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Un sorriso per il mare
Nave Cavour, navigando da un porto all'altro, porta il sorriso a chi ne ha bisogno
fotografie di: Daniel Papagni

26-05-2013 - Un sorriso sul volto di un bambino illumina tutti. Se poi il sorriso rinasce da un piccolo volto colpito da una malformazione come la labiopalatoschisi, torna la gioia nella famiglia e la soddisfazione in chi quella malformazione ha debellato.
‘’Un mare di sorrisi’’ è il progetto a cui la Marina Militare e i medici volontari della Fondazione Operation Smile Italia Onlus, hanno dato il via sabato 25 maggio scorso, per aiutare bambini ed adulti affetti da labiopalatoschisi e da malformazioni o esiti di malformazioni della testa e del collo.
E’ il risultato di un accordo che vede impegnati medici e militari, nell’utilizzo di strutture sanitarie di alto livello di cui sono attrezzate alcune navi.
In particolare, la nave portaerei Cavour, fiore all’occhiello della Marina Militare, è messa a disposizione .
Durante l’incontro con la stampa avvenuto il 23 maggio scorso sulla nave, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi e il dottor Domenico Scopellitti, vicepresidente scientifico della Fondazione, hanno illustrato il progetto, insieme a Francesco Simonelli, ispettore capo della Sanità militare e alla dottoressa Maria Luisa Campo.
Un team al completo realizzerà quanto pare davvero utile a chi ha bisogno, date le carenze della sanità italiana, come ha rivelato un ufficiale della Marina Militare che, grazie alla disponibilità di staff medici e di strumenti adeguati della nave Cavour, potrà restituire il sorriso al suo figliolo, che da tre anni attende un insperato intervento delle strutture sanitarie nazionali.
Al centro della collaborazione, la portaerei Cavour darà accoglienza ai piccoli pazienti e ai loro familiari – oltre che agli adulti che si riterrà possano essere sottoposti a trattamento chirurgico – e sarà la struttura portante del progetto, con la sua sala operatoria e lo staff medico di supporto, a disposizione di Italiani e stranieri.
La capacità di accoglienza e la possibilità di essere presente in più porti del Mediterraneo, fanno del Cavour un luogo ideale per realizzare un programma di interventi medici qualificati e mirati all’accoglienza di coloro che hanno difficoltà a raggiungere strutture sanitarie idonee o che devono affrontare lunghe liste di attesa, che possono risultare esiziali per questo tipo di malformazioni.
«Vi sono assetti specialistici, su Nave Cavour e in generale sulle navi militari, che possono essere utili alla collettività anche in tempo di pace» ha spiegato l’ammiraglio De Giorgi.
"Mi hanno abituato a vedere i problemi dal punto di vista delle soluzioni. Qui su Nave Cavour con l'ammiraglio De Giorgi Capo di Stato Maggiore della nostra Marina Militare ho visto arrivare le soluzioni prima ancora di riuscire a rappresentare un problema. Questo modo di agire e di pensare crea sinergie virtuose, le uniche in grado di aiutare l'Italia in un momento cosi difficile" ha dichiarato invece il vice presidente scientifico della Fondazione Operation Smile Italia dottor Domenico Scopelliti durante la conferenza stampa di presentazione del progetto.
A bordo del Cavour, nel corso del weekend clinic, sono stati visitati 7 bambini, 3 dei quali sono stati operati nella giornata di sabato 25 maggio, mentre gli altri sono stati inseriti nel programma dei prossimi interventi dopo un accurato screening.
NOTA
Il progetto ‘UN MARE DI SORRISI’ nasce dopo l’esperienza positiva del febbraio 2010, quando Operation Smile e la Marina Militare - nell’ambito di una missione autorizzata dal Ministero della Difesa e sotto il coordinamento della Protezione Civile - collaborarono a bordo della portaerei Cavour, di stanza ad Haiti, eseguendo 35 interventi chirurgici su bambini ed adulti che avevano riportato gravi traumi facciali, conseguenti ai crolli del terremoto che aveva colpito quel Paese il 12 gennaio dello stesso anno.
La Marina Militare e Operation Smile Italia Onlus ripeteranno nei prossimi mesi questa esperienza, accogliendo nuovi pazienti a bordo della portaerei Cavour.
La portaerei Cavour possiede un’area ospedaliera complessa e moderna, molto evoluta tecnologicamente. Quattrocento metri quadri la superficie, con elevatore per il MEDEVAC, (medical evacuation) che collega l’aerea con il ponte di volo.
Tre sale degenza, con 20 posti letto; ambulatori , sala per il trattamento delle urgenze traumatologiche e capacità di telemedicina per il consulto a distanza e approfondimento diagnostico.
Un sistema Italia, alla portata di tutti, grazie alla sua capacità di spostamento e alla professionalità del suo team.
www.cybernaua.it/photoreportage/reportage.php?idnews=3941
Maria Clara Mussa


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