13-02-2010 - All’aeroporto Mario de Bernardi, di Pratica di Mare, venerdì 12 febbraio scorso, l’atterraggio del Boeing 767 dell’Aeronautica Militare, proveniente da Haiti, con centoquarantadue persone a bordo, non è stato soltanto l’arrivo di un velivolo in viaggio da quattordici ore, ma l’attesa fine di un incubo incominciato con il terremoto che ha devastato Haiti.
Il velivolo, messo a disposizione della Croce Rossa Italiana, ha portato in Italia 35 bambini bisognosi di cure particolari, che gli ospedali haitiani, superaffollati e oberati di emergenza, non potevano assistere.
Ad Haiti, la Croce Rossa ha individuato i soggetti da inviare per le cure negli ospedali italiani e, dopo aver valutato le patologie, ha scelto i casi più gravi ed indigenti, che ieri sono arrivati insieme alle loro famiglie, accompagnati dal Commissario straordinario della CRI, Francesco Rocca e dal Direttore generale, Leonardo Carminati.
Insieme ai numerosi volontari di Protezione civile e Croce Rossa, pronti per dare assistenza, era ad accogliere i bambini e le loro mamme anche il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, particolarmente entusiasta dell’operazione realizzata:
“Sono veramente orgoglioso del sistema Italia che ha funzionato, dimostrando grande capacità di coordinamento e azione per l’ammirevole sinergia di Croce Rossa, Protezione Civile ed Aeronautica Militare”.
E se per il ministro della Difesa è orgoglio italiano, per l’equipaggio che ha condotto il 767 con il suo carico di bambini, è stato qualcosa di più ancora:
“Esperienza umana magnifica stare con questi bambini, organizzare in volo il gioco con i pagliacci, il loro sorriso” ha detto il comandante Giuseppe Addesa, maggiore pilota, “…per noi è stato ricevere un grande arricchimento per il nostro spirito…La stanchezza del viaggio? 14 ore di volo dopo 24 di attività… sì siamo stanchi, ma molto gratificati”.
All’arrivo nei locali accoglienti della base, i bambini son stati rifocillati e sottoposti a visita medica, per poi avere abiti adatti al rigore delle nostre temperature attuali.
Sarà ora compito delle strutture sanitarie di Roma partecipare a questa gara umanitaria.