07-06-2010 - Davanti ad una platea di circa tredicimila persone, disposte nel suggestivo spazio di piazza di Siena, a Roma, si è svolta, il 4 giugno scorso, la solenne cerimonia, per il 196° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, costituitasi il 5 giugno 1814.
Tante le autorità politiche, religiose, amministrative e militari presenti, nonché numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale, culturale, artistico e dello spettacolo.
Ma è stato soprattutto l’entusiasmo dei tanti cittadini, che con la loro presenza hanno testimoniato l’affetto e la riconoscenza per la protezione, l’aiuto, il sostegno e l’impegno nel garantire la legalità che quotidianamente ricevono dai “propri” Carabinieri, che ha dato il polso dell’evento.
Adulti e bambini hanno cantato l’inno nazionale, sventolando le bandierine tricolore; hanno applaudito la sfilata dei reparti schierati nella piazza; hanno ascoltato con emozione i fatti d’arme della Benemerita.
Davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, al Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Vincenzo Camporini, al Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, al vice presidente della Camera Maurizio Lupi, ai ministri dell’Interno Roberto Maroni, della Giustizia Angelino Alfano, dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, bene ha sottolineato il ministro della Difesa Ignazio La Russa le qualità dell’Arma, costituita da uomini e donne, oramai considerati come “patrimonio delle comunità” in cui operano, punti di riferimento, impegnati in attività che spesso vanno oltre l’esercizio dei pur fondamentali compiti di polizia, per concretizzarsi in una vera e propria “funzione sociale”.
“Un augurio affettuoso ai carabinieri presenti e a quelli impegnati in territorio nazionale e all’estero e un commosso pensiero ai caduti”, ha detto il ministro, ricordando come la Benemerita abbia contribuito in modo determinante all’Unità d’Italia, di cui l’anno prossimo si celebreranno i 150 anni.
La bandiera dell’Arma ha ricevuto dalle mani del Presidente della Repubblica, la medaglia d’Oro al merito civile, per la partecipazione in occasione del terremoto in Abruzzo, ove i carabinieri hanno dato prova di abnegazione nel portare aiuto alla popolazione.
Ed il presidente ha poi consegnato cinque Medaglie, individuali (tre alla memoria), al Valore e al Merito, Militare e Civile, che hanno fatto rivivere ai presenti momenti di intensa commozione per l'eroismo e la generosa donazione di sé talvolta spinta fino all'estremo sacrificio, come testimoniato dalla lettura delle motivazioni.
Ed a chiusura della cerimonia, quando ormai i colori della sera prevalevano in cielo, accesi i falò, il Reggimento Carabinieri a Cavallo ha proposto l’atteso "Carosello Storico", a memoria della fatidica battaglia di Pastrengo, nel corso del quale figure ed esercizi impeccabilmente eseguiti dagli oltre 130 cavalli e cavalieri, hanno dimostrato il perfetto binomio cavaliere – quadrupede, scatenando l’entusiasmo del pubblico.
Nota
La data del 5 giugno è stata simbolicamente adottata perché proprio in quel giorno, nel 1920, la Bandiera di Guerra dell'Arma fu insignita della prima Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'impegno dell'Istituzione nel conflitto mondiale 1915-1918.