24-02-2011 - L'Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, ha ospitato, il 24 febbraio scorso, la cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2010 – 2011, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e del ministro della Difesa Ignazio La Russa.
Aperta dal comandante della Scuola, generale di Divisione Ugo Zottin, che ha illustrato le attività didattiche svolte dall'Istituto, "Università dell'Arma" che forma i carabinieri dirigenti di domani, frequentata attualmente anche da ufficiali afgani, albanesi, senegalesi, turchi e da 3 funzionari della Gendarmeria della Città del Vaticano.
Il generale Zottin ha esortato gli allievi a prepararsi "ad affrontare con serietà, onestà, lealtà e coraggio le complesse difficoltà che il futuro da comandanti" riserva, ricordando "che nel governo del personale, l'esempio costituisce lo stimolo imitativo per i dipendenti, i quali mutuano dall'impegno del loro comandante il comportamento da assumere per l'assolvimento dei propri doveri".
Il comandante generale dell’Arma, generale Leonardo Gallitelli, ha sottolineato il fondamentale ruolo svolto dalla Scuola nell'educare all'etica della responsabilità i giovani ufficiali, futuri comandanti di un'Istituzione che raccoglie un consenso davvero straordinario sia in Patria, sia fuori dai confini nazionali.
Ad assistere alla cerimonia in platea, il vice presidente della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, il vice presidente del CSM Michele Vietti, il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, i presidenti delle commissioni Difesa della Camera e del Senato, Edmondo Cirielli e Gianpiero Carlo Cantoni, il capo di Stato Maggiore della Difesa generale Biagio Abrate, il capo della Polizia Antonio Manganelli, il capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica generale Giuseppe Bernardis, i direttori dell'Aisi prefetto Giorgio Piccirillo e dell'Aise prefetto Adriano Santini.
Ai giovani frequentatori futuri comandanti il generale Gallitelli ha voluto ricordare: Come affermava il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il Carabiniere è un uomo che crede e, quindi, che ha fede. Un'incrollabile fede, benignamente contagiosa di legalità e di fiducia per tutti i cittadini.