03-06-2011 - Centocinquant'anni dell'Unità d'Italia e sessantacinque dalla proclamazione della Repubblica, ricordati con un parata d'eccezione, celebrati il 2 giugno a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Cerimonia a cui hanno assistito tra i numerosi capi di stato, il vice presidente Usa, Joe Biden, il segretario generale della Lega Araba Amr Moussa, il presidente afghano Hamid Karzai, il presidente della federazione russa Medvedev, il re di Spagna Juan Carlos, il presidente di Israele Peres, il presidente dell'autorità nazionale palestinese Abu Mazen.
Un passaggio importante delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità del nostro Paese, in cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato protagonista, cogliendo l'occasione per invitare i partner internazionali ad «avere fiducia» nell'Italia.
Nel messaggio augurale del ministro della difesa, Ignazio La Russa, il ricordo di coloro che hanno sacrificato la propria vita per dare l'opportunità a tutti di conquistare la libertà e l'unione nezionale: "il loro sacrificio rimarrà per sempre un esempio di coraggio e attaccamento alla Patria, patrimonio unico e inestimabile degli uomini e delle donne con le stellette".La Parata è stata un continuo sfilare di musiche e battaglioni, divise d'epoca e attuali, mezzi antichi e moderni, dalle barelle "monoposto" della prima guerra mondiale ai mezzi NBCR,(anti attacchi chimici, batteriologici, nucleari) dei Vigili del fuoco, sofisticati e unici in Europa. Particolare interesse le task force che attualmente operano in teatri internazionali, da Haiti all'Afghanistan, dal Kosovo al Libano, tutti Paesi che ancora necessitano di solidarietà da parte della comunità mondiale con cui l'Italia partecipa mediante Carabinieri e Guardia di Finanza, Paracadutisti e Alpini, Aeronautica e Marina e corpi speciali, Croce Rossa compresa, tutti fieri del proprio compito, che espletano con grande senso di responsabilità e per il quale tutti hanno ricevuto il plauso della folla assiepata lungo la via dei fori imperiali a Roma, nel cui cielo i colori della nostra bandiera venivano sparsi dalle Frecce Tricolori.