Noi ragazzi del corso Oceanus siamo speciali
Giuramento solenne di fedeltà alla Patria per gli allievi della Scuola Navale Francesco Morosini ed eccezionale presenza del Santo Padre
fotografie di: F. Bergamo e B.Tortora
10-05-2011 - Venezia- Il giuramento solenne di fedeltà alla Patria per gli allievi del corso Oceanus della Scuola Navale Francesco Morosini della Marina Militare di Venezia è avvenuto alla eccezionale presenza del Santo Padre.
Nell'incantevole paesaggio tra mare e laguna, baciati dal sole e dalla giovinezza, 48 allievi del 1° corso, tra cui 13 ragazze, sabato u.s. hanno giurato fedeltà alla Repubblica e al Tricolore e sono entrati con il massimo entusiasmo nella vita militare. Non poteva andare meglio per questi futuri ufficiali, visto che proprio nella stessa giornata e luogo è arrivato Papa Benedetto XVI. Dunque, giornata eccezionale al Morosini. La storia, a questo punto, ha concesso uno stato di grazia e ha fatto coincidere in un unico giorno due eventi che rimarranno impressi nella memoria dei presenti, per sempre.
Ma chi sono questi sedicenni che hanno fatto la coraggiosa scelta di dedicare i tre futuri anni della loro vita a studiare, fare sport e soprattutto a vivere in un collegio con delle regole ben precise e lontani dalle loro famiglie? Sono ragazzi normali, né più né meno di tanti altri, ma con una volontà di ferro. Sono ragazzi che saranno, di fatto, il futuro e l'élite della Marina Militare e non solo. Sono ragazzi e ragazze che daranno direzione e moto al Paese e che faranno vivere i principi e li richiameranno costantemente perché solo così saranno sempre rispettati.
I genitori presenti erano visibilmente commossi, ma sicuri e confortati dalla corretta scelta intrapresa dai propri figli.
La Scuola Navale Militare Francesco Morosini vanta ormai una lunghissima tradizione formativa e da alcuni anni si è aperta anche alle donne. I ragazzi possono scegliere tra il liceo con indirizzo scientifico o classico e in totale ci sono 225 allievi divisi in 9 classi. La struttura ha un'area di 47.000 mq e si trova nel posto più bello e suggestivo di Venezia.
Proprio per avere un esclusivo punto di vista abbiamo sentito, subito dopo il giuramento, opinioni, consigli ed esperienze dell'ammiraglio di Squadra e capo di Stato Maggiore della Marina Militare Bruno Branciforte, del comandante della Scuola Navale Morosini capitano di Vascello Enrico Pacioni e di un'allieva.
Ammiraglio Branciforte, che consiglio si sente di dare a questi ragazzi che oggi hanno fatto il giuramento?
«Sono ragazzi ancora nell'età della crescita e il mio consiglio è quello di assimilare dei principi che possono essere appresi dall'insegnamento, perché sono importanti per la formazione del carattere e che sono: l'onestà intellettuale, l'amore per il prossimo, l'amore per i Paese, il senso del dovere e della responsabilità. Questi sono principi fondamentali. Dunque, il mio consiglio è di seguire tutto quello che verrà loro detto dagli insegnanti e dagli istruttori e assimilare, perché sicuramente tornerà utile nel futuro della loro vita, qualunque sia la loro scelta al termine di questa scuola».
Oggi hanno giurato anche tredici ragazze. Quanto sono determinate le allieve?
«Guardi, sono più determinate dei maschi, perché maturano prima in questo e cercano prima una realizzazione nella vita. Per quanto riguarda la loro presenza, in pochi anni si sta rivelando sempre più consistente».
Passando dai grandi principi dell'ammiraglio al vissuto scolastico, il parere del comandante della scuola ha chiarito bene tutti gli aspetti formativi e adolescenziali.
Comandante Pacioni, lei ha una responsabilità grandissima: formare i futuri quadri della Marina Militare. In base alla sua esperienza triennale come comandante della Scuola Navale Morosini, che idea si è fatto di questa gioventù moderna che decide di mollare un mondo comodo, facile e pieno di distrazioni per condurre una vita rigida all'interno della scuola?
«La scuola si prefigge di formare dei cittadini italiani con dei principi e dei valori. Ovviamente, tra questi ragazzi molti di loro aspirano ad entrare nella vita militare. I ragazzi cercano questo stile di vita con questi principi, perché forse ne hanno bisogno per avere dei punti di riferimento chiari e precisi per la loro vita. Quindi, la formazione viene sviluppata negli ultimi tre anni sia nel liceo classico sia nello scientifico in maniera mista, cioè con due colonne portanti: istruzione ed educazione. Entrambe le due colonne fanno la formazione dei ragazzi e delle ragazze. Per quanto riguarda l'istruzione, tutto ruota attorno all'insegnamento scolastico, per l'educazione, invece, tutto è prettamente militare con le regole e la forma in uso. Un ulteriore aspetto è l'attività navale con la pratica degli sport nautici. L'offerta formativa proposta garantisce anche il conseguimento della patente nautica oltre alla maturità. La scuola offre una formazione a 360°, pertanto unica in Italia».
Oggi, hanno giurato dei ragazzi più determinati dei loro coetanei. Perché a questa età hanno una volontà così forte?
«I ragazzi che entrano in questa scuola arrivano da una selezione molto dura. Un dato: abbiamo ricevuto 550 domande contro 51 posti disponibili. Questo vuol dire ragazzi motivati e alte capacità intellettive. Dunque, i ragazzi hanno una motivazione molto forte e hanno deciso di entrare in un mondo, quello militare, che comunque richiede una forte determinazione e volontà. La volontà è fondamentale nella scuola navale, perché altrimenti non si reggono i ritmi di studio e la cadenza degli orari che sono molto stretti e impegnativi. Già il fatto che a quindici anni lascino la famiglia e gli affetti, magari anche lontanissimi da casa, dimostra una forte determinazione».
Ma questa determinazione non ha qualche momento di crisi durante i tre anni della loro permanenza? E come li gestite in tal caso?
«Sono adolescenti e come tutti i ragazzi hanno momenti di difficoltà. È normale. La scuola, però, è ben organizzata e a fianco degli insegnanti e formatori abbiamo anche un pool di psicologi che li seguono nei momenti delicati».
La Marina Militare non ha lasciato nulla al caso e l'esperienza accumulata negli anni ha permesso di conseguire risultati sui ragazzi davvero importanti.
Ma non poteva mancare il commento dell'emozionatissima allieva (elegantissima nella sua bella divisa blu) Carlotta Mastria.
Carlotta, oggi hai fatto il giuramento, che è un impegno molto importante, che aspettative hai per il futuro?
«Il giuramento è il punto d'inizio soprattutto per i valori che trasmette, al di là della scelta che intenderò fare nella vita. É importante per l'impegno preso e per il mio futuro».
Hai un obiettivo per la tua carriera?
«Intanto finire al meglio questi tre anni e poi si vedrà».
L'intensa giornata è proseguita con l'arrivo di Papa Benedetto XVI che è atterrato con l'elicottero bianco, con le insegne dell'Aeronautica Militare, nel prato antistante la scuola. È stato ricevuto dal comandante Pacioni e dalle autorità presenti. Un piccolo gruppetto di bambini festosi ha salutato il Santo Padre al suo passaggio. Il Papa si è fermato e li ha accarezzati tutti. Gli allievi invece in perfetta divisa hanno reso onore al Papa durante tutto il percorso dall'elicottero alla barca. Noi ragazzi del corso Oceanus siamo speciali!
Francesco Bergamo
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