30-05-2013 - "Sei astronauti italiani hanno già svolto missioni nello spazio, ha esordito Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana ed ora è il maggiore pilota Luca Parmitano, ad intraprendere quella che sarà la sua passeggiata spaziale; compirà infatti ben due attività extraveicolari, della durata di otto ore l'una".
La Soyuz con a bordo Luca Parmitano, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e pilota sperimentatore dell'Aeronautica Militare, è stata lanciata dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, alle 22:31 (ora italiana) il 28 maggio scorso, con a bordo, insieme a Parmitano, la statunitense Karen Nyberg e il comandante della missione, Fyodor Yurchikin, russo.
E' dunque incominciata la missione "Volare", la prima di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana, in cui il maggiore Parmitano, pilota dell'Aeronautica militare, corso Sparviero 4° e astronauta approvato con il massimo dei voti per la sua preparazione, è copilota.
Con orgoglio possiamo dire che l'Italia, oltre ad essere ben rappresentata da Luca, è parte fondamentale della missione per la sua partecipazione alla costruzione della stazione spaziale, la cui cupola, da cui gli astronauti potranno ammirare la Terra, è costruita in Italia, come altre strutture importanti.
"L'Italia, in questa missione, ha ancora detto Saggese, dimostra di essere il Paese tra i cinque più avanzati nel settore spazio".
Anche il generale Pasquale Preziosa, capo di stato maggiore dell'aeronautica Militare, ha espresso parole dense di orgoglio per il "suo" pilota astronauta: " E' un'eccellenza nazionale, che sta realizzando un sogno per il quale ha faticato, in numerosi settori, tra i quali anche l'apprendimento in breve tempo della lingua russa; è un'equipe ben affiatata, che va verso l'alto con grande preparazione e lo spirito giusto".
Il ministro della Difesa Mario Mauro, riandando con la memoria ad una frase del pilota scrittore Antoine de Saint-Exupéry, che si chiedeva come mai le stelle son sempre illuminate, ha detto: "E' perché ognuno possa trovare la propria; la sfida con lo spazio è la sfida con il nostro destino, perché proseguendo nell'avventura della conoscenza ci si assumono sempre maggiori responsabilità".
Molto emozionata, la ministra dell'istruzione, Università e ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha rivelato il suo "particolare affetto per la missione in corso, essendo lo studio extraveicolare astronautico un tema portante delle mie ricerche universitarie".
Ingegnere in robotica, la ministra ha affermato quanto: "il lavoro di tante persone, il lavoro di squadra come quello che si intraprende in missioni come questa, ha sempre ricadute positive".
Non poteva mancare l'intervento della pilota di AMX e settima astronauta italiana Samantha Cristoforetti, che ha coinvolto un gruppo di bambini nel commentare il lancio di Luca, suo collega e quasi fratello, per la stretta convivenza nelle esperienze di addestramento.
Nell'aula magna dell'ASI di Roma, a Tor Vergata, nelle cui prime file sedevano le autorità civili, militari e politiche, tutte con il naso all'insù ad ammirare il futuro, l'emozione aleggiava, il fiato sospeso ha trovato la sua tranquillità nel momento in cui, dopo il distacco dei quattro propulsori della Soyuz, abbiamo sentito "Luca è in orbita".
Luca Parmitano sarà il primo astronauta italiano protagonista di due “passeggiate spaziali” (attività extraveicolari EVA, Extra Vehicle Activity), in programma nel mese di luglio, quando uscirà con l’astronauta americano Chris Cassidy. Durante la sua permanenza in orbita, l’astronauta italiano, sarà al contempo uno scienziato e un manutentore della Stazione. Durante le sue due ‘passeggiate’ Parmitano si occuperà di importanti lavori di manutenzione sulle ‘mura’ esterne della ISS, sposterà e collocherà strumentazioni scientifiche poste al di fuori della Stazione e realizzerà attività preparatorie per l’arrivo nel prossimo anno del modulo russo MLM.
Parmitano è il primo astronauta tricolore ad arrivare sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in circa sei ore, in un tempo record. È la seconda missione a bordo di una capsula Soyuz ad impiegare tempo breve, anziché due giorni, per arrivare a destinazione. La missione di Parmitano ha tra gli altri obiettivi quello di diffondere la conoscenza e di avvicinare le nuove generazione al settore spaziale e da quelli ad alta tecnologia e diffondere messaggi positivi per le giovani generazioni.
Sei mesi durerà l'impegno del nostro astronauta, sei mesi lunghi sicuramente per la famiglia che lo attende sulla Terra, ma nel tempo spaziale che lo vedrà occupato, saranno mesi intensi che segneranno la sua vita per aver realizzato il suo sogno.
Che è il sogno di molti.