16-07-2013 - Incontri il primo caporal maggiore, mitragliere di bordo, su CH47, NH90, di Frascati, Flavia Romano; oppure il primo caporal maggiore paracadutista della Brigata Folgore, Milena Zanotti.
Poi ti volti, ed appare la tenente pilota Flavia Benigni, che a Pratica di Mare vola sul P166, ed Elettra tenente della 46° Aerobrigata di Pisa, in tuta da volo, mentre aiuta la sua bambina di poco più di un anno a compiere i primi passi, ammirata da tutte le donne di ogni età che si son radunate all’aeroporto Nicelli, a Venezia, per partecipare alla ormai tradizionale kermesse dell’aria al femminile, organizzata dalla instancabile Donatella Ricci.
E dalle sue entusiaste collaboratrici, of course.
Flydonna è anche questo.
Non è soltanto un incontro di pilote appassionate di volo sportivo, di ultraleggeri, mongolfiere o deltaplani, di pilote europee che, come Diana Ferrero, arrivano dalla Svizzera per stare con le colleghe italiane.
E’ anche partecipazione da parte di donne che hanno scelto, con la carriera militare, di volare.
Passione, curiosità, voglia di provare e con licenza di paracadutista già prima di entrare nella Folgore, Milena Zanotti ci racconta di aver già partecipato con il suo gruppo sportivo di cinque atleti (unica donna) a gare internazionali di paracadutismo, con la felicità della famiglia, del capogruppo sportivo, colonnello Mencaraglia, ed orgogliosa, lei, di rappresentare le Forze Armate :”la sfida è il nostro pane quotidiano”
E Flavia Romano, mitragliere di bordo, dice di aver avuto sempre la passione del volo, fin da bambina.. “I soldati uomini o donne stanno sullo stesso piano, non vi è differenza…” .
E le esperienze in teatro operativo, le attività in Afghanistanm ti cambiano, ti fanno vedere le cose con occhi diversi…
La tenente Flavia Benigni sottolinea come si sia sempre trovata bene con i colleghi di Corso. Lei ha frequenato l’Accademia, certo la mamma era ed è ancor un po’ preoccupata, ma sin da bambina aveva questo sogno…”ma son figlia d’arte, mio padre elicotterista, ed è orgoglioso di me, anche se non ha mai fatto alcunché per spingermi a diventare pilota”.
Storie di donne giovani, come quella di Rosalinda Rusconi, che merita un racconto a parte.
Anche lei diventata paracadutista per la passione coltivata sin da piccola, ma è anche diventata istruttrice di paracadutismo, al Capar di Pisa (Brigata Folgore)
Molti tipi di allievi, ci racconta “Si aspettano di realizzare un sogno, e qualcuno è anche più contento di quanto si aspettasse. I ragazzi fanno gruppo, le emozioni che provano sono aggreganti oltre l’immaginario”.
E’ un’attività da suggerire alle famiglie, afferma : “attività sana che migliora lo stato psicofisico ed aiuta a superare i pòropri limiti”.
E poi c’è Ivonne Girardello. La prima hostess aerea, che era considerata come categoria lavorativa, “impiegata d’ordine, con relativo stipendio, più 50 centesimi per chilometro volato… Dovevo trovarmi da sola alberghi economici oppure ospitalità presso amici…. “
E proprio Nocelli fu il primo aeroporto da cui partì il primo volo di linea Venezia/Roma e ritorno…Una storia ricca di aneddoti che Ivonne ha raccontato in un libro, presentato al Flydonna.
E, a conclusione delle personalità indimenticabili, la comandante Fiorenza de Bernardi, anch’essa a raccontare la sua vita strabiliante di prima donna comandante di linea in Italia.
Tutte donne amanti di cieli blu, che Donatella Ricci, amabilmente detta “la pallonara” per la sua abilità nel pilotare mongolfiere, ma non solo, ogni anno riunisce nei cieli di Venezia, a raccontare la passione del volo
Quest'anno, Flydonna è stata abilmente condotta dal generale Carlo Landi, che al microfono ha spiegato gli eventi che si susseguivano nella giornata.
Ed a fare grande spettacolo in onore delle donne dell’aria, grandi piloti acrobatici uomini.
Francesco Fornabaio: campione italiano di Freestyle, un quarantenne che con il suo Extra 300L riempie il cielo di figure artistiche, suggestive, emozionanti;
I Blu Voltige, team costituito da due piloti, Fabio Jannaccone e Ivan Prizzon, che nel 2000 maturarono l'idea di manifestare a tutti la propria abilità e passione. Da allora "volteggiano" al ritmo di emozioni e di musiche suggestive;
Infine, ma non ultimo, il giovane Luca Bertossio, medaglia d’oro di volo acrobatico mondiale, con il suo aliante MDM Fox, trainato da un altro pilota appassionato, Roberto Donolo, che mette a disposizione il suo Cessna 150 cavalli.
Di Luca e Roberto racconteremo la storia in seguito.
Peccato l'aeroporto di Nicelli, a Venezia Lido, non sia facilmente raggiungibile.
La difficoltà ha ridotto quello che avrebbe potuto essere una grande manifestazione per tutti e non solo per coloro che volano.
E' stata una kermesse che ha reso felici le donne che condividono la passione del volo, senza però poter trasmettere tale grande amore a chi del volo spesso ha timore, ma che si appassione comunque quando lo si facilita ad avvicinarsene.