04-05-2012 - Un carosello a cavallo eseguito dai lancieri di Montebello ha aperto la cerimonia, in attesa dello schieramento dei vari reparti dell'Esercito e dell'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal ministro della Difesa Giampaolo di Paola, dal capo di stato maggiore della Difesa generale Biagio Abrate e dal capo di stato maggiore dell'Esercito, generale Claudio Graziano.
Onori alla bandiera di guerra dell'Esercito a cui è stata conferita la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia per l’impiego, dal 2003 al 2011, per il mantenimento della pace, la stabilizzazione e ricostruzione di aree di crisi e la salvaguardia della libertà nei teatri operativi dell’Iraq, dell’Afghanistan, del Sudan e del Libano.
Auguri, saluti ed incitamenti al continuare sul percorso dell'onore e del servizio alla Patria, nonostante i sacrifici economici a cui son chiamate tutte le istituzioni, Forze Armate comprese.
"La Difesa, ha detto Di Paola, continuerà ad offrire al Paese uno strumento militare affidabile e sostenibile".
Il processo di revisione in atto punta ad ottenere uno strumento che risponda a due requisiti :"…la sostenibilità finanziaria e l'efficienza operativa".
"Non abbiamo altra scelta, è urgente riconfigurare il nostro sistema militare come già hanno fatto e stanno facendo altri Paesi europei…"
Nel corso della cerimonia, il presidente della Repubblica ha consegnato due Medaglie d'oro al valor militare, alla memoria; una al sottotenente Mauro Gigli e una al caporal maggiore capo scelto Pierdavide De Cillis, affidata alle mani della moglie Caterina.
Quindi, ha consegnato le croci d'onore alla memoria, al caporal maggiore, guastatore paracadutista Roberto Marchini, affidando la croce alle mani del padre Francesco; al caporal maggiore paracadutista David Tobini, consegnando la croce alla madre Anna Rita; al caporal maggiore Matteo Miotto, ponendo la croce nelle mani della madre Anna; al capitano Massimo Ranzani, ponendo la croce nelle mani della madre Gabriella; al caporal maggiore capo Luca Sanna, ponendo la croce nelle mani della moglie Daniela; al caporal maggiore capo Gaetano Tuccillo, consegnando la croce alla moglie Evelyn; al caporal maggiore Luca Barisonzi e al primo caporal maggiore paracadutista Simone Careddu, ferito gravemente e tutt'ora senza l'uso delle gambe.
I soldati giurano fedeltà alla Patria, ha detto Di Paola; la loro non è professione, non è mestiere, ma è missione, missione da compiere sino in fondo, anche a prezzo della vita. Il governo esprime vivo apprezzamento per quanto essi compiono e il ministro lo ha detto loro in occasione della cerimonia, unendo agli apprezzamenti del governo i suoi personali.