04-05-2011 - Capitale d'Italia nel 1861, con l'antica ed indiscussa eleganza dei suoi palazzi, decorati per l'occasione con innumerevoli tricolori "sabaudi", proprio come allora, Torino ha ospitato la celebrazione della Festa dell'Esercito, che compie 150 anni, proprio come l'Unità d'Italia.
Nel 1861, 4 maggio nasceva l'Esercito; nel 1861 l'Italia si dichiarava unita.
In piazza Castello, dominata dal palazzo reale, dove erano schierati i vari reparti dell'Esercito, bandiere e stendardi hanno sfilato con gli applausi della folla assiepata.
Alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si sono ascoltate parole piene di orgoglio e di soddisfazione per il lavoro di uomini e donne dell'Esercito, in Patria e in teatri internazionale, da parte del capo di stato maggiore dell'Esercito, generale Giuseppe Valotto, del capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate e da parte del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a cui son stati rivolti alcuni fischi di contestazione.
Ai contestatori la Russa ha rivolto un breve commento:
"i piccoli fischiatori d'occasione non si rendono conto che la celebrazione di oggi è al di sopra di ogni contestazione".
Nominati uno per uno, son stati ricordati i ragazzi caduti in Afghanistan nel 2010, decorati tutti con la croce al merito, consegnata dal presidente Napolitano ai rispettivi parenti.
E' stato un momento di grande commozione, accompagnata dagli applausi dei cittadini.
Anche la bandiera di guerra dell'esercito ha ricevuto un riconoscimento, medaglia d'oro al merito civile, per quanto l'Esercito ha compiuto in occasione del terremoto a L'Aquila, nell'aprile del 2009.
E al grido "Folgore!" un riconoscimento anche alla bandiera del nono reggimento paracadutisti d'assalto, Col Moschin, gli incursori dell'Esercito, a cui il presidente della Repubblica ha concesso la decorazione di "cavaliere dell'ordine militare d'Italia" per le operazioni svolte in ambito Isaf, in Afghanistan.
la chiusura della cerimonia è stata affidata alla fanfara dei bersaglieri, sempre ammirati per la loro bravura nel riuscire ad eseguire senza errore le loro marce correndo come solo loro sanno fare.
Un tocco di tifoseria calcistica: l'incontro del portiere della Juventus, Buffon, insieme al direttore generale della squadra, Marotta, che hanno voluto salutare nella loro Torino l'Esercito in festa.
Cerimonia conclusa.
Ma a Torino non finiscono i festeggiamenti, pronta ad accogliere le migliaia di alpini che si riuniranno nella città sabauda da venerdì 6 maggio sino a domenica 8 maggio, per celebrare il loro raduno annuale che quest'anno vedrà appunto l'ex capitale d'Italia come protagonista delle loro pacifiche scorribande.