12-01-2011 - Il 5 aprile 2010, NTM-A (NATO Trainin Mission-Afghanistan) riportava:
"Oggi è iniziato il ciclo di seminari sulla Domestic Violence, finanziata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, attraverso l'intervento dell'Ambasciata Italiana a Kabul, ed organizzata da NTM-A / CTAG-P, supportata dall'Ufficio Legale di NTM-A che ha inviato un magistrato Afghano che opera presso quell'ufficio.
Le lezioni vengono tenute dalla professoressa Anna Costanza Baldry, della 2a Universita' di Napoli, in possesso di grande esperienza avendo svolto la stessa attivita' per conto dell'ONUm, da 15 anni, anche in Palestina e nei territori occupati. Il primo seminario ha avuto inizio oggi presso il CTC di Kabul, e vi hanno partecipato, nel quadro del Programma "Train the Trainers", istruttori della Polizia Nazionale Afghana e donne poliziotto in servizio presso unita' investigative. Oggi abbiamo potuto assistere ad un evento assai interessante.
All'arrivo delle donne-poliziotto, non vi erano sedie disponibili, ed in un silenzio imbarazzato, nessun uomo ha fatto il gesto di cedere la propria sedia. In questi centri non si svolgono mai lezioni a personale di sesso diverso. Il ghiaccio e' stato rotto dalla professoressa Baldry che, presa la propria sedia, l'ha offerta ad una delle donne-poliziotto.
In un silenzio imbarazzato, alcuni uomini sono allora usciti dall'aula, hanno preso altre sedie, offrendole alle donne. La lezione ha avuto inizio con numerose domande ed evidente, grande interesse."
Interessante notare come, nella situazione descritta, gli uomini-poliziotti con un semplice gesto abbiano compreso il rispetto per la donna.
A qualche mese di distanza, precisamente alla fine di dicembre scorso, Cybernaua ha avuto l'opportunità di visitare il Comando Provinciale della Polizia ad Herat, sotto la direzione del colonnello Delawar Shaw.
Là, presta servizio una buona percentuale di donne poliziotto, perfettamente integrate con il resto dei colleghi uomini, a detta del comandante.
Ad occuparsi dell'addestramento sono gli uomini del Primo Reggimento Tuscania dei Carabinieri che curano le attività P.O.L.M.T. (Police operational mentoring liaison team), diretti dal tenente colonnello, Claudio Cappello.
La sede del commando di Polizia è situata nel centro della città ed è meta di cittadini che hanno bisogno del rilascio di documenti anagrafici e di passaporti.
Naturalmente, come le immagini descrivono, le file di attesa di donne e uomini sono ben separate.
Ancora molto c'è da fare, ma i passi compiuti sino ad ora hanno messo in moto il processo di integrazione che le donne si augurano, grazie alla collaborazione di personale qualificato e disposto a trascorrere in Afghanistan periodi di lavoro intenso e spesso difficile, quali i nostri Carabinieri della task force POLMT.
NOTA
In Afghanistan, davanti alla legge le donne sono tutte uguali, ma nella vita reale vivono in condizioni di sottomissione.
E poi c'è la povertà. Con un prodotto interno lordo annuale inferiore a 500 euro pro capite, l’Afghanistan è una delle nazioni più povere del mondo. Per le donne, la situazione risulta particolarmente difficile: secondo uno studio dell'Onu, circa il 90% è vittima di violenze domestiche. Solo il 12,6% delle donne in Afghanistan sa leggere e scrivere, a differenza di un sostanziale 43% per quanto riguarda gli uomini