30-10-2011 - Si trova ad appena 3 km di distanza dal confine con l'Iran ed a 80 km circa da Herat la base dove un pugno di soldati Italiani hanno il compito di supportare la border police, per le operazioni di frontiera tra Iran e Afganistan.
La colonna di automezzi Lince e Freccia si snoda lungo la Ring road.
Tremila km di strada, per buona parte asfaltata, che percorre in circolo l'Afganistan.
La colonna, partita di buon’ora dalla base di Herat, ha il compito di portare i rifornimenti ai soldati che stazionano a Islam Quala, al confine tra Afganistan e Iran.
Un percorso pieno di insidie per la possibilità di incappare nei micidiali IED, le ormai tristemente famose " trappole esplosive”.
Islam Quala, la cui pronuncia è Eslàm Qua'eh, si trova ad ovest. E’ un paese di ben quindicimila anime, che vivono per la maggior parte legate al continuo passaggio di grandi volumi di merci e forza lavoro; un traffico costante e continuo che rappresenta buona parte dell'economia tra i due paesi confinanti.
Ed è proprio da questo stretto budello che transita gran parte della produzione di oppio.
Ed è l'ingresso di cellule terroristiche.
Noi ci portiamo proprio davanti al limite del confine.
Scattare foto e fare interviste è difficile: non sono molto gradite Lo conferma il colonnello Nesar Ahmad responsabile della border police che staziona a poche centinaia di metri dal confine.
Già: “confine” ai giorni nostri sembra un termine desueto; ma lì ancora la parola confine determina la differenza tra uno stato ed un altro, tra cultura, religione, economia e progresso.
Insieme a noi nel lungo viaggio anche Philippe Le Roy che ha portato la sua solidarietà ai nostri militari, prima come soldato, (non dimentichiamoci i suoi trascorsi come ufficiale nelle guerre di Corea ed Algeria ricevendo la prestigiosa " legion d'honnor ") e poi il sorriso e l'affetto di un attore professionista che continua a stupire il pubblico con le sue performance.
E i nostri soldati che ci hanno accompagnato, tutti professionisti donne comprese, caporal maggiore scelto Ivana Piazza paracadutista di Livorno comando RCST supporti tattici, 2004 Kabul , 2006 Herath poi Shindand, cellula S5 Cimic Group; e ancora Danilo, un caporal maggiore scelto dell'undicesimo bersaglieri di Orcenigo Superiore IRAQ 2004-2006 Libano 2007- 2008; il caporal maggiore capo Millunzi Fabio paracadutista dell'8 rgt Legnago, il capitano Petrai Gianluca 20 anni di carriera militare 11 rgt bersaglieri,
Soldati italiani, tanti che si alternano nel corso dei mesi, che stanno lavorando con grande impegno ai confini del mondo, per un mondo senza confini.