12-09-2013 -  Lunedì 9 luglio nella Sala Montezemolo del Centro Alti Studi della Difesa, è stata presentata alla stampa l’edizione per l’anno accademico 2013/2014 del “Corso di perfezionamento in Giornalismo per inviati in aree di crisi - Maria Grazia Cutuli”, frutto di una collaborazione tra lo Stato Maggiore della Difesa, la fondazione Onlus “Maria Grazia Cutuli”, l’Università “Tor Vergata”, la Croce Rossa Italiana e il ministero degli Affari Esteri.
Nel corso dell'evento, presentato e moderato dal generale Massimo Fogari, sono intervenuti autorità civili e militari.
Il professor Alessandro Ferrara, direttore del Corso, ha sottolineato quanto sia importante "combinare l'azione di chi opera sul campo, con chi sul campo vaa monitorare le azioni", al fine di rendere solide le basi e offrire ampi orizzonti per coloro che vogliono fare il mestiere di giornalista.
Nell'intervento del dottor Romano Tripodi, colonnello della Croce Rossa Italiana, l'orgoglio di appartenenza all'organizzazione, che sempre è presente quando nei teatri si aprono crisi ed emergenza.
Da parte sua, Franco salvatori, direttore del dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico-sociali, dei Beni Culturali e del territorio (Università di Roma “Tor Vergata”, si è dichiarato "fortunato di far parte degli iniziatori del progetto Cutuli", e soddisfatto per la partecipazione di professionisti di alto valore.
Il presidente della fondazione Cutuli, e direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, ha speso parole significative, nel rappresentare l'azione sinergica tra la fondazione, il ministero della Difesa, nonché l'Università.
Importanti sono la conoscenza delle situazioni di guerra e dell'uso delle armi, la vicinanza delle Forze Armate, per fornire ai giornalisti la capacità di essere mediatori culturali, capaci anche di dialogo con le popolazioni dei Paesi in cui le missioni si svolgono. "occorrono giornalisti preparati, in grado di capire dove sia la verità e dove la propaganda".
"La fondazione è impegnata molto sul fronte della sicurezza", ha continuato De Bortoli, ricordando con emozione il momento in cui avvenne l'assassinio della giornalista del Corriere della Sera, Maria Grazia Cutuli, in Afghanistan, il 19 novembre del 2001.
"Sento ancora con angoscia la responsabilità per la morte di Maria Grazia …."
Forte l'angoscia del direttore che deve decidere il limite oltre il quale il rischio non vale l'impresa….
A chiusura dell'evento e prima della consegna degli attestati ai venti frequentatori del Corso precedente, (dodici donne ed otto uomini), il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ha confermato come sia importante l'iniziativa della fondazione Cutuli, in un mondo in cui "è necessario far uscire il Paese dal provincialismo strategico, perché occorre approfondire la cultura della sicurezza nel mondo esterno; è anche necessario far capire all'opinione pubblica a che servono e come operano le Forze Armate, nell'ottica della sicurezza, interoperabili con gli alleati, mediante uomini e donne di alta professionalità, alto senso dell'onore e dell'appartenenza; occorre cercare la verità basata su fatti e non su illazioni".
E per questo occorre incominciare sin dalle prime fasi dell'educazione dei giovani, come è nell'obiettivo della fondazione, promotrice della costituzione di una scuola per bambini afghani, inaugurata alcuni anni fa
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Infine, la consegna degli attestati, alla presenza della sorella di Maria Grazia, Donata Cutuli, vice presidente della fondazione Cutuli, ha chiuso la cerimonia.