03-01-2011 - Visita al Regional Training Center di Herat, questa mattina a seguito della Guardia di Finanza, dispiegata in Afghanistan.
È per noi una novità. Scopriamo insieme uomini e attività della task force Grifo.
“Noi – ci spiega il capitano Alessandro Alberioli- ci occupiamo dell’addestramento della Polizia afghana, approfondendo con i futuri agenti le nozioni di polizia di frontiera e polizia doganale”.
Tutto si svolge sia a livello teorico che a livello pratico.
Assistiamo alla lezione di oggi sui check-point, e le regole da seguire per non correre rischi o irregolarità.
Dal punto di vista legislativo è stato anche pubblicato, ed è la prima volta che accade, un compendio di quattro volumi, al cui interno sono racchiuse le leggi che regolano lo stato afghano, in modo da non cercare di commettere infrazioni sul fronte della legalità.
Gli studenti, una ventina di aspiranti agenti mandati da Kabul in questa “scuola”, sono attenti e il capitano Alberioli detta i tempi e le modalità: come intimare l’alta ad un mezzo sospetto, come perquisire una persone e come ispezionare un veicolo. Dalla teoria alla pratica è presto fatto.
Si esce negli spazi esterni della caserma e si mette in scena un vero e proprio controllo. I militari italiani fingono di essere alla guida di un’auto equivoca e così scattano le procedure investigative. Un esperto “commandant” afghano mostra le varie fasi di routine: dall’arresto al controllo del mezzo.
“Come organizzazione- spiega invece il comandante della Grifo, il tenente colonnello Armando Ceci- siamo presenti in Afghanistan dal 2006.
Al nostro attivo, 35 corsi e oltre 700 agenti formati. Alcuni di questi già immessi in servizio, soprattutto per le operazioni all’aeroporto di Herat.
Stiamo allargando la nostra attività amministrativa, cercando di far capire alle autorità locali e alla popolazione quanto sia importante il gettito finanziario prodotto dai rincari donagali, considerato che Herat è il punto di scambio e allo stesso tempo la frontiera tra l’Iran e il Turkmenistan.
È importante comunque dare un segnale importante di legalità sul territorio”.
Stessa attività è svolta dai Carabinieri e dalla Speciality Training Team di Herat.
L’aiuto maresciallo Perrone ci fa fare un giro tra le aule dove i futuri agenti seguono le lezioni di diritto umanitario, tecnica militare e tutto quanto rivolto ad un’accurata formazione etica e professionale.
“Tra le nostre attività di istruzione – fa sapere il maresciallo Perrone- lezioni di armi e tiro, ordine pubblico e controllo della folla, individuazione e segnalazione degli Ied, e attività tattiche e di polizia”.