17-06-2011 - Venerdì 17 giugno, nel piazzale della Caserma “Gandin” in Roma, sede del Comando Brigata “Granatieri di Sardegna” e del 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna”, alla presenza del generale di Corpo d’Armata Vincenzo LOPS, comandante del 2° comando delle Forze di Difesa si è svolta la cerimonia di avvicendamento, nell’incarico di comandante della Brigata “Granatieri di Sardegna””, tra il generale di Brigata Cesare Marinelli ed il colonnello Massimo Scala.
Il generale Marinelli, centesimo comandante dei Granateri, ha ceduto il comando della prestigiosa unità, la più antica dell’Esercito Italiano, che ha guidato nell'ultimo anno, raggiungendo importanti e lusinghieri risultati sia sul territorio nazionale sia all’estero.
La Brigata, oltre ad assicurare lo svolgimento dei servizi di alta rappresentanza presso tutti i Palazzi Istituzionali della Capitale, ha dimostrato nel periodo trascorso, in virtù anche delle esercitazioni in bianco ed a fuoco svolte, di poter operare nei più diversi scenari internazionali anche in situazioni di crisi. 
Annovera fra le sue file i due Reggimenti che hanno preso parte alla difesa di ROMA, il 1° Reggimento Granatieri di Sardegna e l’8° Reggimento Lancieri di Montebello ed il 33° Reggimento  “ACQUI” protagonista dei fatti di Cefalonia.
Il colonnello Scala, che è stato vice-comandante della Brigata ed ora il centunesimo comandante, ha avuto la gioia di ricevere i suoi amici che da Padova, città dove egli risiede, son giunti a Roma per la cerimonia che lo ha visto protagonista.
A lui ora il compito di condurre la Brigata “Granatieri di Sardegna” verso nuove ed importanti impegni addestrativi e operativi.
La cerimonia ha avuto momenti di commozione, allorché il generale Marinelli, nel suo decorso di commiato, ha sottolineato l'affetto e la stima verso i suoi granatieri, grandi professionisti, ha donato i suoi alamari al colonnello Scala e, infine, ha espresso parole di profonda gratitudine verso la sua .."cara sposa, che ha condiviso il suo giuramento di fedeltà alla Patria, ed ai suoi figli che non sempre l'hanno avuto al fianco".
E a tutti e due i comandanti, il generale Lops ha confermato la sua stima e fiducia; inoltre una lunga lettera di encomio ha consegnato al generale Marinelli "professionista di indiscusso valore, determinazione e perizia…"