09-08-2009 - Il capitano della riserva selezionata, architetto Oriana Papais, project officer del CIMIC, (Civilian Military Cooperation) sorride soddisfatta, insieme alla delegazione di insegnanti, signore afghane, che, contente di avere contatti con una donna straniera, acconsentono di farsi fotografare per ricordare l’evento: la donazione di materiale scolastico e viveri da parte di Camp Invicta.
Il camioncino è colmo di viveri, sacchi di cereali e pasta, accolti con grandi sorrisi dalla delegazione, accompagnata dal direttore della scuola e dal capo villaggio, Hagi Mahammad, con i quali parliamo attraverso l’interprete, il professor Aminzai, storiografo che ha vissuto molti anni in Italia, docente di Storia afghana all’Università Ca’ Foscari, di Venezia.
La scuola ha grandi problemi, ci dicono.
Non ha costruzione, per ora, solo il terreno a disposizione.
Dunque, le lezioni dove avvengono?
In due case private, affittate per l’occasione. Una dedicata alle bambine ed una per i bambini. Sono ottocento alunni, in 23 classi. E per il prossimo anno scolastico si prevedono almeno duemila studenti, perché il villaggio Mir Abas, rappresenta il punto di confluenza di tutti gli altri villaggi circostanti.
Il sole cocente della giornata di agosto è testimone delle gioia delle signore e degli uomini che ricevono dagli Italiani la testimonianza di una solidarietà concreta, che accresce il senso di fratellanza e di partecipazione in un territorio che sta cercando il proprio equilibrio
Non dimentichiamo che in questo periodo si stanno preparando le elezioni, che avverranno il 20 agosto.