01-04-2012 - HERAT (AFGHANISTAN). Si è commosso il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, nel corso della cerimonia di avvicendamento della Brigata Sassari, guidata dal generale Luciano Portolano e la Brigata Garibaldi, guidata dal generale Luigi Chiapperini, tenutasi la mattina del 31 marzo scorso a Camp Arena.
Toccanti le sue parole, rivolte in apertura del discorso ai militari, alla presenza di numerose autorità, tra cui il capo di stato maggiore della Difesa Biagio Abrate, ai due soldati feriti nel corso del recente attacco in Gulistan:
“Forza Monica, forza Carmine”.
Il riferimento va a Monica Contraffatto, che Di Paola incontrerà lunedì a Roma e a Carmine Pedata, attualmente ricoverati in gravi condizioni all'ospedale Celio a Roma.
“Porteranno con loro per tutta la vita il peso di queste ferite – ha detto ancora il ministro, ma sono orgogliosi e chiedono di tornare nei teatri”.
Un impegno, quello italiano in Afghanistan, che Di Paola ha sottolineato a più riprese: "Il nostro rapporto con le forze afghane è forte, non solo come alleati, ma anche come soldati, che fianco a fianco lavorano per la sicurezza di questo Paese. Che poi ci siano, come è inevitabile, delle mele marce o degli infiltrati, sono cose che succedono anche in altri Paesi e in altre forze armate, non solo in Afghanistan”.
Ad Hamid Karzai, il presidente afghano che Di Paola incontrerà a Kabul, ricorderà e rinnoverà “l’impegno italiano in questo Paese”. Un impegno che tutti i militari impiegati in teatro stanno portando avanti con grande onore e sacrificio.
Commovente anche il saluto degli uomini della Sassari ai colleghi rimasti a Herat.
Dopo il saluto di Portolano, che si è mostrato orgoglioso del lavoro portato avanti dai suoi uomini, Chiapperini ha preso la parola dicendo: “Saluto prima di tutto le popolazioni che vivono a Herat, Badghis, Ghwor e Farah. Fatemi dire che sono onorato di essere ospite in questo Paese in un così importante momento.
L’Afghanistan è davanti a un cambiamento cruciale e vi sono risultati fondamentali, anche perché molte persone afghane sono determinate nel vincere la battaglia contro chi mette in pericolo questa terra.
La stagione che stiamo aspettando da tempo è veramente vicina. La transizione sta avvenendo e sono orgoglioso di far parte di questo importante processo”.
Segno che il lavoro italiano è davvero fondamentale in un Paese che sta subendo un cambiamento che non sta avvenendo solo a parole, ma che è quanto mai tangibile.
Alla cerimonia erano presenti anche il comandante di Isaf, John Allen, che il ministro Di Paola ha ringraziato: “Non potrei immaginare persona migliore per questo ruolo”.
Il vice comandante, Curtis Scaparrotti, il governatore della provincia di Herat Daud Shah Saba e il governatore della provincia di Badghis, Delbarjan Arman.