23-12-2012 - E' sabato, 22 dicembre 2012. Ad attenderli con i famigliari erano il ministro della Difesa, Gianpaolo Di Paola, il ministro degli esteri GiulioTerzi , monsignor Vincenzo Pelvi e il capo di stato maggiore dalla Marina, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
Il ritardo dell’arrivo, previsto per le ore 12.00, annunciato poi per le 12. 50, dà ancor più spazio ai minuti che segnano, con il tempo, il desiderio di tutti di vedere i fucilieri del San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, finalmente su territorio italiano.
Un desiderio che supera l’attività mediatica e che accompagna l’emozione dei famigliari giunti ad accoglierli e che rilasciano stringate dichiarazioni alla stampa.
“Sono Franca Latorre, sorella di Massimiliano, piccola rappresentanza di tutta la famiglia che vuole condividere con l’Italia questo momento di felicità; momento che speriamo di vivere serenamente; grazie al popolo italiano che ci sempre stato vicino…”
“Sono Michele, il papà di Salvatore Girone e con me è Michele mio nipote: siamo felici e diciamo un grande grazie al governo italiano per il lavoro svolto e un grazie al governo indiano per averlo concesso”.
E poi l’atterraggio dell’A319, il corteo dei famigliari, che salgono a bordo, portando ai marò la divisa che indosseranno per scendere, al passo, con l’ammiraglio Binelli Mantelli, che li accompagna sino ai microfoni.
Con voce rotta per l’emozione, l’ammiraglio esprime la gioia per l’arrivo dei suoi ragazzi: “E’ il più bel Natale che la Marina Militare potesse avere; non dico altro, lascio la parola a loro”.
E le parole dei fucilieri commuovono tutti; parole di gratitudine per la vicinanza che il popolo italiano ha mostrato loro in questi dieci mesi di lontananza, parole spezzate dall’emozione che i due marò provano, ancora increduli di essere in Italia: “Grazie al governo italiano, grazie al presidente della repubblica, dice Massimiliano, che pochi giorni fa ha accolto le nostre famiglie non sapendo del nostro arrivo, per dar loro forza e coraggio; la loro forza e il loro coraggio son stati la nostra forza per andare avanti…grazie e…scusate è l’emozione”.
“Buon pomeriggio e ben ritrovati” dice Salvatore al microfono. “Come vedete, continua con vigore, l’abbiamo sempre detto , siamo fiduciosi! Lo siamo stati e lo siamo ancora oggi, perché il governo italiano, le istituzioni italiane e il governo indiano ci hanno concesso questo grande permesso, questa grande fiducia per farci passare il Natale con i nostri cari…grazie a tutto il popolo italiano”.