10-07-2009 - Tutto è andato bene.
Probabilmente questo pensiero, con un sospiro di sollievo, sarà stato espresso da Silvio Berlusconi a tutto il suo staff.
L'idea vincente di portare tutti in Abruzzo ha dato risultati soddisfacenti.
L'Abruzzo martoriato dal sisma, portato così in cima ai pensieri del Mondo intero, ha mostrato sì le sue ferite ancora aperte, ma anche la sua tenacia e la capacità italiana di reagire, stringere i denti, porsi un obiettivo e raggiungerlo.
Un incontro di capi di stato che possono decidere le sorti del mondo può avvenire in qualsiasi luogo ed in qualsiasi tempo.
Decidere di spostarlo, in brevissimo tempo, da un luogo elegante e adeguato ai Vip, come l'isola de La Maddalena, già avviato nell'organizzazione dell'evento, ad un luogo disastrato e ferito, ha richiesto il coraggio di chi è consapevole che il sale della vita è fatto di emozioni e sentimenti, che possono muovere il mondo davvero.
Sinceri gli abbracci alla popolazione abruzzese, ad Onna, a L'Aquila e gli sguardi alle macerie e le promesse di aiuti materiali per la ricostruzione.
Le possibili soluzioni ai problemi pressanti che preoccupano per le sorti dei Paesi più poveri ed il futuro dell'uomo hanno trovato l'accordo di tutti. Ci vorrà del tempo, ovviamente, anche venti o trenta anni, per l'attuazione dei progetti possibili. Ma è questo il compito del politico. Programmare il futuro accettabile in funzione del bene comune. Anche alle banche è stato chiesto di anteporre l'Uomo agli interessi economici.... Chissà.
Abbiamo visto la cancelliera tedesca Angela Merkel abbracciare gli abitanti di Onna, insieme al presidente Berlusconi visitare la chiesa di SS Pietro e Paolo, per la cui ricostruzione la Germania ha già stanziato aiuti.
Tutti i capi dei governi partecipanti hanno sostenuto l'importanza di dare "una mano" a riportare in vita le ricchezze culturali ed architettoniche de L'Aquila.
Fiducia ed ottimismo devono essere la linfa vitale per nutrire non solo la speranza ma anche la voglia di agire, costruire, pensare obiettivi da raggiungere insieme.
Il presidente Berlusconi ha promesso che in 3/5 anni il centro storico de L'Aquila sarà ricostruito.
L'80 per cento delle piattaforme antisismiche è già pronto. Si lavora giorno e notte per mantenere fede al progetto.
E se, come ha detto in conferenza stampa, si terrà a L'Aquila entro l'anno un nuovo G8 sui terremoti, sarà nuova opportunità per aumentare gli sforzi e portare avanti i lavori di ricostruzione nei tempi previsti.