha due precisi significati: l'animo rivolto verso l'alto, per superare e prevalere sulle miserie umane; e l'uomo verso l'ignoto, nell'universo, dedicato alla ricerca, con lo scopo di migliorare la conoscenza e le condizioni dell'essere umano".
Compresa la spiritualità, rappresentata dall'immagine della Madonna di Loreto, protettrice degli aviatori, che Parmitano ha portato con sé nello spazio e che il 10 dicembre, nella ricorrenza della festa della madonnina, egli riconsegnerà al custode del santuario in Loreto.
Di ricerca, di futuro e di formazione ha parlato Parmitano, con allegria e con conoscenza profonda, trasmesse alla platea con parole semplici, da grande comunicatore quale egli è.
Parmitano, introdotto quale una star dello spettacolo, ha illustrato il suo viaggio, cosi misterioso ai più e cosi complicato al giudizio di tutti, con una semplicità tale da rendere possibile la comprensione anche delle azioni più difficili in cui è stato impegnato. Non ultimo, ha fatto da cavia ad esperimenti sulle reazioni fisiologiche del corpo in assenza di gravità, che serviranno per aiutare chi sulla Terra soffre di patologie particolari e, agli scienziati, serviranno per pensare ad un mondo senza gravità.
Entusiasta per l'esperienza, si è rivolto ai ragazzi delle scuole seduti in platea, sottolineando con parole chiave il successo della sua esperienza, Futuro e Formazione.
La formazione che egli ha ricevuto, come pilota dell'Aeronautica, a cui ha espresso gratitudine e che ha potuto applicare e sperimentare in quello che per lui rappresentava il Futuro, desiderato sin da bambino.
La sua formazione, avvenuta in ambiente europeo, ha ricevuto l'impronta dell'Italia, del Sistema Italia, che per lui è rappresentato da una figura geometrica quale il tetragono, esempio di solidità dinamica e di fermezza.
Nello spazio, durante i 166 giorni, si sono realizzate ricerca scientifica, osservazione terrestre, fotografie strabilianti, di cui una in particolare ha suscitato emozione: la luna sorgente attraverso nubi mesosferiche, inimmaginabile per terrestri come noi.
Fotografie che Luca ha scattato attraverso la cupola del laboratorio spaziale, cogliendo l'attimo, come nessun satellite potrebbe mai fare.
Poi, nel finale della sua avventura, il racconto dell'emozione provata durante la discesa per il rientro.
La discesa sulla Terra, su quella Terra che per 166 giorni ha potuto ammirare dall'alto.
"Abbiamo solo un mondo e viviamo tutti in questo mondo. Ho sempre voluto andare nel cielo; se avessi viaggiato tutta la vita tra le stelle e avessi osservato la terra come l'ho vista dalla cupola, non avrei desiderato altro che scendere sulla Terra"
E pensare che poco prima aveva detto di non essere un poeta….