03-03-2010 - Ospiti della base aerea AMIKO, in Kosovo a Giakova/Giakoviza, abbiamo conosciuto il colonnello Angelantonio Palmiero, comandante della Task Force Air, che ci ha accolto calorosamente, offrendoci la possibilità di visitare tutta la base nei rispettivi settori e nelle loro fasi operative.
Il comandante ed i collaboratori, uomini e donne, continuano a rappresentare una delle organizzazioni più significative ed importanti per le missioni italiane all'estero ed in particolare l'Aeronautica Militare.
Ricordiamo, infatti, che l'aeroporto AMIKO è stato ideato, progettato e costruito interamente dall'Aeronautica Militare e nel 1999 inaugurato con l'atterraggio del primo velivolo italiano G222 sulla pista di millecinquecento metri, allungata poi, nel 2002, sino a milleottocento, adatta ad aerei della classe Airbus 321.
La zona logistica comprende alloggi, uffici, mensa, autoreparto e quant'altro per supportare l'attività di circa cinquecento persone.
Adiacente all'area, è posizionato in blocco tecnico contenente i settori riguardanti le comunicazioni, il traffico aereo, il meteo e le operazioni di scalo aeroportuale (Se Mo Ca).
Ricordiamo che dal gennaio del 2000 la base divenne completamente autonoma, con la costituzione del ROA (primo reparto operativo autonomo).
Nella loro autonomia dispongono anche di una servizio meteorologico, a favore della popolazione locale, cui danno info con appuntamenti settimanali su Radio Giacova.
Gli apparati di assistenza volo sono tra i più innovativi, con a disposizione un sistema di "de-icing" che permette l'uso della pista anche in condizioni estreme.
Sul sedime aeroportuale si svolgono attività di sostegno logistico quali servizi religiosi con il cappellano militare, servizi di mensa, di lavanderia, di vigilanza aeroportuale, di polizia militare, con il nucleo Carabinieri Military police, nonchè il servizio antincendi agli impianti e alle infrastrutture, che svolge anche attività di corsi antincendio teorici e pratici ai Vigili del fuoco di Giakova.
Importante anche il servizio sanitario, "Ruolo 1+", che fornisce assistenza medica di primo livello e fornitura di medicinali a circa trecento persone locali al mese, segnalando anche pazienti con particolari gravi patologie, a strutture ospedaliere in Italia in collaborazione con CIMIC Italia in seno alla Task Force Multinazionale di Pec/Peja. Infatti, oltre che per necessità di varia natura, svolte a dare assistenza a passeggeri civili autoctoni, il CIMIC fornisce assistenza a bambini ed anziani in condizioni precarie di salute, in collaborazione con organismi italiani.
A tale proposito, abbiamo incontrato il tenente Carmelo Chiolo, responsabile dell'ufficio che pianifica ed organizza l'attività del CIMIC health.
Le attività di tale settore fanno parte di quel contributo sociale di cui l'Italia ha riconosciuti meriti anche da parte degli altri contingenti che transitano nell'aeroporto.
Un importante contributo sociale ed economico è dato al personale locale, impiegato con continuità su base contrattuale annuale, nelle varie attività aeroportuali.
E' l'aeroporto AMIKO un esempio di organizzazione funzionale e funzionante, il cui comando e controllo operativo si attua attraverso la struttura nazionale gestita dal COI (Comando operativo Interforze).