20-01-2010 - L'aeroporto di Roma Urbe sta diventando uno scalo moderno e funzionale al servizio della città e della Regione.
Almeno questa è la "visione" che anima istituzioni pubbliche e aziende private, come è stato detto dalle Autorità intervenute all'inaugurazione del nuovo Terminal.
Ingresso ampio e luminoso, a cui si accede dal piazzale anch'esso ristrutturato e reso autorevole dalla presenza del busto di Mario de Bernardi, l'Asso dell'aviazione italiana, che ha fatto la Storia del volo contribuendo a fare dell'aviazione il fiore all'occhiello dell'Italia di allora.
Forse pochi hanno notato il busto, posto su una colonna all'esterno dell'aerostazione e sicuramente nessuno ha richiamato l'attenzione su tale particolare nè ricordato chi ha reso possibile il progresso in campo aeronautico.
La figlia di Mario de Bernardi, Fiorenza, ha reso omaggio alla memoria del padre, sottolineando come, finalmente, qualcosa si sia mosso a proposito dell'aeroporto dell'Urbe, cosi trascurato e dimenticato nel corso degli ultimi decenni.
Diventerà il City Airport della Capitale, "vertiporto", anzi, date le peculiari caratteristiche dei mezzi aerei che lo utilizzeranno, elicotteri soprattutto e, prossimamente, il "convertiplano", mezzi di cui l'Agusta Westland, partner dell'Enac in questa operazione di riabilitazione dell'Aeroporto romano, ha già garantito la presenza operativa, come ha precisato l'Amministratore delegato, Giuseppe Orsi: "L'elicottero è elemento importante per lo sviluppo del trasporto aereo e il convertiplano rappresenta l'alta voglia di modernizzazione del Paese".
A completamento della struttura, che a breve conterà pure il nuovo fabbricato polifunzionale che renderà il vertiporto dell'Urbe configurato per accogliere anche i Falcon 900 e 2000, usati per i voli di Stato, e voli provenienti dal Nord Europa e dal Nord Africa, nonchè Ultraleggeri, è in progetto il raddoppio della via Salaria e realizzazione delle complanari, come ha confermato il sindaco di Roma Gianni Alemanno: "c'è grande speranza per lo sviluppo di un City Airport, che avvenga nel più breve tempo possibile, grazie alla collaborazione di forze di carattere pubblico e privato; il sistema laziale ha bisogno di questa struttura"
Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha sottolineato come..."i mezzi aerei a decollo verticale potrebbero aiutare a risolvere i problemi che derivano dall'ambiente circostante"...
Infatti, intorno all'aeroporto sono aumentati nel corso degli anni gli insediamenti abitativi, certo utili alla crescita della città, ma impedimento a creare luogo atto ad atterraggi e decolli, tanto da costringere attualmente ad atterraggi esclusivamente a vista, come ha fatto notare l'amministratore dell'Enav, Guido Pugliesi, per il quale "gli sviluppi non possono prescindere dai livelli di sicurezza".
Entusiasmo nell'intervento di Francesco Caltagirone, presidente dei costruttori di Roma, per il quale un City Airport è struttura importante non solo per Roma, ma per l'Italia tutta, dato che "il turismo in Italia dovrebbe essere l'obiettivo da porsi, un turismo di qualità, che caratterizzi il "buon gusto" italiano, che ci è riconosciuto all'estero; e un bell'Aeroporto funzionale è un bel biglietto da visita".
A chiusura della cerimonia, prima della benedizione di monsignor Fornenti e del taglio del nastro, il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha chiarito che "l'inaugurazione di un nuovo Terminal è già un miglioramento, ma non è solo questo che noi vogliamo; dobbiamo inquadrare una scelta di carattere politico e culturale, in previsione della crescita esponenziale dei passeggeri; tra venti anni lo scalo di Fiumicino risulterà inadeguato: occorre pensarci ed agire ora".